Nacque a Venezia nel 1660 da Marco Benozzi, spadaio. Comica valentissima, era già nota a diciotto anni col nome di Isabella. Nel 1687 partecipò, con la compagnia di E. Calderoni, a una serie di spettacoli [...] Margherita. Solo l'ultima, Margherita, non ebbe contatti con il teatro, interessandosi di pittura. Sposò il noto compositore Giovanni Bononcini, nipote di sua attività di comico col ruolo di Scaramuccia prima in Italia e poi in Francia. Debuttò alla ...
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ANNA ISABELLA Gonzaga, duchessa di Mantova
Elvira Gencarelli
Nata nel 1655 da Ferrante III duca di Guastalla, ancor molto giovane venne legata in matrimonio con Ferdinando Carlo Gonzaga, duca di Mantova [...] di dare una salda impostazione alla irresoluta politica dell'imbelle e corrotto Ferdinando Carlo, il quale era premuto dalla FranciaMargherita d'Este, sua madre, e da pochi consiglieri. La duchessa, dando prova di rare doti di coraggio e di capacità ...
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Scultore e architetto (n. 1248 circa - m. Siena dopo il 1314, forse 1320), figlio di Nicola Pisano. Fu col padre a Siena, tra i suoi aiuti all'opera del pergamo del duomo (1265-68), e con lui collaborò [...] egli poté conoscere, se non in un ipotetico viaggio in Francia tra il 1270 e il 1275, per mezzo degli intagli della Cintola a Prato (1312) e il sepolcro per Margheritadi Lussemburgo (Genova, Palazzo Bianco: frammenti col mezzobusto della defunta ...
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Figlio (Bourges 1423 - Plessis-les-Tours 1483) di Carlo VII. Salito al trono nel 1461, fu re assolutista; combatté contro i feudatari guidati prima dal duca di Borgogna, Carlo il Temerario, poi dall'arciduca [...] per via della moglie, si concluse con la pace di Arras (1482), mediante la quale la Francia si annetteva il ducato di Borgogna, ottenendo inoltre, come dote della principessa Margherita, figlia di Massimiliano e fidanzata al delfino Carlo, l'Artois e ...
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Figlio (Torino 1587 - Vercelli 1637) di Carlo Emanuele I di Savoia e di Caterina di Asburgo-Spagna. Divenuto, alla morte del fratello, principe ereditario, sostenne la politica filofrancese del padre sposando [...] -13) presso la sorella Margherita e poi in Spagna, sempre a proposito della questione del Monferrato. All'interno, collaborò alla politica del padre e ne accettò l'indirizzo filo-francese sposando (1619) Cristina diFrancia. Divenuto duca, sul finire ...
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Figlio (n. 1524 - m. 1586) di Pier Luigi, alla scomparsa del padre (1547) si trovò ben presto spogliato del ducato, in quanto all'occupazione di Piacenza da parte di don Ferrante Gonzaga, governatore di [...] , ma O. preferì rischiare la lotta, ottenendo l'aiuto del re diFrancia Enrico II, contro l'alleanza di Carlo V e del pontefice. Conclusasi la guerra col riconoscimento del possesso di Parma, O. cercò l'amicizia dei suoi due precedenti avversarî, e ...
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Figlia (Pau 1528 - Parigi 1572) di Enrico II d'Albret e diMargherita d'Angoulême. Sposata contro la propria volontà (1541) a Guglielmo duca di Clèves, non volle raggiungere il marito e, fatte annullare [...] un figlio, il futuro Enrico IV re diFrancia. Divenuta nel 1555, per la morte del padre, regina di Navarra, divise l'autorità col marito, nel 1570 la proposta di Caterina de' Medici di sposare il proprio figlio con Margheritadi Valois, ma morì prima ...
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Figlio (Linlithgow 1512 - Falkland 1542) di Giacomo IV, salì al trono (1513) sotto la reggenza della madre Margherita Tudor, durante la quale fu iniziata una politica d'intesa con l'Inghilterra, conclusa [...] con la pace del 1534. Sposò prima (1537) Maddalena, figlia di Francesco I re diFrancia, poi Maria di Guisa (1538) vedova di Luigi d'Orléans, matrimonio che riaccese l'inimicizia anglo-scozzese e diede avvio alle persecuzioni contro i protestanti. ...
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Figlio (Napoli 1869 - Alessandria d'Egitto 1947) di Umberto I e diMargheritadi Savoia. Ricevuta una rigorosa educazione militare, percorse rapidamente la successiva carriera, fino a ottenere (1897) il [...] estera appoggiò, pur rimanendo nel solco della Triplice Alleanza, il riavvicinamento diplomatico con Inghilterra e Francia. Favorevole all'impresa di Libia (1911-12), sostenne l'intervento dell'Italia nella prima guerra mondiale, non facendo mancare ...
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Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: qui iniziò lo studio e il commento di Aristotele; in seguito, il alcune agiografie medievali; l'umanista allora si trasferì a Nérac (1529-30), protetto da Margheritadi Navarra. ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...