Trovatore provenzale, originario della Guascogna; svolse la sua attività fra il 1130 e il 1150 circa. Le sue rime, con le quali la lirica provenzale inaugura il trobar clus, sono in buona parte di difficile interpretazione. Moralista rigido e severo censore di costumi, in sirventesi celebri come quello del Lavador, M. rivela a tratti una tempra di poeta energico e originale ...
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Trovatore provenzale (m. 1173), conte d'Orange e signore di Courthezon (Valchiusa). Può considerarsi, con Marcabruno e Arnaldo Daniello, uno dei maggiori esponenti del trobar clus, con forti cadenze di [...] trobar ric per la continua ricerca di virtuosismi formali e complicate sottigliezze stilistiche. Restano di lui circa quaranta liriche, un sirventese e una tenzone con Giraldo di Borneil, l'esempio più ...
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Trovatore provenzale fra i più antichi (seconda metà del sec. 12º). Abbiamo di lui quattro canzoni e cinque sirventesi di argomento satirico-morale, che imitano non servilmente la maniera di Marcabruno. ...
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Filologo e critico italiano (Modena 1917 - Roma 2001), figlio di Gino. Prof. di filologia romanza nelle univ. di Pavia (dal 1954) e Roma (dal 1956), socio naz. dei Lincei (1984) e membro di prestigiose [...] G. Boccaccio, 1941; Chanson de Roland, 1947; De agricultura di M. Tanaglia, 1953) e a fondamentali contributi su Marcabruno, pubblicò studî che spaziarono in tutto l'arco della romanistica. Tra i suoi volumi, alcuni dei quali specificamente dedicati ...
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(o serventese) Componimento poetico di origine provenzale, originariamente dedicato dal sirven (in provenzale antico, «servente») al suo signore per celebrarne le gesta. Nella tradizione italiana, il s. [...] anche, con il 14° sec., religioso; restava escluso solo il contenuto amoroso, riservato alla canzone. Gli esempi più illustri risalgono a Marcabruno e a Bertrando dal Bornio.
In Italia, dove ebbe fortuna tra il 13° e il 15° sec., il s. assunse spesso ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] fu il sirventese (➔).
Di fronte all’ispirazione propriamente cortese, che si osserva, per es., nei versi di Jaufré Rudel, si afferma con Marcabruno e i suoi imitatori una vena scolastica non priva di sapore; ma l’innata tendenza verso un tipo d’arte ...
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(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente [...] parole rare, strutture ritmiche e sintattiche complesse, raffinatezze formali e concettuali. Esponenti più rappresentativi ne furono Marcabruno e Raimbaut d’Aurenga. Una varietà di tale stile, accentrata quasi esclusivamente su figure di parola e ...
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Percivalle Doria
Corrado Calenda
Di questo interessante rimatore bilingue (in volgare siciliano e in provenzale) è stata fornita un'identificazione tradizionale piuttosto precisa, sottoscritta in pratica [...] una mirabile, protratta similitudine, con echi, perfettamente rifunzionalizzati, dalla più nota tradizione occitanica (Guglielmo IX, Marcabruno). Ma è l'impianto complessivo della canzone che colpisce: il motivo comune del mutato atteggiamento della ...
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trobar clus
〈trobàr klus〉 locuz. provenz. ant. (propr. «poetare chiuso»). – Lo stile di alcuni poeti provenzali (per es., Marcabruno e Raimbaut d’Aurenga): intenzionalmente difficile ed ermetico, si esprimeva attraverso parole rare, strutture...