Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Labriola
Alberto Burgio
Nato in una famiglia «patriottico-liberale», Antonio Labriola divenne socialista – poi comunista – «per il disgusto del presente ordine sociale» (così scrive nel 1889). [...] più conseguenti di cui vi sia esempio nella storia della filosofia» (pp. 110 e 121). Non sembri una notazione marginale: nel Labriola maggiore il marxismo avrà valore in quanto visione del nesso unitario della realtà, e la tendenza «critico-formale ...
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Produttività
Terenzio Cozzi
Produttività media e marginale
Per produttività si intende normalmente un confronto tra quantità prodotte e quantità di fattori produttivi utilizzati. Spesso il confronto [...] gli altri fattori produttivi. Supponiamo ad esempio di aver indicato con x il lavoro e con y il grano. La produttività marginale del lavoro è data dalla quantità aggiuntiva di grano che un lavoratore in più permette di produrre (Δy/Δx oppure, se ...
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Interesse, saggio dell'
Mario Arcelli
Introduzione
I tassi di interesse che si registrano sui mercati monetari e finanziari e sui crediti e sui depositi delle banche sono essenzialmente compensi per [...] fisici, il volume di investimento, e quindi la domanda di prestiti, viene spinto fino al punto in cui l'investimento marginale ha un rendimento pari al tasso di interesse di mercato. L'equilibrio generale del mercato del risparmio si avrà quando il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Felicità pubblica
Stefano Zamagni
Felicità e vita sociale
Secondo la celebre tesi di Hans Baron (1955) e di Eugenio Garin (1947), l’Umanesimo ha conosciuto due stagioni, quella dell’Umanesimo civile [...] diventa nulla».
Dopo aver definito l’utilità di un bene come la sua capacità di soddisfare i bisogni, i primi marginalisti passavano a postulare direttamente l’esistenza di una funzione che associa alle quantità consumabili dei beni un valore che ne ...
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Pragmatismo
Tiziano Bonazzi
di Tiziano Bonazzi
Pragmatismo
Origini e significato
Il pragmatismo è un movimento filosofico che, sorto negli Stati Uniti negli ultimi decenni dell'Ottocento, vi ha conosciuto [...] -1957) ebbe un influsso tanto vasto quanto lontano dalla sua ispirazione originaria. Laureato in economia e influenzato dal marginalismo di Carl Menger, Bentley, per molti anni giornalista a Chicago, intese individuare la più semplice unità sociale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] date. Ma, più in generale, sono gli sviluppi della finanza pubblica che hanno avuto il più largo spazio nel marginalismo italiano e che denotano la capacità degli economisti italiani di unire economia, politica, società in un senso non riduzionistico ...
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Scambio sociale
Peter M. Blau
Introduzione
Gli scambi reciproci tra individui non sono circoscritti alle transazioni economiche e ai mercati; lo scambio sociale è piuttosto un fenomeno onnipresente: [...] in cambio una particolare gratificazione, come ad esempio assecondare le preferenze di un amico o di un innamorato, è del tutto marginale a fronte del beneficio che se ne trae - ossia il piacere della loro compagnia. In secondo luogo, la teoria della ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] dalla fine dell'Ottocento, veniva assorbita dalla politica del Welfare State, quando non si trasferiva a gruppi sociali marginali diversi dal proletariato. La prospettiva rivoluzionaria si trasformava sempre più in un'utopia coltivata da gruppi più o ...
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Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] e sotto forma di sussidi, allorché questi ne tragga un vantaggio inferiore a quello collettivo. I costi e i benefici marginali privati sono da raffrontare ai costi e ai benefici sociali, che ne sono la variabile di riferimento per la decisione sulla ...
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Citta
Pierre George
di Pierre George
Città
sommario: 1. Introduzione. □ 2. Le tappe storiche dell'urbanizzazione. 3. Un bilancio statistico. 4. Il ruolo economico delle città e le funzioni urbane: a) [...] le condizioni di vita economiche e sociali che ci si aspetta dalla città, se non a prezzo di un costo marginale inaccettabile. Tra questi due limiti si profilano due immagini ugualmente soddisfacenti sul piano teorico: l'una si lega alla tradizione ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...