Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] eresia, e compromesso nell'affaire des placards, dové riparare prima presso MargheritadiNavarra (1534), poi in Italia, a Ferrara (presso Renata di Francia) e a Venezia; quindi, dopo altre accuse e vicende, in Svizzera, e ancora in Italia, a Torino ...
Leggi Tutto
BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] , la quale contiene in germe tutto lo sviluppo della storia moderna, che l'Europa intera (da Chaucer a MargheritadiNavarra, da Hans Sachs all'Ariosto e al Bandello, da Shakespeare a La Fontaine) poté lungamente riconoscersi in essa e muoversi ...
Leggi Tutto
COLONNA, Vittoria
Giorgio Patrizi
COLONNA, Vittoria. - Nacque a Marino nell'anno 1490 da Fabrizio e Agnese di Montefeltro, figlia di Federico, duca di Urbino. Fabrizio, allora il maggiore rappresentante [...] 48, mentre la C. era ancora viva. Una delle prime edizioni viene inviata da Carlo Gualterazzi, segretario della C., a MargheritadiNavarra, con la quale la C. aveva mantenuto contatti epistolari. Le rime vengono intercettate dal potente connestabile ...
Leggi Tutto
BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] degli Arienti, allo Straparola e al Molza); tutt'altro che dimostrato il suo debito verso l'Heptaméron diMargheritadiNavarra; di gran lunga più importante invece il ricorso agli storici, ai cronisti, ai viaggiatori antichi e moderni (Erodoto ...
Leggi Tutto
Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] una civiltà, la quale contiene in germe tutto lo sviluppo della storia moderna, che l'Europa intera (da Chaucer a MargheritadiNavarra, da Hans Sachs all'Ariosto e al Bandello, da Shakespeare a La Fontaine) poté lungamente riconoscersi in essa e ...
Leggi Tutto
Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] una veste artistica che resterà immutata per molti secoli, grazie anche a grandi imitatori quali G. Chaucer (14° sec.) e MargheritadiNavarra (16° sec.). Boccaccio fissò anche l’uso, a lui preesistente, della ‘cornice’, che stringe le varie n. nell ...
Leggi Tutto
Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] Sorbona si cercava continuamente ogni mezzo per perseguire Le F., del quale si condannava anche la revisione critica cui aveva sottoposto alcune agiografie medievali; l'umanista allora si trasferì a Nérac (1529-30), protetto da MargheritadiNavarra. ...
Leggi Tutto
Scrittore (n. Arnay-le-Duc, Borgogna, 1510 circa - m. 1544 circa). Fu cortigiano diMargheritadiNavarra e amico di Étienne Dolet; partecipò alla cultura del suo tempo con alcune traduzioni dal greco [...] e morali. Fautore della Riforma, collaboratore di Calvino, difensore di Marot sospettato di eresia per la sua traduzione dei ), la sua opera più importante, sono una negazione razionalistica di ogni religione: il libretto, che rasenta l'ateismo e ...
Leggi Tutto
Uomo d'arme e letterato (m. 1541); primogenito di Giano II (v.) doge di Genova, e di Alda o Aldobella Leca di Corsica, seguì il padre a Venezia e intraprese la carriera delle armi al servizio prima di [...] poi del Piemonte. Diplomatico e architetto militare, si dilettò anche di studî umanistici: protesse infatti M. Bandello, scrisse un Carmen in onore della regina MargheritadiNavarra e fu amico di P. Aretino. Esule dopo il 1528, diede origine al ramo ...
Leggi Tutto
Poeta e scrittore francese (Parigi 1492 circa - Digne 1568). Protetto e pensionato diMargheritadiNavarra, vescovo di Digne dal 1553, si dedicò soprattutto allo studio di Platone, di cui adattò in versi [...] francesi il Convito (L'androgyne, 1542); all'ideale dell'amore puro s'ispira la sua opera più nota, il trattato La parfaicte amye (1542), che mostra come amore e honnesteté possano andare d'accordo, anzi che l'amore è fonte di virtù. ...
Leggi Tutto