Pittore (Beverwijk 1500 circa - Bruxelles 1559). Allievo forse di J. Gossaert a Utrecht, lavorò dapprima (1529) per Margherita d'Austria a Malines, poi a Bruxelles (1531) per Mariad'Ungheria, e divenne [...] in seguito pittore ufficiale di Carlo V. Tra le sue opere sono da ricordare: i dodici cartoni (Vienna, Kunsthistorisches Museum) sui quali G. de Pannemaker (1544-54) eseguì i magnifici arazzi del Palazzo ...
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Pittore (n. Bruxelles 1488 circa - m. ivi 1541). Al servizio di Margherita d'Austria dal 1518 e poi, dal 1532, di Mariad'Ungheria, dipinse ritratti (Georges van Zelle, 1519, Bruxelles, Musées royaux des [...] beaux-arts) realisticamente ambientati e quadri sacri (trittico dei Santi Tommaso e Mattia, 1517, Vienna, Kunsthistorisches Museum; trittico per la chiesa di Saint-Walburge a Furnes, 1520, di cui rimangono ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] (1309-43). Alla sua morte, la sterilità della regina Giovanna I (1343-81) e l’assassinio del marito di questa, fratello del re d’Ungheria, determinò una guerra per la successione, che si concluse con la vittoria del nuovo ramo angioino-durazzesco ...
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Scultore e architetto (Siena 1280 circa - Napoli 1337). Massimo scultore senese del 14° sec., cresciuto nella bottega di Giovanni Pisano, fu attivo nella realizzazione spec. di grandi monumenti funebri, [...] dell'arsenale e del porto). Realizzò in S. Lorenzo Maggiore la tomba di Caterina d'Austria (m. 1323), in S. Maria Donnaregina quella di Maria di Ungheria (1325-26): in questa i vari elementi (sarcofago sorretto da virtù-cariatidi, camera funeraria ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] proveniente da Curtea de Argeş, oggi a Bucarest (Muz. de Artă). A questo stile appartiene anche il sigillo della regina Mariad'Ungheria, che segue un modello francese, quale il sigillo in absentia magni del re Carlo V di Francia. Nell'ambito delle ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] , orientarsi innanzi tutto, com'era logico, verso monumenti angioini, a cominciare dalla chiesa di S. Maria Donnaregina, ricostruita per volontà di Mariad'Ungheria a partire dal 1307, con lavori protrattisi certo fino al 1316, e forse oltre, fin ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] nel 1264 sotto la Regola delle C., furono ricostruiti dopo il terremoto del 1293 su iniziativa della regina Mariad'Ungheria, ella stessa terziaria. Del monastero trecentesco sopravvivono solo poche tracce (Chierici, 1934; Venditti, 1969); la chiesa ...
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CAMPANIA
M. D'Onofrio
Regione dell'Italia meridionale, i cui confini medievali, assai più estesi di quelli attuali, comprendevano, tra l'altro, centri artisticamente importanti come i monasteri di Montecassino [...] 'Austria, nel quale scolpì le Virtù, nella chiesa di S. Lorenzo Maggiore (1324), quello per Mariad'Ungheria, madre di Roberto d'Angiò, in S. Maria Donnaregina (1325), considerato il capolavoro dell'attività di Tino a Napoli, il sepolcro per Carlo di ...
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LEONI, Pompeo
Walter Cupperi
Nacque da Leone, scultore aretino, e Diamante Martini intorno al 1530; la notizia che lo vorrebbe milanese (P. Morigia, La nobiltà di Milano…, Milano, Paolo Pontio, 1595, [...] , già sbozzati a Genova sulla base di modelli di Leone. Questo secondo gruppo di opere (un busto di Mariad'Ungheria e due quadri con Carlo V e Isabella d'Aviz, oggi al Museo del Prado), trasportato via nave a Cartagena (1556) e di là a Madrid (1568 ...
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Scultore e medaglista (Menaggio 1509 - Milano 1590); come medaglista, rivelò un fine senso pittorico, unito a forti qualità ritrattistiche: medaglie dell'Aretino (1537), Carlo V, Filippo II, Mariad'Ungheria, [...] ecc. Nelle opere di scultura risentì anche dell'influsso di Michelangelo e del Sansovino: statua di Filippo II (1551); gruppo di Carlo V e il Furore (Madrid, Prado, fuso nel 1551); monumento di Ferrante ...
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libro-mosaico
(libro mosaico), loc. s.le m. Libro composto da varie sezioni che, da angolature diverse, contribuiscono a ricostruire un insieme unitario. ◆ Libro-mosaico, raccolta di pensieri e frutto del vissuto religioso e non dell’autore-editore,...
nazareno
nażarèno (pop. nażżarèno) agg. e s. m. [dal lat. tardo Nazarenus, gr. Ναζαρηνός]. – 1. agg. Di Nàzareth, città della Galilea, nella Palestina settentr.: Gesù n. (e assol., come sost., il N.), Gesù Cristo, che a Nazareth trascorse...