classica, economia
Scuola che ha dominato il pensiero economico a partire, convenzionalmente, dalla pubblicazione dell’opera La ricchezza delle nazioni (An inquiry into the nature and causes of the wealth [...] governa le azioni. La fine della scuola dell’e. c. è generalmente datata a partire dal 1870, con l’avvento della teoria marginalista (➔ marginalismo) di W.S. Jevons e C. Menger (➔), che ricondusse la determinazione del valore di un bene all’utilità ...
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Labriola tra Croce e Gentile
Alberto Burgio
In Italia il primo dibattito su Karl Marx attraversa la crisi fin de siècle, tra Otto e Novecento. A differenza di quanto avviene in altri Paesi europei, [...] e il «concetto generale» del valore (pp. 69, 81-83, 86). In una battuta, il marxismo sta al marginalismo come il particolare al generale: per questo, lungi dal contrastarlo, dovrebbe riconoscervi un presupposto e un necessario complemento. Per quanto ...
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DE JOHANNIS (Jéhan De Johannis), Arturo
Riccardo Faucci
Nacque a Venezia il 22 nov. 1846, da Massimiliano e Marianna Michielini, in una nobile famiglia avignonese trapiantatasi in Italia al seguito [...] successivo studio Analisi psicologica ed economica del valore (Venezia 1883), il D. mostra maggiore apertura verso il marginalismo, che cominciava a diffondersi anche in Italia.
Come determinanti del valore egli pone la "soddisfazione che ciascuna ...
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Frontiere della ricerca economica
John Barkley Rosser Jr
Premessa
La ricerca economica di ‘frontiera’ del 21° sec. è entrata nell’era postneoclassica. Sebbene la maggior parte dei libri di testo, specialmente [...] ’. Colander (2000) si spinge forse troppo all’indietro quando sostiene che l’economia neoclassica era semplicemente l’economia marginalista che si affermò nei Paesi di lingua tedesca, francese e inglese negli anni Settanta del 19° sec. e culminò ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] nel 1898, e che tenne sino al suo ritiro. Insieme con il Pantaleoni aveva intanto in animo di introdurre definitivamente il marginalismo in Italia. A loro si unì con uguali propositi l'economista napoletano Ugo Mazzola. Nel 1889 i tre si posero in ...
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RABBENO, Ugo Raffaele
Manfredi Alberti
RABBENO, Ugo Raffaele. – Nacque a Reggio Emilia il 28 ottobre 1863 da Aronne e da Virginia Norsa, entrambi di famiglia ebraica. Il fratello maggiore, Angelo Massuadam [...] una volta il contrasto fra il metodo deduttivo e quello induttivo, fra i precetti dell’ortodossia liberista del marginalismo e le prassi di intervento pubblico sul terreno della politica doganale e sociale, schierandosi apertamente a favore del ...
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proprieta
proprietà
Diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico; coincide quindi con la [...] /lavoro dell’economia classica e fondano le loro argomentazioni sulla teoria soggettiva del valore propria del marginalismo. Costoro sostengono che le economie basate sull’abolizione della p. privata e sulla pianificazione centralizzata producono ...
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DALLA VOLTA, Riccardo
Denis Giva
Nacque a Mantova il 28 ott. 1862 da Giuseppe e Benvenuta Cantoni. Laureato in scienze economiche, iniziò ventiduenne la sua carriera di insegnante quale professore di [...] storica tedesca e, in generale, in un'impostazione storicista, che non nelle tecniche di analisi deduttiva del marginalismo.Si presenta così nell'opera del D. quella combinazione di liberismo, riformismo e nazionalismo produttivistico che, associata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Dinamica economica
Roberto Scazzieri
Secondo una definizione classica, un sistema economico dinamico comprende relazioni il cui andamento nel tempo è determinato da equazioni le cui rispettive incognite [...] economico generale, sentieri evolutivi, complessità
Dopo il periodo classico, gli anni di nascita e affermazione del marginalismo sono una fase di particolare rilievo nella storia del pensiero economico italiano. In questo contesto diversi ...
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CONIGLIANI, Carlo Angelo
Marco Cupellaro
Nato a Modena il 25 giugno 1868 da Giusto ed Aristea Ravà, fu allievo di G. Ricca Salerno alla locale università e si laureò in giurisprudenza nel 1889, con [...] La scuola ital. di finanza pubblica, in Il pensiero economico..., 1980, cit., pp. 236-39; P. Barucci, La diffusione del marginalismo 1870-1890, ibid., p. 85. Inoltre F. Del Canuto, Ilmovim. sionistico in Italia dalle origini al 1924, Milano 1972, pp ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...