PIO VI, papa
Marina Caffiero
PIO VI, papa. – Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e [...] scientifico-economici e di accademie agrarie che sorsero numerose nelle province, soprattutto nella più dinamica realtà umbro-marchigiana, tentavano di ricollegarsi alle esperienze degli altri Paesi europei e italiani, e soprattutto a quelle della ...
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CAPRARA MONTECUCCOLI, Giovanni Battista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Bologna il 29 maggio 1733 dal conte Francesco Raimondo Montecuccoli e da Maria Vittoria dei conti Caprara, assunse insieme con i fratelli [...] che lo consideravano filofrancese, dovette contentarsi delvescovado di Iesi; nominato a questa sede l'11 luglio 1800, entrò nella diocesi marchigiana il 27 luglio, ma vi rimase poco più di un anno. Infatti, il 24 ag. 1801 venne nominato legato a ...
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CLEMENTE da Osimo (della Marca, da Sant'Elpidio, da Orvieto; Clemente Briotti), beato
Carlos Alonso
Marchigiano, nacque fra il 1210 e il 1215, come si è potuto stabilire con le risultanze delle analisi [...] Guido da Staggia (1265-1271) si era formato in seno alle famiglie eremitiche toscane, mentre C. proveniva dalle comunità marchigiane, che facevano capo a quella di Brettino come spiritualità e prassi di vita. Allo stesso modo, non possiamo rispondere ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] per far rivivere la vera, genuina esperienza religiosa.
Come scrive a E. Santarelli il 15 nov. 1945 (si veda Rassegna marchigiana, III[1950], p. 12), sente di vivere "una nuova primavera di febbrile lavoro"; fonda nel marzo Il Risveglio, Settimanale ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] , e ne nominò vicario il nipote Girolamo Riario. Nel primo caso obiettivo del papa era la conservazione della pace nella regione marchigiana, che era stata turbata dalla lunga lotta contro Piccinino e i Malatesta; nel secondo era la più coordinata ed ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] accento «dell’Italia centrale, intendo la Toscana, il Lazio, l’Umbria, le Marche» (Mario Moretti è di origine marchigiana come Eleonora Moro). Il telefonista che chiamò alla Caritas, invece, non «aveva lo stesso livello culturale» del precedente ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] presentano una notevole serie di varianti tipologiche. Uno dei più antichi è la grangia Brancorsina, dipendente dall'abbazia marchigiana di Chiaravalle di Fiastra, i cui primi terreni furono donati nel 1144 dal duca di Spoleto Guarnieri e poi ...
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vincisgrassi
s. m. pl. [voce marchigiana di incerta origine; anche, più raram., pincisgrassi o princisgrassi]. – Preparazione di pasta all’uovo, caratteristica della cucina marchigiana: è costituita da lasagne condite con ricco sugo di frattaglie...
crescia
créscia s. f. [der. di crescere] (pl. -sce). – Focaccia marchigiana di pasta salata, fatta di acqua e farina con aggiunta di olio o strutto, e fritta o cotta alla brace.