Città dell’Arabia Saudita (918.889 ab. nel 2004), nel Hegiaz, a 402 m s.l.m. in una fertile oasi, al centro di una estesa pianura; capoluogo dell’omonima provincia. Comunica con la costa del Mar Rosso, [...] alleate, la città fu assediata (627); l’impresa, detta anche ‘guerra della fossa’, rimase tuttavia senza risultato. Il trionfo di Maometto e l’estendersi della sua influenza in Arabia fecero di M. la capitale di un nuovo Stato che, dopo la morte del ...
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PERSIA
M. Bernardini
Per P. medievale si deve considerare un territorio estendentesi ben oltre i limiti dell'omonima regione (antico persiano Parsa; arabo-persiano Fārs), compresa nell'od. Iran. Tale [...] dei confini geografici, sin dall'avvento dell'Islam nel sec. 7°, quando l'esercito degli immediati successori di Maometto annientò i Sasanidi (v.) e l'ultimo rappresentante di questa dinastia, Yazdagird III, morì assassinato nel 651.Malgrado ...
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– Nome d’arte del giornalista e disegnatore francese Stéphane Charbonnier (Conflans-Saint Honorine 1967 - Parigi 2015). Collaboratore, con le sue vignette satiriche, di diverse testate, tra cui L’Humanité, [...] divenuta in seguito oggetto di minacce da parte di fondamentalisti islamici per aver pubblicato nel 2006 alcune vignette su Maometto, e di un successivo attentato incendiario nel 2011. Subentrato a P. Val alla direzione della rivista, ne ha mantenuto ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] e con molte varianti, il ḥadīth sugli angeli che non entrano là dove siano 'figure' (in arabo ṣuwar: al tempo di Maometto, con ogni probabilità, ricami ornamentali su cuscini, o fors'anche dipinti murali). Un atteggiamento di diffidenza e ripulsa che ...
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Stato turco musulmano durato oltre sei secoli (ca. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide.
Storia
Espansione e apogeo
Eponimo [...] di Tamerlano, la cattura del sultano stesso e la susseguente anarchia, la parabola ascendente riprese, per culminare, sotto Maometto II, nella presa di Costantinopoli (1453), che pose fine all’Impero romano d’Oriente. Seguì la conquista della Grecia ...
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Scultore e medaglista (Firenze 1440 circa - ivi 1491); fu a capo (1488) della scuola medicea, fondata da Lorenzo il Magnifico presso la chiesa di S. Marco e frequentata da giovani scultori, tra cui anche [...] , Museo del Bargello). Altre opere: il piccolo gruppo di Bellerofonte con Pegaso (Vienna, Kunsthistorisches Museum); la medaglia col ritratto e il trionfo di Maometto II; il Baccanale di amorini (rilievo in bronzo; Firenze, Museo del Bargello). ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Mondo islamico
Paolo M. Costa
Basema Hamarneh
Sergio Martínez Lillo
Fernando Sáez Lara
Giovanna Ventrone Vassallo
Anna Sereni
Vincenzo Strika
Caratteri generali
di [...] di moschea fu la muṣallā (isola di preghiera); questa poteva essere all'aperto, in sintonia con la concezione religiosa di Maometto, ma poteva anche costituire una sorta di "cappella" privata di un palazzo o di un castello. L'architettura omayyade ne ...
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BUZZI Leone
Francesco Negri Arnoldi
Famiglia di scultori originaria di Viggiù. Di un Francesco, che nel 1813 riceveva la concessione di una bottega dalla direzione della Fabbrica del duomo di Milano [...] Arti (vi si conserva un suo ritratto). Tornato in patria, lo scultore, cui venne dato lo scherzoso soprannome di "maometto", collaborò con G. Franceschetti all'ornamentazione dell'Arco della Pace e più tardi curò la decorazione interna del teatro ...
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Scultore e architetto (Padova 1434 circa - ivi 1497 circa), allievo di Donatello, che accompagnò a Firenze circa il 1455, forse collaborandovi ai pergami di S. Lorenzo. La sua prima opera datata (1461) [...] della Scuola di S. Giovanni Ev., ora nei Musei di Berlino), e nel 1479, con Gentile Bellini, a Costantinopoli, presso Maometto II che aveva richiesto ai Veneziani un pittore e uno scultore. Tornato a Padova, vi eseguì (1484-90) dieci rilievi in ...
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OMAYYADI
O. Grabar
Dinastia califfale araba che governò il mondo islamico tra il 661 e il 750, nel periodo delle conquiste che condussero sotto il controllo musulmano i territori compresi tra l'Atlantico [...] della dinastia, Mu῾āwiyya, era governatore della Siria quando, nel 661, si proclamò califfo o vicario del profeta Maometto e ricevette il giuramento di fedeltà dei capi tribali e di altri sovrani; ciò avvenne probabilmente a Gerusalemme, circostanza ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.