storia del pensiero economico
Disciplina che indaga le origini e l’evoluzione storica delle teorie relative alla sfera economica. Essa assunse autonomia nella seconda metà del 18° sec. a opera dei fisiocratici [...] le più importanti sono: le teorie dei grandi economisti classici, quelle degli esponenti dell’economia marginalista (➔ marginalismo), la teoria economica neoclassica (➔ neoclassica, economia; newclassical synthesis) e quelle eterodosse, compresa la ...
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Scuola che sviluppa il pensiero economico classico, sempre considerando il sistema capitalistico come l’unico sistema economico razionale. Il termine neoclassico è stato inizialmente riferito al pensiero [...] con l’economia classica.
Nel secondo dopoguerra, in contrapposizione all’economia classica, con scuola n. si intende l’indirizzo marginalistico (➔ marginalismo), per il quale il valore di un bene e di conseguenza la sua domanda dipendono dall’utilità ...
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Lange, Oskar Richard
Economista polacco (Tomaszów Mazowiecki 1904 - Londra 1965). Formatosi a Cracovia e Varsavia, nel 1929 si trasferì a Londra e poi negli Stati Uniti, completando i suoi studi presso [...] dell’ONU. Fine econometrico e studioso del ciclo economico (➔), L. adattò gli strumenti dell’analisi marginalista (➔ marginalismo) agli obiettivi della pianificazione economica, sostenendo la possibilità di un ‘socialismo di mercato’, nel quale ...
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Parte della teoria economica che si propone di analizzare il funzionamento dell’economia attraverso il comportamento dei singoli agenti. Si differenzia quindi fortemente dalla macroeconomia, che invece [...] utilità per il consumatore e il massimo profitto per il produttore. La m. è basata sul concetto di unità marginale (➔ marginalismo), cioè sull’ultima quanti;tà decisionale, sia essa un bene di consumo sia un fattore della produzione. Il consumatore ...
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FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] nella seconda). Egli è da collocarsi in un'epoca di passaggio dal classicismo, ormai in fase di esaurimento, al marginalismo, di cui anticipò taluni motivi, come il rilievo dato all'individuo consumatore, il ruolo dell'utilità e della domanda nel ...
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Cairnes, John Elliott
Economista irlandese (Castlebellingham 1823 - Blackheat 1875). Vicino per ragioni di amicizia personale, oltre che per motivi intellettuali, come economista e filosofo sociale, [...] economista legato, appunto, al passato della scuola classica e scettico delle novità prospettate, specie sul valore, dal nascente marginalismo. La sua opera più nota è The character and logical method of political economy (1857); importanti anche i ...
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LORIA, Achille
Riccardo Faucci
Stefano Perri
Nacque a Mantova il 2 marzo 1857 da Salomone, detto Girolamo, di famiglia di origine catalana, e da Anaide D'Italia, entrambi israeliti.
Della città padana [...] di essi (Marshall and Edgeworth on value, in Economic Journal, XVI [1906], pp. 364-371).
Parimenti utilizzò l'analisi marginalista del monopsonio, cioè del mercato in cui esiste un unico compratore, per mostrare come i capitalisti, in quanto classe ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. L'economia matematica 1870-1950
Angelo Guerraggio
L'economia matematica 1870-1950
Di matematica sociale comincia a parlare Condorcet nella Francia [...] l'individuazione dell'interdipendenza di tutte le variabili. In questo senso, Walras è il più lucido esponente della scuola marginalista; per Joseph A. Schumpeter (1883-1950) è addirittura il più grande economista di tutti i tempi.
Léon Walras (1834 ...
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MONTEMARTINI, Giovanni
Marco De Nicolò
MONTEMARTINI, Giovanni. – Fratello di Clemente e di Gabriele Luigi, nacque a Montù Beccaria (in provincia di Pavia), il 19 febbraio 1867, da Pietro e da Angela [...] (1870-1925), a cura di M.E.L. Guidi - L. Michelini, Milano 2001 in cui è contenuto il saggio di A. Cardini, Marginalismo, liberalismo e socialismo: G. M., pp. 121-136. Sul lavoro svolto presso la Società Umanitaria, il bel volume di M.L. D’Autilia ...
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Sraffa, Piero
Giovanni Michelagnoli
Economista (Torino 1898 - Cambridge 1983). Di famiglia ebrea, figlio di Angelo, noto giurista e rettore (1917-26) dell’Università Bocconi, si laureò in giurisprudenza [...] di giurisprudenza dell’Università di Perugia.
Il pensiero economico di Sraffa
La sua critica all’impostazione marginalista (➔ marginalismo) e marshalliana (➔ Marshall, Alfred), quest’ultima proposta anche da M. Pantaleoni (➔), cominciò ad acquistare ...
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marginalismo
s. m. [der. di marginale]. – Teoria economica sviluppatasi nella seconda metà dell’Ottocento, che si fonda sul concetto di utilità marginale, cioè sull’incremento di soddisfazione che il consumatore ricava da una nuova dose di...
marginale
agg. [der. di margine]. – 1. Del margine, che è al margine, che costituisce un margine: zona, area, spazio marginale. In partic.: a. Che è segnato sul margine di una pagina stampata o manoscritta: disegni, fregi m.; glosse m.; numeri...