IMMUNITÀ
Gino Doria
(XVIII, p. 893; App. II, II, p. 8; III, I, p. 844; IV, II, p. 155)
L'i. o resistenza dell'individuo verso le malattie infettive risulta dalla risposta dell'organismo contro l'invasione [...] a idiotipi di anticorpi prodotti da più individui, geneticamente identici o diversi, di una specie e diretti è espresso esclusivamente da linfociti T, esso è stato usato come marcatore per la maturazione di linfociti T, e quindi nel test biologico ...
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UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] su larga scala (anche se meno larga di quanto avrebbe potuto e dovuto essere) di un gran numero di marcatorigenetici e antropogenetici e dalla loro analisi con nuovi e potenti metodi di analisi statistica.
Risultati. - I risultati acquisiti dagli ...
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Medicina
Giuseppe Luzi
La m. è una disciplina che studia, grazie al contributo di varie scienze e tecnologie, la fisiopatologia umana con lo scopo di mantenere lo stato di salute, prevenire le malattie, [...] di pratiche di diagnosi precoce e/o curative. La m. genetica predittiva implica importanti problemi etici per l'uso che se ne della fase cronologica nella quale si riesce a individuare il marcatore (marker) di un determinato evento morboso. L'esempio ...
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VIRUS (v. ultravirus, XXXIV, p. 644; App. II, 11, p. 1056)
Franco SCANGA
Franco GRAZIOSI
Franco SCANGA
Elio BALDACCI
Luigi CAVALLI-SFORZA
Generalità. - Le conoscente acquisite in quest'ultimo decennio [...] studiata e sono state messe a punto tecniche quantitative d'indagine. È stato possibile ottenere un notevole numero di "marcatori" genetici (cioè di differenze fra ceppi dovute a mutazione), che formano il materiale indispensabile per l'analisi ...
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Parte introduttiva
di Roberto Cingolani
Il termine indica l'insieme delle metodologie di manipolazione e studio della materia sulla scala del nanometro (1 nm=10−9 m). Questa è la scala di dimensione [...] la specie di interesse già dotata di un'opportuna 'etichetta' fluorescente (si parla di marcatori fluorescenti o fluorofori). Questo richiede la manipolazione del patrimonio genetico della cellula studiata con l'inserzione di un nuovo segmento di DNA ...
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GENETICA MEDICA
Bruno Dallapiccola
Mentre la g. umana studia le variazioni e l'ereditarietà nell'uomo, la g. m. ha per oggetto l'applicazione di questi principi alla pratica medica. La g. m. ha conquistato [...] del gene-malattia, cioè la sua mappatura ottenuta attraverso la dimostrazione di rapporti di associazione (linkage) con marcatorigenetici polimorfi. Vengono definiti polimorfi quei loci presenti in due o più forme alternative (alleli) con una ...
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NEURODEGENERATIVE, MALATTIE.
Fabrizio Tagliavini
Pietro Tiraboschi
– Malattia di Alzheimer. Patogenesi. Patologia. Terapia. Demenza frontotemporale. Patologia e correlazioni clinico-patologico-biomolecolari. [...] grovigli neurofibrillari neocorticali sia ritenuta un marcatore specifico di malattia (indicando come altamente C9ORF72 sul cromosoma 9. In quest’ultimo caso, l’alterazione genetica può essere associata a forme familiari sia di DFT (specialmente bvFTD ...
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Definizione e principi generali
Il termine clonazione si riferisce a due ambiti molto differenti, il primo dei quali è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente. [...] e a un feto, fino alla nascita. È questo un processo genetico finemente regolato attraverso l'attivazione di numerosi geni, tra gli oltre 25 fetali di ovini sono stati co-trasfettati con un gene marcatore per la resistenza alla neomicina (neo) e con ...
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Lo sviluppo più importante delle scienze biologiche negli ultimi decenni è stato indubbiamente quello che ha consentito di spingere l'indagine dei fenomeni vitali nell'ultra-microscopico, fino a raggiungere [...] e M. Chase dimostrarono, con un elegante esperimento, usando fosforo radioattivo come marcatore del DNA e solfo radioattivo come marcatore delle proteine, che l'informazione genetica di un virus (il batteriofago T4, parassita di Escherichia coli) è ...
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Embriologia
Alberto Monroy
di Alberto Monroy
Embriologia
sommario: 1. Introduzione generale. 2. La ricerca embriologica nella prima metà del secolo. a) Regolazione e prelocalizzazione. b) Induzione [...] , gli organismi più adatti all'analisi dello sviluppo sono i meno adatti agli esperimenti genetici e nella maggior parte di essi i marcatorigenetici mancano del tutto.
Concludendo, nello studio dello sviluppo l'attenzione è ora concentrata sui ...
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marcatore
marcatóre s. m. [der. di marcare]. – 1. (f. -trice) a. In varî settori dell’artigianato e dell’industria, chi è addetto a marcare, cioè ad applicare marche o segni distintivi sui prodotti di lavorazione. b. Operaio adibito al taglio...
paternita
paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che unisce il padre al figlio sia come vincolo...