La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] di moto da luogo») erano diverse ma entrambe giustificabili, sia pure in base a una diversa ‘logica’. È un caso in cui la marca formale, la proposizione da tipica del complemento di moto da luogo, entra in conflitto con la semantica di stato in luogo ...
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Il termine frangimento si è affermato nella tradizione dialettologica italiana nel corso del XX secolo per definire una tipica alterazione di timbro delle vocali accentate che si verifica in alcune varietà [...] (➔ gallo-italica, comunità), il fenomeno è tipico di alcuni dialetti della zona costiera orientale d’Italia, dalle Marche meridionali fino a tutta l’area pugliese (dal Gargano a Taranto; ➔ meridionali, dialetti). Particolarmente vistoso nei dialetti ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] . L'area mediana (distinzione di -o e -u, conservazione dei nessi con L) si estendeva molto più a sud, includendo le Marche meridionali, l'intero Abruzzo, il Molise e il Lazio meridionale, se non anche Capua, Benevento e la Capitanata. Di contro l ...
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Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] con la Francia), la Lombardia e il Canton Ticino, il Trentino occidentale, l’Emilia-Romagna, e inoltre la Lunigiana e le Marche settentrionali con la provincia di Pesaro e Urbino e parte di quella di Ancona.
L’area veneta comprende non solo il Veneto ...
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L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] (1). Se invece i valori dovessero essere diversi, l’italiano ha una gerarchia di genere per cui il valore maschile è considerato come non marcato e prevale in caso di conflitto:
(3) a. le sedie e i tavoli rossi/*e
b. i tavoli e le sedie rosse
c. i ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] casi quali San Venanzo in Umbria, San Canzian d’Isonzo e San Valentino in Friuli. L’agionimo Sant’Elpidio è testimoniato nelle Marche nei nomi Sant’Elpidio a Mare (Fermo) e Porto Sant’Elpidio (Fermo); sembra, però, che il culto di sant’Elpidio, abate ...
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Gli allofoni (o varianti) sono le diverse realizzazioni concrete che un fonema ha nella catena parlata. Per es., a due pronunce della parola pane, di cui la prima contiene una [a] e la seconda una [æ], [...] , Trieste e nel Trentino: insieme [inˈzjɛme] (Coletti et al. 1992: 213). Nello stesso contesto in Toscana, Umbria perugina, Marche, Lazio, Abruzzo, Roma, Campania e Calabria, si realizza come affricata: scarso [ˈskarʦo], il sole [ilˈʦole]. In Puglia ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] coniugazione.
Nei nomi e negli aggettivi, la differenza più macroscopica tra il torinese e l’italiano riguarda l’assenza di marche di plurale per quasi tutti i nomi e aggettivi maschili, tranne quelli uscenti in [-l]: [fɔl] «matto», plur. [fɔj]. La ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] la tua pazzia può essere ingrata […]. Oh, Marche dolcissime, o terra dolce delle Marche (Volponi 1965: 147).
Il vocativo è romanesco contemporaneo, Roma, Carocci, pp. 29-42).
Mazzoleni, Marco (1995), Il vocativo, in Renzi, Salvi & Cardinaletti ...
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TOPONOMASTICA
Giovan Battista Pellegrini
(XXXIV, p. 7)
Negli ultimi decenni si è spesso registrata una più stretta collaborazione tra ricerche toponomastiche e onomastiche, queste ultime meglio definite [...] ). Pure parziale è l'esplorazione del Friuli-Venezia Giulia di G. Frau (1978), integrata da C.C. Desinan (1982-83), e delle Marche dovuta a G.B. Pellegrini (1981). Assai ampio è lo studio di G. Alessio sulla Calabria (1939), cui ha fatto seguito l ...
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marc'
marc’ ‹marč› (o march; anche marsc’ o marsch), interiez. – Forma abbreviata per marcia in comandi militari, come avanti marc’; anche in usi estens., scherz., per lo più rivolgendosi a ragazzi.
marca1
marca1 s. f. [dal germ. marka «segno»]. – 1. a. Segno variamente impresso o applicato (mediante un timbro a secco o a inchiostro, oppure inciso, dipinto, stampato) su un oggetto per indicarne la proprietà, il luogo di provenienza o...