Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] scientifico-economici, e le accademie agrarie che sorsero numerose nelle province, soprattutto nella più dinamica realtà umbro-marchigiana - a Montecchio, a Corneto, a Urbania, a Macerata, a Foligno - tentavano di ricollegarsi alle esperienze degli ...
Leggi Tutto
FORTEBRACCI, Andrea (detto Braccio da Montone)
Pier Luigi Falaschi
Nacque a Perugia il 1° luglio 1368, nel rione di Porta Sant'Angelo al quale era ascritto il castello di Montone, fino al 1280 signoria [...] al ritorno in Umbria.
Nel mese di giugno 1422 il F. attraverso l'Abruzzo e la Marca rientrò in Umbria. Storiografi marchigiani fanno risalire a quell'anno il saccheggio e la devastazione dell'abbazia di Chiaravalle di Fiastra, prossima a Macerata, da ...
Leggi Tutto
GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] , tra il 25 e il 27 marzo, partito da pochi giorni per l'inizio del tour, si fermò nella cittadina marchigiana. Di questo quaderno di schizzi presi dal pittore durante il viaggio, non rimane che un unico foglio, conservato alla Graphische Sammlung ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] paesaggistici. Insieme a vaste aree piuttosto omogenee relativamente al paesaggio, come la Pianura Padana, la fascia collinare umbro-marchigiana, la Penisola Salentina, vi sono porzioni di territorio ben più varie e articolate, per es. nella regione ...
Leggi Tutto
L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] , e ne nominò vicario il nipote Girolamo Riario. Nel primo caso obiettivo del papa era la conservazione della pace nella regione marchigiana, che era stata turbata dalla lunga lotta contro Piccinino e i Malatesta; nel secondo era la più coordinata ed ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] delle città che via via lo ospitarono: da qui una serie di saggi sulle origini dei Comuni (specialmente marchigiani), il rapporto città-campagna, la funzione economica e sociale delle città nel basso Medioevo, la loro organizzazione tributaria ...
Leggi Tutto
9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] accento «dell’Italia centrale, intendo la Toscana, il Lazio, l’Umbria, le Marche» (Mario Moretti è di origine marchigiana come Eleonora Moro). Il telefonista che chiamò alla Caritas, invece, non «aveva lo stesso livello culturale» del precedente ...
Leggi Tutto
vincisgrassi
s. m. pl. [voce marchigiana di incerta origine; anche, più raram., pincisgrassi o princisgrassi]. – Preparazione di pasta all’uovo, caratteristica della cucina marchigiana: è costituita da lasagne condite con ricco sugo di frattaglie...
crescia
créscia s. f. [der. di crescere] (pl. -sce). – Focaccia marchigiana di pasta salata, fatta di acqua e farina con aggiunta di olio o strutto, e fritta o cotta alla brace.