Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] a Medina, in cui Maometto era solito riunire i suoi fedeli per discutere questioni religiose e politiche. La m., sede della superiore autorità politica e militare, accompagna i primi accampamenti dei soldati islamici, e proprio da queste m. erratiche ...
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Mahdī Nell’islam, colui che è destinato a restaurare la religione e la giustizia prima della fine del mondo, secondo una dottrina estranea al Corano, ma che ha avuto seguito soprattutto nell’islam sciita, [...] dove il M., diretto discendente di Maometto, è identificato con l’imām nascosto.
Nel 1881, in Sudan, si dichiarò M. Muḥammad Aḥmad ibn ‛Abd Allāh (Dongola 1844 - Omdurman 1885) che, seguace della confraternita mistica as-Samaniyya, diede vita al ...
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al-Aqsa (ar. «il [tempio] piu lontano»)
al-Aqsa
(ar. «il [tempio] più lontano») Moschea di Gerusalemme, formante, con la Cupola della roccia, il complesso di al-Haram al-Sharif («il nobile santuario»), [...] il terzo luogo più santo dell’islam. Per i musulmani, Maometto vi fu trasportato dalla Mecca durante il cosiddetto «viaggio notturno» e verso di esso egli orientò la preghiera, prima di volgerla verso la Mecca per ordine divino. Su questo sito il ...
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(o babaismo) Setta religiosa, nata in Persia (metà sec. 19°) in seno all’islamismo sciita. Fu fondata da ’Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza [...] delle dottrine sciite. La sua dottrina, con la pretesa di inaugurare un nuovo ciclo religioso dopo quello chiusosi con Maometto, gli valse l’accusa di tessere manovre rivoluzionarie e nel 1850 fu fucilato, mentre i suoi seguaci furono duramente ...
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Tablighi jamaat
(ar. «associazione di predicazione») Organizzazione islamica di tipo missionario. Venne fondata nel 1926 in India da un capo religioso, il maulana Muhammad Ylias (1885-1994), fermamente [...] movimento Shuddhi-sangathan. Promosse numerose scuole coraniche secondarie (madrasa) in cui era professata la parola del profeta Maometto. L’organizzazione ha la sua sede principale in Pakistan e presenta numerose ramificazioni in molti Paesi. Negli ...
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Scrittore e teologo bizantino (n. Costantinopoli 1405 circa - m. nel monastero di Prodromo dopo il 1472), fu per tre volte patriarca di Costantinopoli fra il 1454 e il 1465 sotto il nome di Gennadio II; [...] unione con Roma, ma dal 1444 in poi divenne nemico della chiesa cattolica. Grazie a lui e alla sua posizione presso Maometto II la chiesa ortodossa greca non subì persecuzioni dai Turchi ed egli fu nominato capo civile ed ecclesiastico dei Greci il 6 ...
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Sanusiyya
Confraternita mistica musulmana fondata, nel sec. 19°, da Muhammad ibn ‛Ali ibn al-Sanusi, mistico algerino (1787-1859), il quale, dopo un’esperienza di predicazione nello Hijaz, istituì la [...] (Giarabub), che divenne centro di elaborazione mistica e dottrinale. Il fulcro della dottrina della S. è l’imitazione di Maometto, la quale escludeva il ricorso alle pratiche di trance comuni nelle altre sette, in favore di una regola più affine ...
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Teologo, tradizionista e giurista arabo-musulmano (Baghdād 780 - ivi 855), fondatore della scuola o rito (madhhab) che da lui prese il nome di hanbalita. Strettamente ligio al metodo positivo nell'interpretazione [...] e del Corano, si oppose al sistema teologico dei Mutaziliti e subì per questo persecuzioni sotto il califfo al-Ma'mūn. La sua opera maggiore è il Musnad, grande raccolta di tradizioni classificate secondo il compagno di Maometto che le ha tramandate. ...
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al-Ka‛ba Piccolo edificio in muratura, di forma cubica (10 m×12 m×15 m), situato al centro del sacro recinto della Mecca; è ricoperto all’esterno da un velario di seta nera e ricami d’oro e d’argento, [...] sacra pietra nera del pellegrinaggio rituale islamico. Venerata dall’epoca preislamica, la K. fu inserita nel culto musulmano da Maometto, che la dichiarò il primo tempio innalzato da Abramo e da suo figlio Ismaele al vero Dio. Per questo costituisce ...
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WAHHĀBITI
Carlo Alfonso Nallino
. In arabo wahhābiyyah, al sing. wahhābī, è il nome che gli avversarî, seguiti dagli scrittori europei, diedero e dànno ai seguaci del movimento di rigorismo musulmano [...] da parte dei governanti. Perciò l'ormai diffuso culto dei santi viventi o defunti, il credere nell'intercessione loro o di Maometto stesso per ottenere favori materiali in questa vita e in tale credenza il fare visite pie ai loro sepolcri e formare ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.