TIMOTEO
Silvio Rosadini
Personaggio del Nuovo Testamento (Atti, XVI, 1-3). Quando, verso il 50, S. Paolo ripassò per Listri, gli fu mostrato questo discepolo (probabilmente da lui condotto alla fede [...] Haer., III, 14,1, 7), Clemente di Alessandria (Strom., I,1), Origene (Patrol. Graeca, XIV, 1303-6), Tertulliano (Adv. Marcion., V, 21), Efrem Siro, ecc., ma anche prima presso i cosiddetti Padri apostolici, cioè presso coloro che trattarono o con gli ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] -41, con viaggi in regioni diverse, e specialmente in India. La dottrina manichea risente dello gnosticismo di Bartesane, di Marcione, nel sentimento cupo della natura umana, inscindibilmente mista di bene e di male. Il problema dell'origine del male ...
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Titolo del libro che, nel Nuovo Testamento, segue immediatamente i Vangeli.
Ha una funzione intermedia: continua, nella narrazione dei fatti, i Vangeli e incornicia l'insegnamento apostolico contenuto [...] documentare un'affinità di idee con gli scrittori del principio del sec. II. Secondo Tertulliano (Adv. Marc., V, 2,) Marcione, che pure accettava per la sua chiesa il solo Vangelo di Luca ricorretto, respingeva gli Atti; cosa consona al paolinismo ...
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MANICHEISMO
Alberto Pincherle
. È la religione fondata da Mānī (v. sotto), la quale tra la seconda metà del sec. III d. C. e il XIII si diffuse, nonostante le frequenti persecuzioni, fino alla Spagna [...] retrouvé en Chine, in Journ. asiat., 1911 (2) e 1913 (1); C. W. Mitchell, St. Ephraim's Prose Refutations of Mani, Marcion and Bardesanes, I, Londra 1912 e II (a cura di F. C. Burkitt), ivi 1921; E. Buonaiuti, Saggi sul cristian. primitivo, Città ...
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. Scopo del presente articolo non è ripetere, sia pure in breve, quanto intorno al dogma, al rito e all'organizzazione della Chiesa è detto altrove (v. chiesa e le voci dedicate alle singole chiese e sette [...] del rapporto immediato tra l'uomo e Dio, Dio d'amore anziché di giustizia: insomma, modernizzato, il Dio buono che Marcione aveva contrapposto al Creatore. Cosi il Harnack, pur relegando in seconda linea l'elemento soteriologico (e più ancora quello ...
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VANGELO (XXXIV, p. 972)
Giuseppe BADINI
Vangeli apocrifi.- La letteratura apocrifa del Nuovo Testamento (III, 662) è ben lungi dall'avere il valore e la ricchezza di quella veterotestamentaria (si tratta [...] in bocca ad un apostolo (Bartolomeo, Barnaba, Tommaso, ecc.) o direttamente ad un maestro della setta (Basilide, Marcione, ecc.), basti ricordare i manoscritti, a cui abbiamo fatto già cenno, della biblioteca gnostica di Chenoboskion: nella sezione ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] S. Paolo circa i rapporti della legge mosaica col nuovo sistema religioso. Lo gnosticismo a sua volta, sino alle idee nettissime di Marcione e di Mani, forzando le idee del Vangelo e di S. Paolo, non solo ripudiò la legge mosaica, ma tutto l'Antico ...
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. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] ha una parte importante nello gnosticismo cristiano. Dal principio fondamentale dell'opposizione radicale tra anima e corpo, spinto da Marcione fino all'opposizione tra il Dio rivelatosi in Gesù e il Dio dell'Antico Testamento creatore del mondo i ...
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L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] arabico; Historia Josephi fabri lignarii, ecc.; inoltre la rielaborazione dei Vangeli ad opera di Basilide, Valentino, Apelle, e di Marcione; i varî detti sparsi e frammenti su papiri (Agrapha; v.). Vengono poi gli Atti apocrifi, quali la Epistula ...
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questione (quistione)
Francesco Del Punta
Il vocabolo trae dall'etimologia (latino quaero) il valore fondamentale di " interrogazione ", " domanda ": io, che la ragione aperta e piana / sovra le mie [...] con pronunciato carattere dialettico, a sottolineare il disaccordo tra Nuovo e Vecchio Testamento (cfr. le Antitesi di Marcione, i Syllogismi di Apelle, i προβλήματα di Taziano); per appianare le difficoltà delle apparenti contraddizioni interne tra ...
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marcionismo
s. m. – La dottrina di Marcióne di Sinòpe (c. 85 - c. 160 d. C.), scomunicato come eretico per le sue tesi sull’insanabile contrasto fra il Vecchio e il Nuovo Testamento (fondando la sua interpretazione della Bibbia sul senso letterale...
marcionita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – Che si riferisce all’opera, alla dottrina di Marcione, al movimento religioso da lui iniziato (v. la voce prec.): il pensiero m., la Chiesa marcionita. Come sost., seguace delle idee di Marcione;...