(ingl. Scotland) Regione della Gran Bretagna settentrionale (77.925 km2 con 5.168.500 ab. nel 2008; densità 66 ab./km2); capitale Edimburgo. Vi si possono distinguere, da N a S, tre zone morfologiche: [...] le rivolte contro questi finché rimase ucciso a Flodden (1513).
Giacomo V sposò MariadiGuisa e, alla sua morte (1542), fu fatta regina la neonata Maria Stuarda. La madre, MariadiGuisa, governò fino al 1560 la S. come una provincia francese: la ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] vergine della stirpe di David, figlio di Iesse, cioè Maria, con il suo fiore, Cristo. Dalla combinazione con la genealogia di Cristo (Lc. (stragli), e rinforzati a guisadi trave armata mediante sbarre di ferro (bastieri) facenti sistema con ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] dall’italiano. Ma Mazzini ricevette una solida istruzione domestica, attentamente sorvegliata dalla madre Maria, che chiedeva consiglio a intellettuali suoi amici; uno di questi, l’avvocato giacobino Giacomo Breganze, in una lettera dell’8 dicembre ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] deve»] lavorare e fare operazione per oposito [...], e altra guisa sarea [«sarebbe»] menore operazione»: 119). Rilevante è l’ e tre frammenti in siciliano, nella copia cinquecentesca di Giovanni Maria Barbieri da una fonte perduta, e una canzone ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] elevato: si veda per es., veleggiò quel mar dei Sepolcri, o Fioritelo di gigli delle Grazie (Telve 2003), o imperioso della falsa lega della moda; e poscia batterlo genuino in guisa che ognuno possa riceverlo e spenderlo con fiducia» (in Foscolo ...
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Carlo Emilio Gadda, primogenito di tre fratelli, nacque a Milano nel 1893 da famiglia borghese (padre imprenditore tessile, madre docente nelle scuole magistrali). Certe ristrettezze economiche, denunciate [...] lessicali (buccinatore «suonatore di buccina», ambulavano «camminavano», guisa «modo»), innalzamento del tono Carlo Emilio Gadda, Napoli, Loffredo.
Grignani, Maria Antonietta (2007), Travestimenti di Gadda, in Ead., Novecento plurale. Scrittori e ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] della soggettività, e quindi reputato incompatibile con esiti di razionalità e oggettività.
Si tratta di un giudizio che grava sul punto esclamativo fin dai suoi primordi: Carlo Maria Carlieri, nel primo Settecento, scriveva infatti che «l ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] libera anch'essa, e, attraverso Cividale (si ricordi S. Maria in Valle, decorata dai celebri stucchi attribuiti anche all'età parte absidale svolta a guisadi segmento di cerchio, a tre piani, echeggianti le antiche arene, di Santa Sofia a Padova, ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA, LINGUA
RRosario Coluccia
Ogni valutazione concernente la lingua usata dai rimatori della Scuola poetica siciliana deve tener conto in primo luogo delle particolari modalità [...] avenisse : 9 desse;
Per lo marito c'ò rio (ed. S. Lubello), 6 avea : 8 balia; 15 noi : 17 di llui;
Bartolomeo Mocati, Nom pemssai che (ed. A. Fratta), 17 alena : 18 rafina (r.i.); 24 guisa : 25 intesa (r.i.);
Anonimo, Per gioiosa baldanza (ed. A. ...
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orbo
òrbo agg. [lat. ŏrbus «privo»]. – 1. Cieco, privo della vista; per lo più sostantivato: Lo mento a guisa d’orbo in su levava (Dante); Vommene in guisa d’orbo, senza luce (Petrarca); un povero o.; essere o. da un occhio, da tutt’e due...
temone
temóne s. m. [dal lat. tēmo -onis]. – Variante letter. ant. di timone (e analogam. temoniere di timoniere): venne da Bora un’onda, Anzi un mar, che da poppa in guisa urtolla, Che ’l temon fuori e ’l temonier ne spinse (Caro).