Nel linguaggio rituale musulmano, la direzione verso cui è obbligo rivolgersi durante la preghiera rituale. Subito dopo l’egira, si usava la stessa q. degli Ebrei, cioè verso Gerusalemme; poi Maometto [...] la sostituì in direzione della Mecca. Nelle moschee la q. viene indicata mediante la nicchia detta miḥrāb ...
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mut‛a Forma di matrimonio temporaneo (ar. «godimento»), in uso presso gli Arabi probabilmente già in epoca preislamica: il vincolo nuziale si scioglieva allo scadere del termine fissato nel contratto. Maometto [...] non la proibì esplicitamente, ma nel diritto musulmano sunnita ha prevalso, dopo qualche oscillazione, il suo divieto, mentre è rimasta particolarità dell’Islam sciita ...
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(arabo khalīfa, «successore») Sommo monarca della comunità islamica universale (ummat al-islāmiyya). Secondo la dottrina ortodossa islamica, deve essere musulmano maggiorenne, sunnita, di condizione libera [...] e discendente dei Quraish, la tribù di Maometto. (➔ anche califfato) ...
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salafismo
(ar. salaf «antenati, predecessori») Termine che indica genericamente il islamico in quanto proponente come modello politico, sociale e morale da seguire l’esempio delle prime generazioni [...] di musulmani, contemporanei di Maometto o poco posteriori a lui. Spesso usato come equivalente di , il s. è a volte identificato con il riformismo modernista musulmano di fine 19°-inizio 20° sec., il quale fu tuttavia alieno dal culto delle origini e ...
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rāshidūn Epiteto (arabo «retti, ben guidati») con cui l’ortodossia sunnita designa i primi 4 califfi dell’Islam (Abū Bakr, ‛Omar, ‛Othmān, ‛Alī), considerati come i sovrani ideali procedenti sulle orme [...] segnate da Maometto. ...
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Hùbal Dio del paganesimo arabo, adorato in età preislamica alla Mecca, dove nella Ka‛ba esisteva un suo idolo antropomorfico. Non è menzionato nel Corano e si è supposto che all’epoca di Maometto alla [...] Mecca fosse chiamato Allāh ...
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Persona addetta alla moschea, che dal minareto modula secondo una cantilena la formula stabilita per chiamare i fedeli alle cinque preghiere canoniche e al servizio solenne del venerdì. Il primo m. fu [...] Bilāl, compagno di Maometto. ...
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(ebr. Gabrī’ēl) Uno dei tre angeli indicati con un nome nella Bibbia: appare a Daniele e a Zaccaria, e annuncia l’incarnazione di Cristo a Maria. La tradizione postevangelica lo colloca tra gli arcangeli. [...] Maometto afferma di aver avuto da lui le rivelazioni del Corano. ...
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Divieto di raffigurazione del volto umano e divino come precetto di alcune religioni. È norma fondamentale dell’antico ebraismo e del giudaismo medievale e moderno. Appare anche nell’Islam, principalmente [...] per quanto riguarda il volto di Maometto e di Alì. Emerge occasionalmente all’interno del cristianesimo nei movimenti iconoclastici. ...
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Seguaci ortodossi dell'islamismo, di cui costituiscono la maggioranza; sin dalla metà del 1° sec. dell'egira, i s. assunsero tale nome per affermare che essi soltanto erano i seguaci della vera tradizione [...] o sunna di Maometto (mentre gli sciiti seguono anche quella dei suoi discendenti). La prima caratteristica dei s. fu il riconoscimento della piena legittimità dei quattro primi califfi elettivi. ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.