D'ANNUNZIO, Gabriele
Marcello Carlino
Nacque a Pescara, il 12 marzo 1863,da Francesco Paolo e da Luisa de Benedictis. Il padre proveniva da una modesta famiglia, ma, adottato da uno zio benestante, [...] piccoloborghese) che il suo eroe ce l'aveva, finalmente, in carne ed ossa. Avvolto dal tepore del lusso, il D. lavorò a lui con curiosità ed interesse. Furono in molti i detrattori: Marcel Proust lo ignorò, André Gide ne bollò, con un giudizio tanto ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] identico al luogo della realtà in cui mi trovo, e per G. Marcel 'io' mi trovo impegnato e immerso nel mistero. La connotazione esistenziale l. calvi, Osservazioni preliminari sulla fenomenologia della carne e nell'ossessione e nell'anoressia, in ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] ogni giorno di estraniarmi dal mondo e dalla carne, di allontanare dagli occhi della mente tutti i in Papauté, monachisme et théories politiques. Études d'histoire médiévale offertes à Marcel Pacaut, I, Lyon 1994, pp. 29-46.
Regula pastoralis: ...
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Scienza greco-romana. Aristotele
Enrico Berti
Aristotele
Il ritorno al naturalismo presocratico nelle opere perdute
L'originalità di Aristotele rispetto a Platone nel modo di concepire quell'indagine [...] parti omogenee ("omeomere"), che sono i tessuti, quali il sangue, la carne, le ossa, la pelle, le cartilagini e così via. Queste, Ethik, Amsterdam, Grüner, 1977.
Dubois 1967: Dubois, Jacques Marcel, Le temps et l’instant selon Aristote, Paris, Desclée ...
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Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] nove anni, nel giugno del 1555, l'imposta sulla carne, poi la vigesima sulle proprietà ebraiche, quindi nel 1556 . Nonciatures de Paul IV (avec la dernière année de Jules III et Marcel II), a cura di R. Ancel, I, Nonciatures de Sebastiano Gualterio ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] privi di particolare rilievo dal punto di vista economico.Marcel Mauss (v., 1923-1924) ha dato un impoveriscono, perdono ogni forza d'espansione, si riducono a scheletri senza carne. Dall'altra, ridicolizza il sogno di un 'meticciato' generale, ...
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PATRONI GRIFFI, Giuseppe
Maria Procino
PATRONI GRIFFI, Giuseppe (Peppino). – Nacque a Napoli il 27 febbraio 1921 da Felice e da Zenobia Briante. Felice, barone di Faivano, sposò Zenobia in seconde nozze [...] priva di ipocrisia. Scriveva nella sua rubrica a proposito del dramma di Marcel Achard Adamo: «Esiste il pederasta? Sì. E allora se ne La morte della bellezza (1987); Del metallo e della carne (1992); tra quelle cinematografiche: Metti, una sera a ...
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PACI, Enzo
Emilio Renzi
PACI, Enzo. – Nacque a Monterado (Ancona) il 18 settembre 1911, da Corrado, veterinario, e da Maria Sbriscia, ambedue di Senigallia.
Frequentò il liceo a Cuneo, dove il padre [...] Mann, Thomas Stearns Eliot, Rainer Maria Rilke, Paul Valéry, Marcel Proust furono raccolte in Esistenza e immagine (Milano 1947). Del in cui la prima persona, o persona come presenza ‘in carne e ossa’, eros e bisogno a un tempo, riacquistava un ...
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