Filologo e storico del pensiero antico (Detmold 1886 - Francoforte 1958); prof. nelle univ. di Marburgo (1916-19), Amburgo (1919-24), Francoforte sul Meno (1924-42), Lipsia (1942-46), di nuovo a Francoforte [...] (1946). Importanti sono i suoi studî su Parmenide, Eschilo, Sofocle. Opere principali: Parmenides (1916); Kosmos und Sympathie (1926); Sophocles (1933; 3a ed. 1947); Von Werken und Formen (1948); Aischylos ...
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MATZ, Friedrich
Franca Taglietti
Archeologo tedesco, nato a Lubecca il 15 agosto 1890, morto a Marburgo il 3 agosto 1974. Nipote di F. Matz (1843-1874), studiò prima a Lubecca dove conseguì la maturità [...] in poi con I. Pini. M. stesso descrive la sua vita nel volumetto Archäologische Erinnerungen aus sechs Jahrzhenten (1910-1970), Marburgo 1974, mai completato e tuttavia dato alle stampe. Un elenco di tutti i suoi scritti è stato redatto in occasione ...
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Storico dell'arte tedesco (Fürth 1897 - Roma 1994). Allievo di P. Frankl, insegnò a Marburgo dal 1928 al 1935. Lasciata la Germania, si stabilì (assumendone la nazionalità) negli USA, ove insegnò in varie [...] università (Louisville, 1935; New York, 1952-71). Socio straniero dei Lincei (1977). Fautore dell'applicazione agli studî di storia dell'arte del metodo di ricerca filologica, autore del monumentale Corpus ...
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Giurista (Vienna 1851 - Seeheim 1919), cugino di Ferenc. Professore alle università di Giessen (1879), Marburgo (1882), Halle (1889) e Berlino (1899). Insegnò diritto e procedura penale, procedura civile, [...] diritto internazionale, filosofia del diritto. Partecipò alla vita politica, divenendo membro del Reichstag, ma soprattutto L. fu uno dei maggiori criminalisti moderni, il fondatore della "scuola sociologica" ...
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Storico del cristianesimo statunitense (Sauquoit, New York, 1861 - Dobbs Ferry, New York, 1933). A Marburgo conobbe A. von Harnack, del quale risentì l'influsso. Ministro presbiteriano (1888), prof. di [...] storia della Chiesa al Lane theological seminary di Cincinnati (1890-93), poi (1893-1927) all'Union theological seminary di New York. Nel 1899 aderì alla chiesa congregazionalista. Ha ricostruito in alcune ...
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VILMAR, August Friedrich
Teologo protestante, nato il 21 novembre 1800 a Solz (Assia Elettorale), morto a Marburgo il 3 luglio 1868. S'iniziò agli studî sotto la guida di suo padre e li compì a Marburgo [...] (che però non fu ratificata dall'Elettore di Cassel per influsso degli avversarî di V.), e alla cattedra di teologia in Marburgo (1855) che tenne fino alla morte.
Il V. è uno dei corifei del neo-luteranesimo, movimento che s'iniziò al principio ...
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Filosofo tedesco (Coswig 1842 - Berlino 1918); successore di F. A. Lange all'univ. di Marburgo, il C. è uno dei principali esponenti, insieme a P. Natorp e a E. Cassirer, della scuola che da questa università [...] prende nome. Ricollegandosi alle posizioni kantiane, la filosofia di C. si svolge in senso antipsicologistico, ponendosi come compito essenziale quello di ricercare le leggi a priori che condizionano l'oggettività ...
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Linguista e critico letterario (Vienna 1887 - Forte dei Marmi 1960); insegnò nelle univ. di Marburgo (1925-30), Colonia (1930-33), İstanbul (1933-36) e dal 1937 alla Johns Hopkins University di Baltimora. [...] Premio Feltrinelli internazionale 1955 per la filologia e storia letteraria; socio straniero dei Lincei (1960). Ha originalmente approfondito lo studio di un importante settore della linguistica e della ...
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MANNKOPF, Emil Wilhelm
Agostino Palmerini
Medico, nato il 5 giugno 1836 a Pasewalk, morto a Marburgo il 15 gennaio 1918. Allievo di J. Müller, di R. Virchow, di J. Schönlein, di L. Traube, di F. Frerichs, [...] laureò a Vienna nel 1858; libero docente nel 1862, dal 1867 fu direttore della clinica medica di Marburgo.
Oltre a diverse pubblicazioni nel campo della tossicologia, della cardiologia, della neuropatologia, scrisse: Über Meningitis cerebro-spinalis ...
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Heimsoeth, Heinz
Storico tedesco della filosofia (Colonia 1886 - ivi 1975). Prof. nelle univ. di Marburgo (1921), Königsberg (1922-31) e Colonia, è autore di numerosi scritti, tra cui spiccano per importanza [...] quelli su Leibniz. In partic., in Die Methode der Erkenntnis bei Descartes und Leibniz (3 voll., 1912-14) H. evidenzia la profonda diversità di approccio tra Cartesio e Leibniz: quest’ultimo sarebbe partito, ...
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