La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] morbo di Parigi la commediante è, ormai, un caso disperato. Non c'è nulla da fare. Non c'è rimedio. È come la Marfisa bizzarra, che "non istà mai cheta un'ora", che vorrebbe essere l'eroina di "qualche libro alla franciosa". E Carlo Gozzi - che ...
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CARAVITA, Nicolò
Salvatore Fodale
Nacque a Napoli, nella parrocchia dei Vergini, il 24 maggio 1647 da Giuseppe e da Margherita Boiano. La famiglia, originaria della Spagna, apparteneva alla nobiltà. [...] nelle lettere dell'indirizzo antibarocchista e neopetrarchista, il C. scrisse l'introduzione alla Lettura sopra la concione di Marfisa a Carlo Magno di Gregorio Calopreso (Napoli 1691), opera tra le maggiori di critica letteraria dell'ultimo Seicento ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] ex novo con bella risolutezza di tratti, e quelle che egli creò con geniale fecondità: Brandimarte, Rodamonte, Agricane, Marfisa, Angelica. Le sue figure egli sbozza alla brava con rapide presentazioni e narrandone l'azione con efficacia di tocchi ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di una popolazione stanziata sulle coste del...
succinto
(ant. soccinto) agg. [dal lat. succinctus, part. pass. di succingĕre «cingere di sotto»; il valore fig. è già nel lat. succinctus, per estens. del sign. di «spedito» riferito a persona che ha i movimenti più svelti in quanto ha le...