COLEMAN, Enrico (Henry)
Claudia Tempesta
Nacque il 21giugno 1846 a Roma, dove il padre Charles, pittore paesaggista inglese, si era trasferito fin dal 1831; la madre, Fortunata Segadori, era una modella [...] pontine, presentato al Circolo artistico, determinò il suo passaggio verso i modi più facili e di successo della pittura alla MarianoFortuny, molto di moda in quegli anni. Ben presto, tuttavia, grazie ai consigli di Nino Costa, il più anziano dei ...
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TABET, Giorgio
Tiziana Trippetta
Nacque a Genova il 4 febbraio 1904 dall'ingegnere livornese Guido e dalla piemontese Luisa Treves, entrambi di ascendenza ebraica. Vero enfant prodige, a soli quattro [...] nel secolo precedente con Giovanni Boldini, James Whistler e MarianoFortuny, Tabet si misurò anche con le scene di Niloe. Nello stesso 1944 convolò a nozze con Maria Fahringer, ballerina viennese dello spettacolo Wunderbar conosciuta a Milano ...
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GEMITO, Vincenzo
Alfonso De Romanis
Scultore, nato a Napoli da genitori ignoti il 16 luglio 1852, morto ivi il 1° marzo 1929. Fu adottato da un povero falegname, "mastro Ciccio", la cui bella testa [...] plastica di G. meno evidente appare nei ritratti a mezzo busto di Giuseppe Verdi (1872), di Amedeo di Savoia (1879), di MarianoFortuny (1880), di Domenico Morelli (1882); ma più deciso si determina, e per virtù d'una grande finezza di lavoro, in ...
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SARTORI, Giulio Aristide
Palma Bucarelli
Pittore, nato in Roma l'11 febbraio 1860, morto ivi il 3 ottobre 1932. Ebbe i primi insegnamenti dal nonno Girolamo e dal padre Raffaele, entrambi scultori. [...] Attratto, diciassettenne, nell'orbita di MarianoFortuny, già nel 1882, esponendo a Roma Malaria inaugurava una pittura ispirata ai problemi sociali allora di moda. Pure, da questi tentativi, ai quali appartengono anche I figli di Caino, distrutti ...
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SCENOTECNICA
Virgilio Marchi
. Tecnica della scena (teatrale, cinematografica, ecc.). Il concetto di tecnica della scena investe tutto quanto appartiene alla medesima e cioè: dalla recitazione al movimento [...] nell'applicazione la fecero abbandonare. Fu adottata all'Opera imperiale di Berlino per merito di MarianoFortuny, donde prese il nome di cupola Fortuny. A questo si deve l'applicazione del principio della luce diffusa riflessa, anziché diretta, con ...
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JORIS, Pio
Arduino Colasanti
Pittore, nato in Roma l'8 giugno 1843, morto ivi il 6 marzo 1921. Frequentò i corsi dell'Accademia di S. Luca dal 1855 al 1861, poi trasferitosi a Firenze, studiò nella [...] gallerie pubbliche e private d'Europa e d'America. È generalmente designato come l'ultimo erede delle tendenze di MarianoFortuny, ma la definizione è esatta solo in parte, perché con la esteriorità seducente, con la scintillante virtuosità dei ...
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SANTORO, Rubens
Pittore, nato a Montegrasso di Cosenza (ove suo padre faceva professione di scultore in legno) il 26 ottobre 1859. Ebbe per poco tempo insegnamenti morelliani nell'Istituto di belle arti [...] a Napoli, e cominciò a esporre i suoi lavori nel 1874, durante il breve soggiorno napoletano di MarianoFortuny. Fu prevalentemente morelliano e fortuniano in qualche figuretta di donna, in qualche scena "di genere"; e, per amore di cose viste più ...
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LONZA, Antonio
Dario de Tuoni
Pittore, nato a Trieste nel 1846, morto ivi nell'ottobre del 1918. Allievo dell'accademia di Venezia, nel 1874 si recò a Roma, grazie a una borsa di studio del comune di [...] . Formatosi tra il 1865 e il 1880, risentì molto di quel periodo di transizione e soprattutto dell'arte di MarianoFortuny. Con pennellate ricche e vibranti trattò di preferenza la pittura aneddotica di sfondo settecentesco. Grande successo ebbero a ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] dialettica Biennale-Ca’ Pesaro. Uno dei fenomeni più interessanti è certo costituito dalla figura e dall’attività di MarianoFortuny(18).
Fortuny significa ben di più di un artista versatile e a tratti geniale: in questo caso sarebbe troppo facile ...
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Dall'alta moda agli street styles: casi e tendenze
Nicoletta Giusti
Emanuela Mora
Simona Segre Reinach
Industria della moda e modernizzazione
La moda incarna e rende visibile in modo esemplare il [...] le era possibile fuggiva a Parigi. In Italia era dileggiata dal maschilismo provinciale della nostra cultura. I francesi MarianoFortuny (1838-1874), celebrato da Marcel Proust nella Recherche, e Paul Poiret (1879-1944), primo autentico creatore di ...
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