Venezia e l'Adriatico
Bariša Krekić
Nel corso del secolo XIV la politica veneziana nell'area adriatica risultò guidata dalle stesse considerazioni che l'avevano già ispirata da alcuni secoli. Si [...] Alla fine di ottobre del 1379, non meno di tredici galee genovesi erano arrivate a Marano per imbarcare cibi: ibid., p. 30 n. 65.
66. Ibid., pp. Adriatico, secc. XV-XX, a cura di Antonio Di Vittorio, Napoli 1981, pp. 145-156.
77. Listine, IV, pp. 128 ...
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Vitalità e varietà dei dialetti
Carla Marcato
La questione del dialetto in Italia
È ancora valida una considerazione che il dialettologo tedesco Gerhard Rohlfs fece già in un discorso tenuto nel 1964 [...] del confine storico fra lo Stato pontificio e il Regno di Napoli; fino al 1927 esso segnava il confine fra il Lazio e per es. chioinë («pieno»), foichë («fico») a Bitonto, mareitë («marito») a Molfetta, mentre per «fuso» si registrano fàusë a Martina ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...]
75. Massimo Montanari, L'alimentazione contadina nell'alto medioevo, Napoli 1978.
76. Vedi, a titolo indicativo: S. Giorgio Maggiore 79 p. 154, 87 p. 170, 161 p. 288; S. Maria Formosa (1060-1195), a cura di Maurizio Rosada, Venezia 1972 (Fonti per ...
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L’economia
Giovanni Luigi Fontana
Navi, treni e industrie. Sviluppo e declino della «Venezia industriale»
Tra Otto e Novecento, lo spostamento del baricentro produttivo di Venezia dal bacino di S. Marco [...] diretti specialmente verso la Romania, la Bulgaria e i porti turchi del Mar Nero. Nel ’27 in Romania erano andate più di 2.000 t Venezia era ben diversa rispetto a quella dei porti di Napoli e di Genova. Le importazioni dall’America settentrionale che ...
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Famiglie e affermazione politica
Andrea Castagnetti
Premessa
La scarsità e la frammentarietà della documentazione (1) fino alla seconda metà del secolo X costituiscono un grave ostacolo a conoscere [...] Magiscoli, Domenico Maliani in Cuco, Marano figlio di Giovanni Marano, Domenico e Giusto Marignoni, origini del patriziato veneziano, in Id., Le origini del ducato veneziano, Napoli 1951, pp. 323-339.
5. Gerhard Rösch, Der venezianische Adel bis ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] von Hildesheim, ZKg 57, 1994, pp. 569-599; W. Stracke, St. Maria im Kapitol, Köln: die romanische Bildertür, Köln 1994; F. Aceto, Una traccia per Oderisio da Benevento, in Napoli, l'Europa. Ricerche di storia dell'arte in onore di Ferdinando Bologna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Le imprese del Risorgimento
Giovanni Paoloni
Contesti economici e percorsi interpretativi
Tra i primi lavori sulla storia dell’industria italiana vanno senz’altro segnalati, oltre alle opere celebrative [...] , come nel Regno delle Due Sicilie. Sorsero così a Napoli lo stabilimento Macry e Henry (un imprenditore tessile locale e California non fece crollare i prezzi. Sarà Piero Ginori Conti, marito di Adriana de Larderel, a rilanciare l’azienda, di cui ...
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Architettura, Regno di Sicilia
CCorrado Bozzoni
Una trattazione, anche sintetica, dell'architettura fridericiana nel Regno di Sicilia implica la risposta ad alcune questioni preliminari, necessarie [...] (1247) da Tommaso II d'Aquino conte di Acerra e genero di Federico, e nel castello di Belvedere a Marano di Napoli, per il quale è possibile ipotizzare una prevalente funzione residenziale, anziché difensiva, come suggerisce l'affinità dello schema ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] detto, per la deformità fisica, "lo gobbo de la Torre", quest'ultimo marito d'Elena d'Enrico di Valvason (dalla quale ha Guido, il cavaliere di Malta , il D. il 1° sett. 1519 salpò da Napoli al seguito di Siginund von Herbestein "missus" al neoeletto ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] nel 1634 - ma la riedizione va a ruba se Pier Maria Boero scrive, nel 1637, a Peiresc che non se ne e 17, 416 n. 27; G. B. Vico, Opere, a cura di F. Nicolini, Milano-Napoli 1953, p. 195 n. 2; C. de Montesquieu, Lo spirito delle leggi, a cura di S ...
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soft-walking
(soft walking), loc. s.le m. inv. Camminata lenta di un corteo di manifestanti, adottata come forma di protesta per bloccare il traffico di un centro urbano. ◆ Siccome l’idea è venuta ai ragazzi del Centro sociale «Insurgencia»...
positivizzarsi
v. intr. pron. Detto di un test diagnostico (o del suo esito), attestare la non benignità di un responso rispetto alla presenza di elementi come batteri, virus, sostanze nocive | Detto di persone, diventare positivi dopo essersi...