CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] (per es. nel c. di Maria Ponsee in Austria, frequentato fino alla metà al centro di c. comuni (per es. la c.d. tomba principesca del sec. 7° del c. di Foss in minima parte, come quello di Kadarta in Ungheria; le tombe, al cui interno venivano posti ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] 39-67; M. L. de Sanctis, L'abbazia di Santa Maria di Realvalle: una fondazione cistercense di Carlo I d'Angiò, ivi, 1993, 1, pp. 153-196.V. da Meissen, dalla Sassonia, dalla Polonia, dall'Ungheria, dall'Austria, dalla Svevia e dalla Franconia; ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] dall'Inghilterra alla Turingia fino all'Ungheria (Werner, 1961), è nota infatti s. Tommaso (Todi, S. Maria in Camuccia; Parigi, Louvre) of Muhammedan Art, New York 1958, pp. 132-143; D. S. Rice, Studies in Islamic Metalwork, Bulletin of the School ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] (S. Maria Donnaregina e S. Chiara a Napoli, S. Chiara a Nola) e in Ungheria (monastero Bonifacio VIII, a cura di A.M. Romanini, Torino 1991, pp. 3-71; A.M. D'Achille, La scultura, ivi, pp. 147-235: 171-179; F. Betti, Sculture altomedievali dell' ...
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PAVIMENTO
A. Bagnera
Lungo tutto il corso del Medioevo si perpetuarono in larga misura le tecniche tradizionali di pavimentazione degli edifici pubblici e privati ereditate dall'Antichità e la decorazione [...] alle opere mature del sec. 12°, come Ss. Maria e Donato a Murano, S. Marco e S. Zaccaria Bonmont), ma anche in Ungheria e in Inghilterra, diverse cura di A. Vasina, Venezia 1993, pp. 481-508; D. Gazit, Y. Lender, The Church of St. Stephen at Horvat ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] S. Matrona nella chiesa parrocchiale di San Prisco, presso Santa Maria Capua Vetere, dove la lunetta di sinistra presenta una sorta di (per es. il c.d. corno di Lehel dello Jász Múz. di Jászberény, Ungheria). Un ricco repertorio animalistico è ...
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BRUNELLESCHI, Filippo
HHyman
Nacque a Firenze nel 1377, secondogenito dei tre figli di ser Brunellesco di Lippo Lapi, notaio, e di Giuliana degli Spini.
La prima Vita del B., scritta fra il 1480 e il [...] di G. De Angelis d'Ossat, in Le arti, III, [1941], p. 386); A. Pica, La cupola di Santa Maria del Fiore e la collaborazione Mariadegli Angeli: Tempio di Filippo degli Scolari e sua fortuna in Ungheria, a cura di G. Del Rosso, in L'Osserv. fiorentino ...
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CORNO
M.A. Lala Comneno
Si definisce c. la caratteristica sporgenza del capo di vari mammiferi ungulati (pl. le corna), il materiale cheratinoso osseo di cui questo è formato e, per estensione, ogni [...] del c. è testimoniato dal riccio del c.d. pastorale di Erhard (Ratisbona, Diözesanmus. St. con le scene della Crocifissione con Maria e Giovanni e di Cristo in conservato a Jászberény (Jász Múz.) in Ungheria, il c. detto di Lehel, considerato ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] G. da Prato, poeta e architetto, concernente alla cupola di S. Maria del Fiore, in Id., Belle arti. Opuscoli descrittivi e biografici, Firenze 29, 64-74, 104-148, 149-171; D. Huszti, Mercanti italiani in Ungheria nel Medioevo, in Corvina, III (1940), ...
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RATISBONA
L. Speciale
(lat. Castra Regina; ted. Regensburg; Ratispona, Radaspona, Radasbona nei docc. medievali)
Città della Germania meridionale, in Baviera, capoluogo dell'Oberpfalz, situata lungo [...] nel 980, in origine a due piani, la c.d. Ramwoldkrypta, posta a E, al di là dell tali monaci raggruppata intorno al beato Mariano Scoto, ricevuto nel corso di un risalgono la croce della regina Gisella di Ungheria (dopo il 1006; Monaco, Schatzkammer ...
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libro-mosaico
(libro mosaico), loc. s.le m. Libro composto da varie sezioni che, da angolature diverse, contribuiscono a ricostruire un insieme unitario. ◆ Libro-mosaico, raccolta di pensieri e frutto del vissuto religioso e non dell’autore-editore,...
nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...