Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Mercanti e vie di comunicazione
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa occidentale vive nell’alto Medioevo una fase di [...] , non vi è alcuna preclusione rispetto all’attività mercantile, nella quale, tra l’altro, era versato lo stesso Maometto. I mercanti musulmani, che godono della stima delle comunità di riferimento, sono favoriti nei loro commerci dalla possibilità di ...
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FOSCARI, Jacopo
Giuseppe Gullino
Figlio di secondo letto di Francesco e di Marina Nani, del ramo a S. Leonardo, nacque a Venezia intorno al 1416. Il padre, poco più che quarantenne, era al culmine di [...] giunte informazioni di come costui intrattenesse corrispondenza col duca di Milano, Francesco Sforza, e addirittura con il sultano Maometto II.
Sul da farsi, però, il Consiglio si divise: l'indomani alcuni si limitarono a proporre di infliggergli ...
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MUZZARELLI, Antonio
Rita Zambon
– Nacque a Bologna nel 1744.
È segnalato per la prima volta come «ballerino» al teatro di S. Cassiano a Venezia nel carnevale 1764, indi come «ballerino fuori de’ concerti» [...] giuocatore inglese (Venezia, S. Benedetto, carnevale 1787) e dal teatro di Voltaire con Il fanatismo o sia Maometto (Firenze, Pergola, autunno 1788). In Italia aderì a una poetica prevalentemente illuministica, puntando a risvegliare il cuore umano ...
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MARQUETT E RUBBA, Raimondo duca di Belviso
Ida Fazio
– Figlio di Francesco, giudice del Tribunale del concistoro e della Gran Corte a Palermo, e di Margherita Rubba, nacque a Messina non prima del 1641.
Da [...] patria. Nel dicembre 1679 un gruppo di messinesi residenti in Francia, tra cui il M., si rivolsero al sultano turco Maometto IV invitandolo a impossessarsi di Messina. In cambio del loro appoggio, il gran signore, ove il piano fosse riuscito, avrebbe ...
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SQUARCIAFICO
Paola Guglielmotti
– Il 23 marzo 1297, nel palazzo del Comune di Genova, il podestà approvò l’atto che sanciva l’adozione del medesimo cognome da parte di alcune famiglie e di conseguenza [...] 1475 era uno dei due tesorieri di Caffa, prima di essere ucciso durante la presa della città, nel giugno del 1475, attuata da Maometto II (Balard, 2017, pp. 326, 849, 869 s.). La permanenza nel più alto rango nobiliare è palese dal fatto che nel 1492 ...
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BACCANTI, Alberto
Gian Franco Torcellan
Figlio di Carlo e di Paola Somini, nacque il 25 nov. 1718 a Casalmaggiore (provincia di Cremona), dove passò l'infanzia e la fanciullezza. Compiuti i quattordici [...] Casalmaggiore (Casalmaggiore 179o)e diede un singolare esempio di anacronismo pubblicando nel 1791a Casalmaggiore i due volumi del Maometto,un "poema esegetico" che sarebbe apparso vecchio nella sua pesantezza barocca già ai primi del secolo. Al suo ...
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Lucia Ceci
Il rischio di dirsi cristiani
Si allarga nel mondo la persecuzione dei cristiani: rapimenti e sevizie, distruzioni di chiese, torture e uccisioni di massa. Protagonisti delle violenze non sono [...] processo di appello ad Asia Bibi, la donna cattolica condannata a morte nel 2010 con l’accusa di avere offeso Maometto, in violazione dell’articolo 295c del codice penale che, in casi estremi, contempla la pena capitale come punizione della blasfemia ...
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Radhakrishnan, Sarvepalli
Filosofo indiano (Tirutani, Madras, 1888 - Madras 1975).
Vita
Nato in una famiglia profondamente religiosa, si formò all’interno di missioni cristiane, dove entrò in contatto [...] mostrano la presenza del divino nell’uomo. Hanno realizzato intuitivamente questa presenza divina profeti come Buddha, Zoroastro, Maometto e Gesù. L’intuizione, infatti, al contrario dell’intelletto discorsivo e della percezione sensoriale è l’unica ...
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ALBERTI, Alberto
Arnaldo D'Addario
Nacque a Firenze nel 1386 da Giovanni di Cipriano e da Francesca di Bernardo de' Nobili. A soli venti anni di età sostituì nella sua carica il padre, morto mentre [...] II, Monasterii 1914, pp. 8, 26-28, 116; L. Pastor, Storia dei Papi, I, Roma 1910, pp. 291-292; F. Babinger, Maometto il conquistatore, Torino 1957, p. 68 (queste ultime due opere per il problema della persona del legato pontificio nella crociata del ...
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Saladino
Francesco Gabrieli
Yūsuf ibn Ayyūb (il cui laqab o nome onorifico arabo di Ṣalāḥ ad-dīn, " Integrità della religione ", l'Occidente adattò in ‛ Saladino ') nacque nel 1138 a Takrīt in Mesopotamia, [...] ; ma un raggio di quella poetica luce si riverbera anche su di essa, quasi a compenso della cruda rappresentazione di Maometto che seguirà nel poema (If XXVIII). È curioso che ciò non sia stato raccolto dal più sensibile moderno interprete di ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.