Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] / la volpe. Analoga è la situazione dei nomi invariabili: la crisi, il brindisi.
L’articolo, inoltre, ha la funzione di marca di ‘nominalità’ nei fenomeni di ➔ conversione in nome di verbi all’infinito o di aggettivi. Solo la presenza dell’articolo ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] Flechia il quale, in una lettera indirizzata a ➔ Graziadio Isaia Ascoli nel 1871, parlava di «toponomastica italiana» (Marcato 1994).
Secondo Flechia lo studio toponomastico deve seguire il metodo della linguistica ed è importante la forma dialettale ...
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Nell’ambito della frase complessa (costituita cioè da almeno due frasi minori; ➔ frasi nucleari), la frase principale (detta anche, semplicemente, principale; ingl. main clause) è quella che non dipende [...] 103)
La frase ottativa esprime un desiderio, segnalato dal modo verbale (per lo più il congiuntivo) o da particolari marche lessicali (avverbi come magari, almeno; ➔ modalità):
(15) Vedrai Malta, dove tuo zio bestione andò a rovinarsi. Magari potessi ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] , temporali e spaziali della riproduzione sono cioè le stesse della produzione.
Negli esempi seguenti fungono da segnali deittici le marche dei verbi, gli aggettivi e i pronomi personali, i dimostrativi e le espressioni spazio-temporali:
(13) Al che ...
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Il termine genere indica un fenomeno morfologico riguardante i nomi (e le parole ad essi riconducibili: aggettivi, pronomi, participi), per il quale in alcune lingue (tra queste l’italiano) ciascuno di [...] flessivi hanno una funzione sintattica, dato che è su di essi che si basa l’accordo, nel quale intervengono anche le marche di genere. Tuttavia, una terminazione flessiva non ha di solito la facoltà di cambiare il significato della parola.
Le forme ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] (25-27) (Fiorentino 2003: 132, da cui anche gli esempi successivi):
(25) ¿has visto a Dorotea? «hai visto Dorotea?» [nome di un marchio di penna]
(26) * ¿has visto Dorotea? [nome di persona]
(27) llamo a la muerte «invoco la morte»
Alcuni verbi come ...
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I nomi propri, studiati da una specifica branca della linguistica che prende il nome di ➔ onomastica, identificano referenti singoli per differenziarli da quelli della categoria di cui fanno parte: Mario [...] forma plurale dei nomi quando si vuol fare riferimento a più persone con lo stesso nome (cfr. Le tre Marie, marchio di un noto panettone) o a una categoria di persone citandone una particolarmente rappresentativa e nota ai più, preceduta da articolo ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] . § 3), come del resto i 4/5 delle lingue del mondo: tipologicamente, le vocali nasali sono infatti piuttosto marcate, ovvero foneticamente più complesse. La nasalizzazione delle vocali in italiano è pertanto un fenomeno contestuale, privo di valore ...
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Col termine abbreviazione (o, più anticamente, abbreviatura) si indica l’accorciamento (o compendio) di una parola. Come si legge nel Vocabolario della Crusca (1612), l’abbreviazione è una «parola abbreviata [...] nelle abbreviazioni indicanti categorie grammaticali (s. f., v. tr., pron. pers. m.) e in altre come, per es., le marche d’uso e di registro (region., ant., pop., ecc.). A proposito delle abbreviazioni che indicano le categorie grammaticali, come agg ...
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Graziadio Isaia Ascoli, nato a Gorizia nel 1829 da ricca famiglia ebraica e formatosi nell’ambiente plurilingue della città, si dedicò da autodidatta allo studio delle lingue e della linguistica, pubblicando [...] concettuale’, l’uso abbondante di ma testuale iniziale che segnala gli snodi logici del pensiero. Costituisce una delle marche più tipiche dello stile ascoliano il ricorso agli usi figurati, a metafore che tramano fittamente anche la sua scrittura ...
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marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...