BOCCAMAZZA, Angelo
Ingeborg Walter
Appartenente a una nobile famiglia romana, nacque in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII. Fratello maggiore di Giovanni, abbracciò la carriera ecclesiastica [...] Savelli, legatissimo alla politica angioina, ricevette da Carlo d'Angiò una somma di 250 scudi e il diritto di , Città del Vaticano 1944, p. 71; Catal. illustrato del tabulario di S. Maria Nuova in Monreale, a cura di C. A. Garufi, Palermo 1902, p. ...
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ACCIAIUOLI, Dardano
Arnaldo D'Addario
Figlio di Lotteringo (o Tirigo) di Acciaiuolo e di Bella di Guido Mancini, partecipò ai traffici dei suoi familiari, navigando da giovane nel Mediterraneo e stabilendosi [...] la necessità che Firenze si desse in signoria a Roberto d'Angiò; con Iacopo Bardi gliene recò l'offerta, stipulandone le S. Niccolò di Bari, in via della Scala, presso S. Maria Novella di Firenze, con dipinti di Spinello Aretino (perduti).
Morì nel ...
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CIBO, Aronne (Arano)
Franca Petrucci
Di nobile famiglia genovese, sarebbe, secondo una dubbia tradizione (Staffetti, p. 481), nato a Rodi nell'Egeo, dopo il 1380, da Maurizio e da Saracina Marculla. [...] nel 1438, per scortare un convoglio diretto a Renato d'Angiò, rimase nella città partenopea; ma non è confermata la di un atto di procura prodotto dai monaci di S. Maria della Ferrara; nello stesso anno esercitava le funzioni di luogotenente ...
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ANGELO
Francesco Russo
Arciprete di Rossano, di nazionalità greca, fu eletto dal capitolo arcivescovo di quella diocesi nel 1266 e raccomandato a Clemente IV come esperto nell'uso delle lingue greca [...] latino gli antichi privilegi greci del monastero basiliano di S. Maria del Patir, in occasione dell'autenticazione che dovevano fame i
Il De Rosis afferma che "a sua istanza re Roberto d'Angiò ampliò nel 1271 la cattedrale". Ma si tratta di uno dei ...
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BARTOLOMEO
Vittorio De Donato
Fu il secondo abate di questo nome del monastero sublacense. Proveniente da Monte Cassino, fu consacrato in Avignone da Giovanni XXII il 5 marzo 1318, quando era abate [...] . Ricevette poco dopo dal pontefice lettere per il vescovo di Veroli, per l'abate di S. Maria della Vittoria (Marsica) e per Roberto d'Angiò, allo scopo di ottenere la restituzione di beni appartenenti al convento sublacense, che per quindici anni ...
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CARACCIOLO, Giovanni Nicola (Giovanni Cola)
Franca Petrucci
Figlio di Francesco signore di Pisciotta e di Maria di Giorgio Caracciolo, nacque probabilmente nella prima metà del secolo XV.
Quando, dopo [...] di Alfonso I di Aragona, prese a manifestarsi nel Regno la opposizione al figlio bastardo di lui, Ferdinando, e Giovanni d'Angiò, partito nell'ottobre del 1459 da Genova, scese nel Napoletano per rivendicare i diritti del padre, il C. prese posizione ...
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BERTRANDO
Rosario Jurlaro
Di origine prpbabilmente francese, B., che appartenne all'Ordine del domenicani, nel 1319 fu nominato arcivescovo di Brindisi e Oria.
Trasferitosi nella sua arcidiocesi dopo [...] dei beni della sua Chiesa. Entrò in contatto con Filippo d'Angiò, principe di Taranto, e ottenne da lui, il 14 di Taranto e della moglie Caterina di Courtenay, la chiesa di S. Maria del Casale, e si completò, a spese di re Roberto, la ...
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ALESSANDRI, Alessandro
Giuido Pampaloni
Nato a Firenze da Ugo e da Gemma di Donato Cambi il 13 luglio 1391, apparteneva a una delle principali famiglie della città, fino a poco prima consorte di quella [...] di Campiglia nel 1423, operaio dell'Opera di S. Maria del Fiore nel 1430, nonché commissario della Repubblica nella guerra 'ottobre del 1459 andò ambasciatore a Livorno per ossequiarvi Giovanni d'Angiò. Morì a Firenze il 27 dicembre 1460.
Oltre che ...
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ALAGONA, Artale
Francesco Giunta
Successo nel 1355 al padre Blasco come gran giustiziere e nel comando della parzialità catalana di Sicilia, conte di Mistretta, fu tutore di Federico IV e seppe ridare [...] 27 maggio del 1357, disfece l'esercito di Luigi d'Angiò, costringendolo a ripassare lo stretto. Dopo quest'avvenimento, per volontà testamentaria del re defunto, tutore della regina Maria. Con mossa intelligente cercò di salvare l'esistenza dello ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Paolo Selmi
Figlio di Marco del fu Marin di Piero, la prima notizia finora reperita su di lui si riferisce alla sua spedizione, nel 1405, come ambasciatore presso il duca di Milano [...] Nel 1414 si recò a Napoli per convincere Ladislao d'Angiò ad entrare nella lega veneto-fiorentina.
La sua abilità 1422 fu uno dei due ambasciatori inviati al duca di Milano Filippo Maria Visconti. Sempre nel 1422 venne eletto duca di Candia e giunse ...
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