Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] A. von Harnack, che, sulle citazioni di Tertulliano, ha dato la più completa ricostruzione (anche se discussa) del pensiero marcionita, ha sostenuto che l'apologeta, nel confutare M., avrebbe avuto davanti un testo latino neotestamentario di origine ...
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Eretico (sec. 2º), discepolo di Marcione, che seguì nel combattere l'Antico Testamento nello scritto intitolato Ragionamenti (Συλλογισμοί). Si trasferì per qualche tempo da Roma ad Alessandria distaccandosi [...] correggere il mondo dalle sue imperfezioni, inviò Gesù Cristo, vissuto e morto in un corpo reale (altro punto di divergenza da Marcione) e che rinnoverà il mondo alla fine dei tempi. Apelle sostenne una polemica con Rodone, il discepolo di Taziano. ...
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Movimento religioso cristiano promosso e organizzato da Marcione. Diffuso fra il 2° e il 5° sec., il m. rifiutava ogni interpretazione cristiana dell'Antico Testamento e asseriva l'opposizione totale tra [...] , ma di un'altra realtà divina assolutamente buona, il Dio sconosciuto che s. Paolo aveva annunciato all'agorà di Atene. La conoscenza che abbiamo del m. proviene quasi tutta dall'opera polemica di Tertulliano Adversus Marcionem ("Contro Marcione"). ...
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Nato forse ad Aquileia (m. 155), forse fratello di Erma autore del celebre scritto Il Pastore; successe a papa Igino (140). Dovette combattere l'eresia di Marcione ed ebbe a fronteggiare in Roma lo gnostico [...] Valentino. È venerato come martire (cfr. Dante, Par. XXVII, 43-45), ma si ignorano i particolari della sua morte. Festa, l'11 luglio ...
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Gnostico del sec. 2º, a Roma ai tempi di Igino (136-140); la sua dottrina, che è stata a torto messa in rapporto con la genesi del pensiero di Marcione, doveva ridursi alla consueta antitesi fra il dio [...] supremo e il demiurgo creatore ...
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Decimo successore di s. Pietro; durante il suo pontificato (155-66), seguito a quello di Pio I, la comunità di Roma fu visitata da personaggi fra i più famosi della cristianità di allora (Egesippo, Giustino, [...] s. Policarpo, gli gnostici Valentino e Cerdone, Marcione). Festa, 17 aprile. ...
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Vescovo di Smirne (n. 70 circa); fu a Roma (155) per difendere contro papa Aniceto l'uso quartodecimano seguito dalla Chiesa asiatica nel fissare la data della Pasqua; e a Roma, secondo Ireneo, convertì [...] e valentiniani, incontrando forse lo stesso Marcione. Ci resta una sua lettera ai Filippesi ("Lettera di P."). n Una lettera della Chiesa di Smirne ci dà il racconto (detto il Martirio di P.) delle circostanze relative all'arresto e alla morte ...
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Nome con il quale nei primi secoli del cristianesimo si autodesignarono diverse sette, che si proponevano di rinnovare la purezza di dottrina e di vita della Chiesa dell’epoca apostolica. Una di queste [...] ascetica e dualistica (avversione, oltre che alla proprietà privata, al matrimonio), richiamandosi più che alla gnosi o a Marcione, ai manichei, nella cui condanna da parte di Teodosio furono associati.
Nel Medioevo il nome di a. venne ripreso ...
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Eleuterio, santo
Francesco Scorza Barcellona
Secondo Egesippo, che afferma di essere giunto a Roma sotto l'episcopato di Aniceto restandovi sino a quello di E. (Eleuther, Eleutherius), questi era stato [...] benedicti", contraddicendo la notizia di Ireneo (Adversus haereses III, 4, 3) che pone la presenza a Roma di Valentino e di Marcione in epoca anteriore, tra l'episcopato di Igino e quello di Aniceto. A. von Harnack aveva proposto di leggere nel testo ...
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Gnostico siro (Edessa 154 circa - ivi 222 circa), vissuto alla corte di Abgar IX; di origine orientale, assorbì la cultura dell'Occidente e cercò di fondere le due tradizioni in un sincretismo, conforme [...] in siriaco e subito tradotto in greco dai discepoli; inoltre frammenti degli Inni, e di altre opere (Dialogo contro Marcione; Sulle persecuzioni; Storia dell'Armenia), il cui contenuto è oscuro e di difficile interpretazione. Appare in essi il ...
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marcionismo
s. m. – La dottrina di Marcióne di Sinòpe (c. 85 - c. 160 d. C.), scomunicato come eretico per le sue tesi sull’insanabile contrasto fra il Vecchio e il Nuovo Testamento (fondando la sua interpretazione della Bibbia sul senso letterale...
marcionita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Che si riferisce all’opera, alla dottrina di Marcione, al movimento religioso da lui iniziato (v. la voce prec.): il pensiero m., la Chiesa marcionita. Come sost., seguace delle idee di Marcione;...