CALANDRA, Giovanni Giacomo
Roberto Zapperi
Nacque a Mantova nel 1488 da Silvestro fedele cortigiano dei Gonzaga, castellano e poi segretario del marchese Francesco.
Fratello di Federico, fonditore di [...] i rapporti con l'Aretino che da Venezia si era impegnato a glorificare i Gonzaga, dietro adeguato compenso, con il poema Marfisa.
Il 27 genn. 1528 l'agente mantovano a Venezia, Francesco Malatesta, scrisse al C. che il lavoro procedeva alacremente e ...
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INGEGNERI, Angelo
Anna Siekiera
Nacque intorno al 1550 a Venezia da un'antica famiglia originaria di Burano e residente alla Bragora. Mancano notizie sulla sua gioventù. Nel 1573 tradusse in ottava [...] di Alberico I Cibo Malaspina: nel 1579 si recò a Ferrara per trattare il matrimonio del figlio di Alberico, Alderano, con Marfisa d'Este. Durante il soggiorno ferrarese, nell'inverno 1579-80, ebbe tra le mani un manoscritto del poema tassiano sulla ...
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ESTE, Alfonso d'
Luisa Bertoni
Nacque a Ferrara il 10 marzo 1527 dal duca di Ferrara, Reggio e Modena Alfonso I e da Laura Dianti, detta Eustochia ("la sagace", aggettivo senza dubbio appropriato), [...] di Francesco Maria duca di Urbino, matrimonio che consolidò la sua posizione nobiliare. Da lei l'E. ebbe Alfonso, sposo di Marfisa d'Este, morto in giovane età, Eleonora, moglie di Carlo Gesualdo principe di Venosa e madrigalista, e Cesare.
Nel 1556 ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] sciolti. Sono appena da ricordare le sue sparse Rime amorose ed encomiastiche, e i suoi poemetti cavallereschi (La Marfisa, 1535; Le lagrime di Angelica, 1538 e l'Astolfeida); migliore l'Orlandino (1540), parodia cavalleresca. Riprendendo la tematica ...
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Poeta, conte di Scandiano (Scandiano 1441 - Reggio nell'Emilia 1494). Cortigiano amico di Ercole d'Este, a cuì dedicò i carmi De laudibus Estensium (1462-74) e dieci egloghe latine, capitano ducale a Modena [...] bruta; Ruggiero, fiore di cavalleria; Astolfo, irresistibilmente comico; Brunello, furfante ma simpatico; Sacripante, sentimentale; Marfisa, Gradasso, Mandricardo, Tisbina, Leodilla, Fiordaliso, Doristella, ecc. sono tutte creature vive, e tutte ...
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ARRIGHI-LANDINI, Orazio
Antonella Dolci
Nacque a Firenze il 10 genn. 1718, da Giovan Maria e da Violante di Domenico Landini, ultima discendente del celebre umanista Cristoforo. Primogenito (due fratelli [...] , 1114; III, p. 1218; IV, pp. 533, 1175; V, pp. 1359, 1372, 1408; XIII, pp. 496-500, 971, 1009 s.; C. Gozzi, La Marfisa bizzarra, a cura di C. Ortiz, Bari 1911, p. 342; E. Bertana, In Arcadia, Napoli 1909, pp. 171-173; B. Croce, Bibliografia vichiana ...
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GABRIELLI, Girolamo
Lucinda Spera
Scarse sono le notizie biografiche riguardanti questo letterato, nato a Senigallia probabilmente negli ultimi decenni del sec. XVI. Personaggio di grande erudizione, [...] caratterizzano infatti una trama che si collega alla materia del Furioso anche per i personaggi (Gano, Orlando, Bradamante, Marfisa…). Non manca infine l'intento encomiastico: nel canto XIV la maga Manto guida i protagonisti in un castello magico ...
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GIUSTINIAN (Giustiniani, Giustiniano), Giovanni
Emilio Russo
Nacque a Creta, probabilmente nella città di Candia (od. Hiraklion), intorno al 1501, come si rileva da una lettera inviatagli da Lorenzo [...] di manoscritti aretiniani, giacché scrive di attendere dall'Aretino le "stanze promisse", forse riferimento al terzo canto della Marfisa, andato a stampa nel 1535.
In questi anni, probabilmente fino al 1537, il G. visse a Capodistria, lavorando ...
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CALOPRESE (Caroprese, Caropreso, Calopreso), Gregorio
Amedeo Quondam
Nato a Scalea (Cosenza) nel 1654, mostrò ben presto eccezionali doti d'ingegno, che convinsero i suoi genitori ad inviarlo a Napoli [...] cui era membro, con una Lettura sopra la concione di Marfisa a Carlo Magno contenuta nel "Furioso" al canto trentesimottavo sono - secondo l'analisi calopresiana - quelli della "concione" di Marfisa nel Furioso.
Quest'opera del C. (come poi le altre) ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] accertato un suo soggiorno presso Ferrara nel 1583, nella delizia estensedi Medelana, dove dipinse i ritratti, non identificati, di Marfisa d’Este e di Torquato Tasso, come documenta uno scambio di sonetti tra l’autore della Gerusalemme liberata e ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di una popolazione stanziata sulle coste del...
succinto
(ant. soccinto) agg. [dal lat. succinctus, part. pass. di succingĕre «cingere di sotto»; il valore fig. è già nel lat. succinctus, per estens. del sign. di «spedito» riferito a persona che ha i movimenti più svelti in quanto ha le...