Letterati memorialisti e viaggiatori del Settecento - Prefazione
Ettore Bonora
Del rinnovamento culturale del secolo XVIII uno dei segni è la versatilità degli scrittori e quella molteplicità dei loro [...] , tutta l'opera di Gasparo e Carlo Gozzi e di Giuseppe Baretti. Sarebbe invero pedantesco far entrare Carlo Gozzi per la Marfisa bizzarra nel numero dei poeti burleschi, per le Fiabe nella storia del teatro, per le Memorie inutili tra gli scrittori d ...
Leggi Tutto
Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] scompare definitivamente a partire dal canto xiv; non sappiamo come Brandimarte sia finito nel Regno di Morgana (cfr. viii 36) ; di Marfìsa non si parla più dopo il canto xix; non siamo informati di quanto accade a Lucina dopo il suo ingresso a II ...
Leggi Tutto
Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] degli Albizzi. Alla Corte di Mantova lo scrittore stette fino al marzo 1527: abbozzò un poema in onore dei Gonzaga (Marfisa, che non fu compiuta) e iniziò la commedia II Marescalco, ora conosciuta solo dal testo rielaborato e pubblicato nel 1533 ...
Leggi Tutto
saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di una popolazione stanziata sulle coste del...
succinto
(ant. soccinto) agg. [dal lat. succinctus, part. pass. di succingĕre «cingere di sotto»; il valore fig. è già nel lat. succinctus, per estens. del sign. di «spedito» riferito a persona che ha i movimenti più svelti in quanto ha le...