Umanista (is. di Eubea primo decennio del sec. 15º - Venezia 1464), noto anche come Niccolò Euboico. Fu "advocatus curiae" della repubblica veneta in Calcide di Eubea (1434-37); ebbe poi funzioni di rilievo [...] incarichi diplomatici da parte di Venezia, Roma, Napoli; nel 1453 a Costantinopoli partecipò per conto di Venezia alle trattative con Maometto II. Fu in relazione con i maggiori umanisti italiani. Restano di lui: lettere (molto nota una del 1460 al ...
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Letterato e uomo politico egiziano (Kafr el-Ghannam, Daqahliyya, 1888 - Il Cairo 1956). La sua notorietà è legata, oltre alla sua attività giornalistica e politica (fu più volte ministro e presidente del [...] superiore, rappresenta una fondamentale innovazione nel panorama letterario arabo, cui era, fino ad allora, praticamente sconosciuto il genere romanzesco. Tra le altre sue opere, una vita di Maometto e una descrizione del pellegrinaggio nel Ḥigiāz. ...
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merda
Luigi Peirone
. Colui che D. nomina specificamente nella seconda bolgia, ritraendolo col capo sì di merda lordo (si noti l'allitterazione) da non potersi distinguere s'era laico o cherco (If XVIII [...] Un tema classico e medievale: Gnatone e Taide, Padova 1963, 153-168.
Il vocabolo riappare nella descrizione del corpo di Maometto martoriato dal demonio giustiziere: la corata pendeva e 'l tristo sacco / che merda fa di quel che si trangugia (XXVIII ...
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Poeta mistico (Breslavia 1651 - Mosca 1689). Figlio di un artigiano, studiò diritto a Jena e a Leida e conobbe l'opera di J. Böhme, cui si ispirò in un poema pervaso di notazioni profetiche. Studiò inoltre [...] il suo disegno di conversione universale. In seguito a questo progetto intraprese un viaggio in Turchia, dove tentò di convertire Maometto IV. Nel 1688 decise di raggiungere Mosca. Qui si avvicinò ai seguaci di J. Böhme ed entrò ben presto in ...
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´r Nome di tre scrittori arabi, fratelli, di famiglia mesopotamica. Il più noto dei tre è ῾Izz ad-Dīn Ibn al-Athīr (Giazīrat Ibn ῾Omar 1160 - Mossul 1233), autore del Kāmil fī t-ta'rīkh ("Il Libro perfetto [...] : fonte assai importante per la storia araba dal sec. 10º al 13º, mentre la parte più antica è in generale un riassunto della storia di aṭ-Ṭabarī. Altra sua opera importante è il grande dizionario biografico dei compagni di Maometto (Usd al-ghāba). ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] del culto di Cristo, che è Dio fattosi uomo per salvare l’uomo, morto e risorto al terzo giorno; né Mosè né Maometto né Buddha né Zaratustra né Mani, infatti, ebbero mai culto divino.
A questo elemento differenziante del c. si aggiunge quello di ...
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Partito politico, attivo in Turchia prima del 1870, volto ad attuare nel paese vaste riforme e a contrastare il predominio delle potenze europee nella vita politico-economica turca. Guidato da giovani [...] 1908 insorse e impose il ritorno alla Costituzione del 1876. Il sultano ‛Abd ul-Ḥamīd, cercò di attuare una controrivoluzione, ma i G. ebbero il sopravvento (aprile 1909), il sultano fu deposto e fu chiamato a succedergli il fratello, Maometto V. ...
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Giornalista e scrittore egiziano naturalizzato italiano (n. Cairo 1952). Trasferitosi in Italia per completare gli studi, si è laureato in sociologia presso l'univ. La Sapienza di Roma. Ha collaborato [...] A. si è convertito al cristianesimo. Tra i suoi scritti: Diario dell'Islam (2002), Vincere la paura (2005), Viva Israele (2007), Grazie Gesù (2008), Europa cristiana libera (2009), Maometto e il suo Allah. «Ovvero», l'invenzione del Corano (2017). ...
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TAIMĀ'
Francesco Gabrieli
' Oasi dell'Arabia settentrionale, a oriente della via Petra-Medina (circa 100 km. a NE. di Madā'in Ṣālih). Menzionata nelle iscrizioni cuneiformi e nell'Antico Testamento [...] detto al-Ablaq al-fard, appartenente al poeta as-Samaw'al ibn ‛Ādiyā. La colonia di Taymā' si sottomise nel 6 eg. a Maometto, e fu da lui quindi lasciata senza molestia, con la sola imposizione di un tributo. Ma l'espulsione di tutti gli Ebrei dall ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] ègira, 1896 d. C., in 6 volumi di fitta stampa in-4°) è il Musnad, cioè raccolta di ḥadīth classificati secondo il compagno di Maometto che li ha riferiti, e ammontanti a 28.000-29.000; è tuttavia da notare che la redazione dell'opera è dovuta ad Abd ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.