Cecina
Adolfo Cecilia
. Cittadina toscana, posta sulla riva sinistra del fiume omonimo a tre km dalla foce, citata da D. in If XIII 9 come limite settentrionale di un ampio tratto della maremma tosco-laziale, [...] , anziché il borgo. La questione è sollevata anche dal Witte, citato dallo Scartazzini, il quale intende come limiti della maremma toscana il fiume Cecina e il fiume Marta che scorre presso Corneto; dello stesso parere è anche il Revelli (Italia ...
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Corneto
Adolfo Cecilia
Antica città che, col nome di Tarquinia, fu fiorente in età etrusca (Tàrchuna, Tarchna) e romana (Tarquinii), ma subì un rapido declino nel periodo del Basso Impero; al principio [...] di Tarquinia.
D. la cita in If XIII 9, insieme a Cecina, come limite meridionale di un ampio tratto della maremma tosco-laziale, tanto selvaggia e cupa ai suoi tempi da essere assunta come termine di paragone per illustrare la selva dei suicidi: Non ...
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Vedi ETRUSCA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
ETRUSCA, Arte (v. vol. III p. 466)
G. Colonna
La voce Etrusca arte è stata scritta da R. Bianchi Bandinelli nel 1960, quando, sull'onda della grande mostra del [...] De Etrusken, L'Aja 1977; A. Mazzolai, Il museo archeologico della Maremma, Grosseto 1977; J.-L. Majer, Y. Mottier, Images du Musée Italia preromana. Studi sulla coroplastica di area etrusco-laziale-campana, Roma 1990; La coroplastica templare etrusca ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] II Tevere e le altre vie d'acqua del Lazio antico, Archeobgia Laziale VII, 2 (QuadAEI, 12), Roma 1986, p. 90 ss.; . Cristofani, Le attività produttive, in M. Cristofani (ed.), Gli Etruschi in Maremma, cit., p. 175 ss.; M. Gras, Vin et société à Rome ...
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Della grande trasformazione del paesaggio
Arturo Lanzani
Matteo Bolocan Goldstein
Federico Zanfi
Territori, culture, regioni
Dopo la Seconda guerra mondiale, scelto l’ordinamento repubblicano con [...] nel quale il fenomeno urbano è più rado, come nel contesto laziale, campano, lucano o calabrese; o quella di un’Italia centrale e dei centri urbani a essi connessi (in primis la Maremma grossetana e il territorio di Latina), ma anche i territori, ...
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MURARIA, Arte
G. Lugli
A. Moretti
A) Tecniche e tipi di costruzione: 1. Mattoni crudi. - 2. Mura pelasgiche. - 3. Opus quadratum. - 4. Opus caementicium. - 5. Opus incertum. - 6. Opus quasi reticulatum [...] colore".
Vi sono zone, come la Riviera Ligure, la Maremma Toscana, il Senese ed il Sulcis in Sardegna, in cui trovare impiego a Roma anche alcuni prodotti lavici, originati sia dal vulcano laziale che da quello Sabazio. Di tali rocce di gran lunga la ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Europa tra preistoria e protostoria
Daniela Cocchi Genick
Gli aspetti archeologici del culto dal neolitico all'età del bronzo
L'interpretazione del significato [...] fasi del Bronzo Medio. Nel territorio laziale chiare testimonianze cultuali, riferibili al Bronzo Medio L. Rittatore Vonwiller (edd.), Ferrante Rittatore Vonwiller e la Maremma, 1936-1976: paesaggi naturali, umani, archeologici. Atti del Convegno ...
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MONTFORT, Guido di
Berardo Pio
MONTFORT, Guido di. – Quarto figlio di Simone, conte di Leicester, e di Eleonora, sorella di Enrico III re d’Inghilterra, nacque intorno al 1244.
Simone, leader del movimento [...] fratello Simone e dal suocero Ildebrandino, raggiunse la città laziale il 12 marzo con un contingente di 300 cavalieri; poi, protetti dai cavalieri del seguito, si rifugiarono in Maremma, in uno dei castelli di Ildebrandino Aldobrandeschi, che aveva ...
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DELL'AGNELLO, Giovanni
Marco Tangheroni
Non conosciamo la sua data di nascita (che è da collocare, forse, nel secondo decennio del XIV secolo), ma si è potuto ricostruire, nelle linee principali, il [...] legge nella Cronaca del Villani. Immigrata in città, forse dalla Maremma e verso l'inizio del sec. XIII, alla fine dello prefetto di Vico, "senza dota", ma di importante famiglia feudale laziale. Ed è in un'ottica signorile che la sua politica va ...
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Vedi APPENNINICA, Civilta dell'anno: 1958 - 1994
APPENNINICA, Civiltà (v. vol. I, p. 498)
R. Peroni
Dal 1958 a oggi il concetto di civiltà a., quale era stato a suo tempo prospettato da U. Rellini e [...] si presenta con il suo aspetto più tipico nella Maremma tosco-laziale, ma che si colora di sfumature locali nella , Siti del passaggio alla media età del bronzo nel Lazio, in Archeologia Laziale II (QuadAEI, 3), Roma 1979, pp. 139 ss.; F. di ...
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maremmano
agg. e s. m. [der. di maremma]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Che appartiene o si riferisce a una maremma, e particolarm. alla Maremma toscana: il tipico paesaggio m.; febbre m., in passato, la malaria. Come sost., abitante, nativo della...
maremma
marémma s. f. [lat. marĭtĭma «contrade marittime», neutro pl. dell’agg. marĭtĭmus «marittimo»]. – 1. In geografia fisica, particolare conformazione che assumono le zone costiere pianeggianti davanti alle quali, per l’esiguità delle...