Poeta arabo (sec. 7º), contemporaneo di Maometto. Molte delle sue poesie hanno destato particolare interesse per i concetti e le immagini religiose contenuti, per cui se ne discutono i rapporti con la [...] predicazione coranica, con la quale presentano molte analogie. Secondo alcuni, vi sarebbe dipendenza di Maometto da U., o viceversa; ma per altri, il materiale attribuito a U. sarebbe spurio, e dovuto a una falsificazione dell'antica esegesi coranica ...
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Uno dei più fidi compagni di Maometto (m. Medina 676 circa); a lui è attribuito un gran numero di tradizioni canoniche (ḥadīth) sulla vita e l'opera del profeta, di dubbia autenticità. ...
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L’abbandono della Mecca da parte di Maometto, nel settembre 622 d.C., e del suo trasferimento a Medina. Sotto il califfo ‛Omar tale avvenimento, decisivo per le origini dell’Islam, fu preso a inizio dell’era [...] musulmana, detta perciò ‘dell’e.’: l’anno 1 di tale era fu fatto cominciare però non dalla data esatta dell’evento, ma dall’inizio dell’anno lunare ordinario in cui tale secessione era avvenuta, e cioè ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] Dio alle varie nazioni con testuali rivelazioni o messaggi divini: la serie coranica di tali inviati si apre con Adamo e termina con Maometto; profeta è anche Gesù, di cui il Corano ammette la nascita verginale, ma non che sia figlio di Dio e che sia ...
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Moglie di Zaid ibn Ḥāritha, figlio adottivo di Maometto, divorziò da Zaid e sposò lo stesso Maometto, che s'era invaghito di lei. Un'altra Zainab, figlia del Profeta, sposata a un pagano, morì (630) a [...] Medina ...
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(arabo «gente della Casa») Denominazione dei discendenti diretti di Maometto attraverso la figlia Fātima e suo marito ‛Alī. Per i musulmani non sciiti, l’A. può comprendere anche i parenti meno diretti [...] del Profeta, purché appartenenti al gruppo dei Banū Hāshim ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] e sūra medinesi, con riferimento alle due città sante, Mecca e Medina, dove si svolse la predicazione di Maometto. Nelle sūra meccane si trovano predizioni escatologiche sul giorno del giudizio annunciato da cataclismi, alternate alle esortazioni a ...
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mi‛rā´ǵ Viaggio miracoloso che, secondo le credenze dei musulmani, Maometto avrebbe compiuto nell’aldilà, sollevandosi a volo (il termine arabo significa «scala, ascensione») da Gerusalemme (ve n’è già [...] un accenno nel Corano XVII, 1). Le descrizioni popolari del m. sono tra i più interessanti testi escatologici musulmani ...
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(arabo sharīf) Nel mondo musulmano, in senso tecnico il discendente da Maometto attraverso sua figlia Fāṭima e il marito di lei ‛Alī. Gli s. si dividono in hasanidi e husainidi, a seconda che si vogliano [...] far discendere da al-Ḥasan o da al-Ḥusain, i due figli di ‛Alī e Fāṭima. I primi costituiscono la totalità degli s. dell’Africa settentrionale e la grande maggioranza di quelli del Ḥigiāz; i secondi la ...
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Yūsuf Forma araba del nome ebraico Yōsēf. Il personaggio biblico fu noto a Maometto, che rinarrò la sua storia, con numerose varianti rispetto al racconto biblico, nella 12ª sura del Corano. Il nome si [...] diffuse quindi nell’onomastica arabo-musulmana ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.