Contaminazione di un qualsiasi ambiente o mezzo, a opera di batteri o altri agenti, in particolare rifiuti di produzioni industriali.
Ecologia
Generalità e classificazioni
L’espressione i. ambientale [...] le quantità di polveri trascinate dai venti in zone anche molto lontane da quelle di origine. Le acque dei mari possono venire contaminate da sorgenti sottomarine e dalla presenza di particolari vegetazioni localizzate in alcune aree come per es. la ...
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(o Petromizonti) Ordine di Vertebrati Agnati Cefalaspidi comprendente l’unica famiglia Petromizontidi. In classificazioni in disuso componevano con i Missini la classe Ciclostomi, abbandonata poiché polifiletica; [...] oggetto di disaccordo.
La famiglia Petromizontidi comprende le specie comunemente note come lamprede, diffuse nelle acque dolci e nei mari di tutto il mondo. Hanno corpo allungato, anguilliforme, cilindrico, lungo fino a 1 m, provvisto solo di pinne ...
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Ammiraglio (Tourville, Manica, 1642 - Parigi 1701). Entrato nell'Ordine di Malta (1656), si distinse nella lotta contro i corsari barbareschi; tornato in Francia e ammesso nella marina francese, combatté [...] ), partecipò a spedizioni contro Algerini e Tripolini (1683), e più tardi (1688) bombardò Algeri. Viceammiraglio dei mari del Levante (1689), comandò, insieme a Châteaurenault, la squadra incaricata di sostenere Giacomo II detronizzato e, sbarcato ...
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LITISTIDI (lat. scient. Lithistidae, dal gr. λίϑος "pietra")
Vincenzo Baldasseroni
Spugne silicee tetrassone nelle quali lo scheletro assume una particolare resistenza dovuta alla riunione, per zigosi, [...] , i dermi, che formano quasi un telaio massiccio. Alle Litistidi appartengono in maggioranza forme fossili, ma se ne conoscono pure alcuni generi viventi nei mari a grandi profondità, quali la Coscinospongia typus Schm. dell'Oceano Atlantico. ...
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GEA (Γαῖα, Γῆ)
H. Sichtermann
Dea greca, la madre terra, l'elemento femminile passivo in contrapposto ad Urano, l'elemento attivo maschile, ha una parte importante nella Teogonia di Esiodo. G. è, con [...] Chaos e Eros, uno dei principî originarî, da essa hanno origine il cielo, le montagne, i mari; G. è inoltre la madre dei Titani e dei Ciclopi.
Dalle gocce di sangue raccolte da G. alla mutilazione di Urano per opera di Kronos eseguita con il falcetto ...
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Famiglia di Molluschi Bivalvi Pterioidi che comprende specie a conchiglia grande (talora 70 cm), equivalve, triangolare interno madreperlaceo e superficie esterna rivestita di scaglie tubulose, il cui [...] lungo e sericeo, che si presta a essere tessuto. Sono fossili dal Carbonifero.
Il genere Pinna è largamente diffuso in tutti i mari caldi e temperati. Nel Mediterraneo vivono (non oltre i 100 m di profondità) Pinna pectinata e Pinna nobilis (v. fig ...
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Esploratore inglese (Bagnères-de-Bigorre, Alti Pirenei, 1841 - Londra 1918). Compì alcuni viaggi nelle regioni artiche, penetrando una prima volta nella Baia di Baffin e nel Golfo di Boothia (1873). Aggregato [...] alla spedizione di G. Nares (1875-76), raggiunse in slitta una latitudine N di oltre 83º presso la Terra di Grant. Visitò poi i mari tra la Novaja Zemlja e l'Arcipelago di Francesco Giuseppe (1879). ...
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(o paraghiacci) Dispositivo di protezione dalla formazione di ghiaccio. Sulle torri a traliccio si hanno staffe p. contro la caduta di ghiaccio sull’antenna. Nei velivoli, dove si hanno sempre impianti [...] antighiaccio, può aversi una rete metallica riscaldata in ingresso alle prese d’aria per impedire la formazione del ghiaccio. Nelle navi in navigazione sui mari polari è un parabordo che difende lo scafo dai ghiacci. ...
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Genere di foraminifero dal guscio imperforato o porcellaneo, istituito dal d'Orbigny, e appartenente alla famiglia Miliolidae. Il nicchio è subsferico o biconvesso, formato di logge situate in due piani [...] che solo le due ultime sono visibili. Il genere si trova fossile a partire dal Trias ed è tuttora rappresentato nei mari attuali. Le biloculine sono conosciute su tutto il globo dalla zona litorale sino ad oltre 5000 m. di profondità; alcune specie ...
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Vicino Oriente antico. Il computo del tempo
Maria Giovanna Biga
Antonio Panaino
Il computo del tempo
I giorni
di Maria Giovanna Biga
Le unità di misura del tempo presso le popolazioni del Vicino Oriente [...] (1200 B.H.-2000 A.H. / 639 B.C.-2621 A.D.), Costa Mesa (Calif.), Mazda Publishers, 1993.
Charpin 1982: Charpin, Dominique, Mari et le calendrier d'Ebla, "Revue d'Assyriologie", 76, 1982, pp. 1-6.
Durand 1995: Durand, Jean-Marie, La religión en Siria ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che circondano i continenti e le isole, oppure...
Wasteocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le conseguenze epocali della produzione capitalistica di merci, e dunque di scarti, in termini di impatto ambientale,...