Cinemascope
Nome (tutelato con marchio depositato) di un sistema di cinematografia, oggi in disuso, che abbraccia, in orizzontale, un campo maggiore del normale, avvicinandosi a quello dell'occhio umano [...] (v. anche formati). Sia nelle riprese, sia nelle proiezioni occorreva applicare un anamorfizzatore: nelle riprese, per far entrare nel fotogramma di 18 mm×24 mm l'immagine di un soggetto che rientra in ...
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Mosfil′m
Vivia Benini
Denominazione della produzione di Stato dell'URSS e poi della Federazione russa, nata a Mosca nel 1924. M. è il marchio che ha accompagnato per quasi settant'anni tutte le più [...] importanti realizzazioni cinematografiche russe (dai film di Grigorij V. Aleksandrov, a quelli di Sergej M. Ejzenštejn, di Michail I. Romm, di Sergej F. Bondarčuk, ai film di Vsevolod I. Pudovkin, fino ...
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Pseudonimo del produttore cinematografico Michael Sinnott (n. Denville, Quebec, 1884 - m. presso Hollywood 1960). Dal 1909 attore con D. W. Griffith, nel 1912 fondò la Keystone Film, il cui marchio divenne [...] sinonimo di una comicità rutilante, fatta di inseguimenti forsennati e torte in faccia. Dal 1912 al 1926 produsse e supervisionò centinaia di film comici (detti Keystone Comedy), il primo dei quali fu ...
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Cines
Stefania Carpiceci
Casa di produzione cinematografica, fondata nel 1906 e sciolta nel 1958. Insieme alla Titanus, fu una delle istituzioni più durature della cinematografia italiana, in grado [...] di mantenere inalterato il proprio marchio di fabbrica per più di cinquant'anni, nono-stante le interruzioni e i mutamenti avvenuti.
Quale trasformazione in società per azioni della Manifattura di pellicole per cinematografi Alberini & Santoni, ...
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Metro-Goldwyn-Mayer (MGM) Casa di produzione cinematografica statunitense nata nel 1924 dalla fusione della Metro pictures corporation di M. Loew (1870-1927) con la Goldwyn pictures corporation di S. Goldwyn [...] e la Louis B. Mayer pictures. Nota per il celebre marchio del leone ruggente, la MGM, inizialmente diretta da I. Thalberg, che fu il vero artefice della sua fortuna, riuscì via via ad acquisire gli attori più amati dal pubblico (B. Keaton, G. Garbo, ...
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Musuraca, Nicholas (propr. Nicola)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, naturalizzato statunitense, nato a Ria-ce (Reggio Calabria) il 25 ottobre 1892 e morto a Los Angeles il 3 settembre 1975. Maestro [...] della low-key cinematography, negli anni Quaranta lasciò infatti il visibile marchio di un bianco e nero personalissimo, fatto di luci basse e atmosfere minacciose, nei noir e negli horror prodotti da Val Lewton per la RKO Radio Pictures, alla quale ...
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GUCCI, Rodolfo (in arte Maurizio D'Ancora)
Caterina Cerra
Nacque a Firenze il 16 luglio 1912 da Guccio e Aida Calvelli, ultimo di sei figli.
Il padre era proprietario in città, a via della Vigna, di [...] York - il G. si batté, contro il volere del padre, legato alla dimensione italiana della ditta, per l'esportazione del marchio in tutto il mondo.
Gli anni Sessanta furono anni di grande espansione per la Gucci che inaugurò numerosi punti vendita e ...
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Spinotti, Dante
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Tolmezzo (Udine) il 24 agosto 1943. Raro caso di operatore televisivo passato con successo al cinema, ha lavorato prima in Italia e poi [...] tra l'altro le immagini di thriller di profonda densità cromatica, animati da quel gusto neoespressionista che è il marchio stilistico della sua fotografia. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti, fra cui due David di Donatello, due Nastri d'argento, un ...
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Cecchi Gori, Mario e Vittorio
Simone Emiliani
Produttori e distributori cinematografici: Mario, nato a Brescia il 21 marzo 1920 e morto a Roma il 5 novembre 1993; Vittorio, nato a Firenze il 27 aprile [...] (1991) ha vinto l'Oscar nel 1992 per il miglior film straniero, e l'impegno di Il muro di gomma (1991) di Marco Risi. Dopo la morte di Mario, le produzioni più significative della società sono state Il postino (1994) di Michael Radford, ultimo film ...
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The Cheat
Peter von Bagh
(USA 1915, I prevaricatori, bianco e nero, 52m a 20 fps); regia: Cecil B. DeMille; produzione: Cecil B. DeMille per Jesse L. Lasky Feature Play; sceneggiatura: Hector Turnbull, [...] cerca invano di riscattare il proprio debito sessuale con Tori, ma l'orientale è irremovibile; in una frenesia di possesso, marchia la donna con un ferro rovente, simbolo che stabilisce il suo diritto di proprietà. Disperata, Edith gli spara, ma del ...
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marchio
màrchio s. m. [der. di marchiare]. – 1. In senso ampio, segno che si imprime o si applica su un oggetto per distinguerlo e riconoscerlo, o anche per indicarne alcune qualità e caratteristiche. 2. Impronta recante un segno convenzionale...
marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.