Lo meo servente core
Mario Pallaglia
. Stanza isolata di canzone (Rime XLIX), con piedi e sirma, concatenatio e combinatio, su schema 8 + 6, aBbC, aBbC: Cddd³ cee.
È la pulcella nuda, che attende di [...] Serie prima, Città di Castello 1895, 7-20), sull'autorità di un codice trecentesco (oggi Ital. IX 529 della Bibl. Marciana), dove segue il sonetto a Lippo. Dubbi sull'attribuzione furono sollevati dallo Zingarelli (Dante 359), perché comincia con un ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] Ravenna antica e moderna, s.n.t., p. 28; Collezioni di antichità a Venezia nei secoli della Repubblica (dai libri e documenti della Biblioteca Marciana), a cura di M. Zorzi, con un saggio di I. Favaretto, Roma 1988, pp. 23 s.; a p. 24 la statua di un ...
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Da Manin a Manin: istituzioni e ceti dirigenti dal ’97 al ’48
Michele Gottardi
Introduzione
La disputa lacerante sorta all’indomani del ’97 per ricercare e attribuire le responsabilità politiche della [...] veneta e di diffondere la stessa cultura delle istituzioni di cui si era alimentato il modello della migliore tradizione marciana(39). E se naturale, in quest’ottica, era stato, per Giacomazzi, l’incontro con la logica dell’amministrazione del ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] Siculo costituì per secoli uno dei cimeli del Tesoro di San Marco, sino a che non giunse nel 1801 alla Biblioteca Marciana. Non meno importante era la biblioteca. Anche se la cifra di 15.000 volumi fornita da Battista Casali nell'orazione funebre ...
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CONTARINI, Pietro Francesco
Renzo Derosas
Nacque presumibilmente a Venezia nel 1502, da Taddeo di Nicolò, del ramo dei Contarini dai SS. Apostoli, e da Maria Vendramin di Leonardo.
Fu il terzo di quattro [...] ne frequentò la casa - ma non solo per essa: sappiamo infatti che nel 1524 il C. a nome del padre prese in prestito alla Marciana (ma non è detto non fossero in realtà per suo uso) due manoscritti di Galeno, le Storie di Appiano e le opere di Filone ...
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MARINONI, Giovanni Battista (Giambattista), detto Giove. – Nacque a Venezia il 4 ott. 1596, nella parrocchia di S. Giovanni in Oleo o Novo, da Bernardino «peatèr» (conduttore di grosse imbarcazioni a fondo [...] richiesta e perciò al M. non rimase che rassegnare le dimissioni.
Il 20 genn. 1647, infatti, fu riassunto nella Cappella Marciana «con lo stipendio che haveva prima, con condizione però che debba haver il loco solamente come ultimo condotto in questo ...
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LEONICO TOMEO, Nicolò
Giuseppe Pavanello
Umanista, nato nel 1456 da padre albanese a Venezia, morto a Padova nel 1531. Passò la gioventù fra queste due città. Recatosi a Firenze a scopo di perfezionamento, [...] di Aristotele nel testo greco.
Bibl.: A. Serena, N. L. T., in Appunti letterari, Roma 1903; G. Coggiola, Il prestito di mss. della Marciana dal 1474 al 1627, in Centralblatt für Bibliothekwesen, XXV (1908); F. A. Gasquet, Card. Pole, Londra 1927. ...
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Di Naucrati in Egitto, erudito dell'età imperiale, e autore, oltre che di due opere minori non conservate, della vastissima compilazione intitolata Deipnosofisti (Δειπνοσοϕισταί "sofisti [o professori] [...] essa è giunta a noi, in una redazione divisa in 15 libri, solo in un ms. del sec. X, conservato ora a Venezia nella Marciana, il quale è per giunta mutilo in principio e in fine, sicché ora mancano i due primi libri, la prima parte del III, la fine ...
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FOSCARINI, Marco
Piero Del Negro
Nacque a Venezia il 4 febbr. 1696 (e non 1695, come affermano alcuni recenti biografi non considerando che il febbraio 1695 more veneto corrisponde al febbraio 1696 [...] S. Stae per quello dei Carmini e che la casa assumesse quest'ultima specificazione.
Sotto la direzione del F. la Repubblica marciana tenne, sul piano internazionale, una rotta assai prudente (la neutralità e la pace furono preservate non solo "fra le ...
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PORTA, Giuseppe, detto il Salviati
Vittorio Moschini
Pittore, nato a Castelnuovo di Garfagnana, verso il 1520, morto probabilmente a Venezia poco dopo il novembre 1573. Condotto a Roma nel 1535, fu [...] altresì i suoi dipinti nel Palazzo Ducale, restano di lui a Venezia i tre tondi di gusto veronesiano nel soffitto della Libreria Marciana e diverse tele nelle chiese, tra le quali hanno particolare valore le pale in S. Zaccaria e ai Frari. Partito da ...
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