Bragaglia, Arturo
Stefania Carpiceci
Fotografo e attore cinematografico, nato a Frosinone il 7 gennaio 1893 e morto a Roma il 21 gennaio 1962. Della celebre 'stirpe dei Bragaglia', formata dal padre [...] di cinematografia e aprì vari studi fotografici a Roma, dove mantenne invariato, d'accordo con i fratelli, l'inconfondibile marchio di fabbrica dei Bragaglia.
Bibliografia
A.G. Bragaglia, Arturo il semplice, in "Cinema", maggio 1951, pp. 240-41; M ...
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PONTI, Carlo
Barbara Corsi
PONTI, Carlo. – Nacque l’11 dicembre 1912 a Magenta, in provincia di Milano, secondogenito di Leone e di Maria Zardoni; pochi anni lo separavano dalla sorella maggiore Laura [...] di via della Vasca Navale a Roma, dal 1950 al 1956 produsse numerosi film con Totò, divenuto nel frattempo un vero e proprio marchio di fabbrica, e importanti film d’autore come Europa 51 e Dov’è la libertà di Roberto Rossellini, L’oro di Napoli di ...
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MATE, Rudolph
Alessandro Cappabianca
Maté, Rudolph (propr. Matéh, Rudolf)
Direttore della fotografia e regista polacco, nato a Cracovia il 21 gennaio 1898 e morto a Los Angeles il 27 ottobre 1964. Tra [...] più diversi, a volte mescolandoli, con una propensione per il melodramma. Nella sua filmografia vi sono western (Branded, 1951, Il marchio di sangue; The violent men, 1955, Uomini violenti), gialli (The green glove, 1952, Il guanto verde), film d ...
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Hanna, William
Oscar Cosulich
Animatore e produttore cinematografico e televisivo statunitense, nato a Melrose (New Mexico) il 14 luglio 1910 e morto a Hollywood il 22 marzo 2001. Fu il creatore, insieme [...] bear (1964; Yogi, Cindy e Bubu) e The man called Flintstone (1966; Un uomo chiamato Flintstone). Nel 1996 il marchio Hanna-Barbera, con relativi studi di animazione, è stato rilevato dalla Warner Brothers.
Bibliografia
T. Sennett, The art of Hanna ...
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FELLINI, Federico
Italo Moscati
Nacque a Rimini il 20 gennaio 1920 da Urbano (1894-1956) e da Ida Barbiani (1896-1984), primogenito di tre figli.
Le origini
I Fellini discendevano da una famiglia contadina [...] al suo lavoro, alzarsi ed entrare nel Teatro 5, il ‘suo’ preferito. Il nome Fellini assunse il valore di un marchio internazionale come non accadeva nemmeno ai famosi registi di Hollywood, anche se il grande regista non accettò mai di fare un ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] Bond.In realtà, dietro la silhouette sagomata di 007, protagonista sin dagli elaborati titoli di testa che sono un marchio di fabbrica della serie, c'è una genealogia di antesignani e una consistente evoluzione del genere dello spionaggio. Fu Fritz ...
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Seven Men from Now
Edward Buscombe
(USA 1956, I sette assassini, colore, 77m); regia: Budd Boetticher; produzione: Andrew V. McLaglen, Robert E. Morrison per Batjac; sceneggiatura: Burt Kennedy; fotografia: [...] , 1959) e Comanche Station (La valle dei mohicani, 1960) ‒ furono sceneggiati da Burt Kennedy, il cui marchio di fabbrica consisteva nell'espressione delle convenzioni filosofiche del genere attraverso dialoghi distaccati e concisi, come quando ...
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Batman
Francesco Pitassio
(USA 1989, colore, 126m); regia: Tim Burton; produzione: Jon Peters, Peter Guber per Warner Bros.; soggetto: Sam Hamm, sulla base dei personaggi dell'omonimo fumetto creato [...] il cinema ha reso esplicita, più che nei tre sequel di Batman, in produzioni ulteriori, non sempre distinte da un analogo marchio d'autore: per esempio, Dark City (Alex Proyas, 1997), o Cube (Cube ‒ Il cubo, Vincenzo Natali 1997). Per questi motivi ...
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Medusa
Gaia Marotta
Casa di produzione e di distribuzione italiana, fondata a Roma nel 1964 da Felice Colajacono e Franco Poccioni con la denominazione di Medusa distribuzione S.r.l.
A partire dal 1965 [...] (Il toro, 1994).
La collaborazione finì alla metà degli anni Novanta quando Cecchi Gori portò negli Stati Uniti il marchio Penta creando la Penta America, con l'ambizioso obiettivo di produrre direttamente film americani. Ma l'operazione non ebbe ...
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Buchman, Sidney (propr. Sidney Robert)
Flavio De Bernardinis
Sceneggiatore statunitense, nato a Duluth (Minnesota) il 27 marzo 1902 e morto a Cannes il 23 agosto 1975. Tra il 1932 e il 1950, soprattutto [...] di nuovo una sceneggiatura, scritta in collaborazione e basata su un romanzo di C.E. Israel, The mark (Il marchio) di Guy Green, titolo difficilmente equivocabile in senso autobiografico, sul caso di un colpevole di crimini sessuali il quale, dopo ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. 2. Impronta recante un segno convenzionale...
marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.