Giurista romano (n. metà sec. 2º d. C. - m. 212), oriundo forse della Siria. Discepolo, secondo la tradizione, di Scevola, ebbe fama di giurista principe, dovuta, oltreché alle sue opere (principali, tra [...] e potenza critica, all'elevatezza del suo carattere. Occupò cariche pubbliche (praefectus praetorio e magister libellorum) sotto MarcoAurelio e Settimio Severo; fu trucidato coi seguaci di Geta per ordine di Caracalla; ma è forse leggenda che ...
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Archeologo italiano (Roma 1900 - ivi 1989), figlio di Giuseppe Angelo; è stato docente di topografia romana all'univ. di Roma e direttore dei Musei monumenti e scavi del Comune di Roma. Notevole il suo [...] di Veiove, sul tempio di Apollo, sullo stadio di Domiziano): Storia e topografia del Celio nell'antichità (1944); La colonna di MarcoAurelio (con altri, 1955); La pianta marmorea di Roma antica (con altri, 1960); Il Ludus Magnus (con L. Cozza, 1962 ...
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Scrittore danese (Vamdrup, Ribe, 1897 - Laven, Skanderborg, 1943). Oltre a due romanzi, il fortunato Sandalmagernes gade (1931; trad. it. Vicolo dei sandalai, 1933), ambientato nella Roma di MarcoAurelio, [...] e Split maelk ("Latte versato", 1934), sulla guerra civile irlandese del 1921-22, la produzione di P. si restringe a poche raccolte di versi: Nattens pibere ("I fischiatori della notte", 1926); Til en ...
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Giurista romano, nato da famiglia di rango equestre forse poco prima del 110 d. C. Fu nel consilium di Antonino Pio; maestro di MarcoAurelio, per il quale scrisse un trattatello sull'assis distributio; [...] prefetto d'Egitto almeno negli anni 160 e 161, appartenne poi al consilium di MarcoAurelio e Lucio Vero: da non confondersi col Meciano che fu ucciso nel 175 per aver preso parte alla rivolta di Avidio Cassio. Fu autore di Quaestiones de ...
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Nome di due scrittori greci (spesso, e già nella tarda antichità, confusi in una sola persona): 1. Poeta didascalico di Còrico in Cilicia (sec. 2º d. C.), autore di un poema, La pesca (῾Αλιευτικά, Halieutica) [...] in 5 libri, in esametri, dedicato a MarcoAurelio e Commodo, in lingua e versi eleganti, e con stile ricercato. 2. Poeta didascalico di Apamea in Siria (sec. 3º d. C.), autore di un poema La caccia (Κυνηγετικά, Cynegetica) in 4 libri, in esametri, ...
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Vescovo di Sardi (m. verso il 190 d. C.); dalle testimonianze sembra fosse di tendenze encratite, sostenute da viva attesa escatologica. Scrisse una notevole omelia sulla Pasqua (nota da papiri greci e [...] copti e da versioni in latino e georgiano), e si hanno notizie di un'Apologia del cristianesimo dedicata a MarcoAurelio, oggi perduta; anche delle altre sue opere (sulla data della Pasqua, sul battesimo, sull'incarnazione di Cristo) non restano che ...
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Nome di sante: 1. Martire romana (festa, 23 nov.), sul cui sepolcro Bonifacio I costruì una basilica. La Passio leggendaria (sec. 4º- 5º), da cui dipende un affresco (ora distrutto) del sec. 6º, e che [...] narra del martirio, sotto MarcoAurelio, di F. e dei suoi sette figli ricalca il racconto biblico dei 7 Maccabei; i nomi dei figli sono tratti dalla Depositio Martyrum del 10 luglio. 2. V. Perpetua e Felicita. ...
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Ufficiale e magistrato romano (m. circa 185 d. C.), oriundo di Pesaro, discepolo di Frontone e amico di MarcoAurelio. Console suffetto (155), inviato in Germania (162-165) per respingere l'invasione dei [...] Catti, poi al seguito di MarcoAurelio nella guerra contro i Marcomanni (166); legato nelle Dacie (168-169), in Spagna (171-172), proconsole in Asia (173-175), prefetto dell'Urbe e console per la seconda volta (183). ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1732 - Oullins, Lione, 1785). Confutò Voltaire nelle Réflexions philosophiques et littéraires sur le poème de la "Religion naturelle" (1756); pubblicò una memoria sui [...] terremoti, in occasione di quello di Lisbona (1757); scrisse un poema, Jumonville (1759), e una serie di elogi (di MarcoAurelio, del maresciallo di Saxe, di Sully, ecc.), trattando di questo genere letterario nell'Essai sur les éloges (1773). ...
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Uomo politico romano (1º-2º sec. d. C.). Console suffetto (110), governatore della Cappadocia e dell'Armenia, poi della Siria (117-119); di nuovo console (120), poi governatore dell'Africa (125), infine [...] praefectus urbi, nel 138 fu dimesso da questa carica poiché, aspirando alla successione di Adriano, si dimostrò contrario all'adozione di Antonino Pio. Proavo di MarcoAurelio. ...
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disneyzzazione
(disneizzazione), s. f. Tendenza a una semplificazione popolare ricostruita ispirandosi a canoni di fantasia. ◆ Negli Stati Uniti, da anni, musei e residenze di valore storico sono stati contaminati dalla disneizzazione e perfino...
trionfo
trïónfo (ant. trïunfo) s. m. [dal lat. triumphus, da un prec. triumpus, che si fa derivare dal gr. ϑρίαμβος «canto bacchico, trionfo», di origine incerta]. – 1. Il massimo onore che, in Roma antica, veniva tributato su decreto del...