Hijaz (ar. «barriera»)
Hijaz
(ar. «barriera») La regione, parzialmente montuosa, che si estende sul versante nordoccidentale della Penisola Arabica, affacciata sul Mar Rosso. Terra santa dell’islam, [...] in quanto sede della Mecca con la Ka’ba e di Medina, luogo natale del profeta Maometto e teatro della rivelazione coranica, lo H. è inoltre la sede storica delle principali tribù arabe settentrionali, e il suo possesso rivestì, fino alla conquista ...
Leggi Tutto
sospendere (suspendere)
Marisa Cimino
Il verbo ricorre in D. quasi sempre nella forma participiale con valore predicativo; il suo uso è limitato alla Commedia (oltre che in Cv III XV 16). Accanto ai [...] stette in uno pié, ch'elli diede l'ambasciata ", sembrano porre l'accento sulla rapidità e brevità delle parole che Maometto rivolge a D. prima di allontanarsi, a conclusione del suo discorso, rallentando ma non interrompendo il suo cammino; e tale ...
Leggi Tutto
RAMAḌĀN
Carlo Alfonso Nallino
. In pronunzia persiana, turca e indostana ramaẓān; nome del nono mese (di trenta giorni) del calendario lunare musulmano (v. calendario, VIII, pp. 404 seg.). Con il rozzo [...] lunare semplice, il mese va girando successivamente per tutte le stagioni. Nell'anno 2 dell'ègira (623-624 d. C.) Maometto (Corano, II, 181) stabilì ch'esso, come quello in cui era avvenuta la prima rivelazione coranica, fosse consacrato al digiuno ...
Leggi Tutto
GATTILUSIO, Dorino
Enrico Basso
Secondo di questo nome, figlio di Palamede signore di Enos (sulla costa della Tracia), nacque probabilmente fra il 1420 e il 1430 e pare che fosse destinato a ereditare [...] , The Gattilusi of Lesbos (1355-1462), in Essays on the Latin Orient, Cambridge 1921, pp. 338 s., 351, 353; F. Babinger, Maometto il Conquistatore, Torino 1957, pp. 145, 190; G. Pistarino, Genovesi d'Oriente, Genova 1990, pp. 388, 407, 419 s.; Id., I ...
Leggi Tutto
Pittore (Genova 1640 - ivi 1721), allievo del padre, Michelangiolo (vivente ancora nel 1674, ma del quale non ci è giunta alcuna opera) e di G. B. Castiglione. Tra le sue opere: Storie di Giuseppe per [...] casa Spinola, Ricevimento e convito di Eupenio Durazzo alla corte di Maometto, per casa Durazzo. Suo figlio Michelangiolo il giovane (m. 1776) fu pure pittore e restauratore. ...
Leggi Tutto
Pittore (Venezia 1429 - ivi 1507), figlio di Iacopo e fratello di Giovanni. Acuto osservatore della realtà, imparò anzitutto dal padre la pratica del ritratto somigliante, come prova la sua prima opera [...] (Venezia, Accademia). Fu mandato dalla repubblica di Venezia (1479) a Costantinopoli, presso Maometto II che aveva richiesto un buon ritrattista (ritratto di Maometto II, 1480, Londra, Nat. Gallery). Distrutte nell'incendio del 1577 le pitture ...
Leggi Tutto
Seguaci della scuola musulmana di diritto basata sull’insegnamento di Mālik ibn Anas (n. Medina tra il 709 e il 716 - ivi 795), una delle quattro madhhab vigenti tra i sunniti. Davano preponderanza all’uso [...] giuridico praticato a Medina, considerata l’originale depositaria degli insegnamenti di Maometto. Diffuso nell’Occidente arabo, in Egitto, Sudan e nel Nord-Ovest dell’Eritrea, il sistema malikita ha avuto una ricchissima produzione letteraria, grazie ...
Leggi Tutto
Viaggiatore veneto (n. Vicenza 1451 o 1452 - m. 1525 circa). Partito da Venezia nel 1468, prese parte alla difesa di Negroponte e, fatto schiavo, fu condotto a Costantinopoli. Con gli eserciti turchi fu [...] primo viaggio, è quasi sicuramente autore (un tentativo di attribuire l'opera al nobile veneziano Donato da Sezze non ha trovato consensi) della cosiddetta Historia Turchesca, preziosa fonte per la storia dei sultanati di Maometto II e Bāyazī῾d II. ...
Leggi Tutto
Militare veneziano (n. Venezia 1412); comandante d'una galera veneta di Trebisonda, durante l'assedio di Costantinopoli, nella notte del 28 apr. 1453 tentò audacemente d'incendiare la flotta turca. Il [...] tentativo non riuscì a causa del tradimento dei Genovesi di Galata che svelarono in anticipo il piano a Maometto II; le navi incendiarie furono tutte colate a picco dalle batterie costiere turche. ...
Leggi Tutto
Cioè, in arabo e poi in tutte le lingue colte dei popoli musulmani, "sede dell'islamismo"; espressione tecnica del diritto islamico, che designa il complesso dei paesi abitati da musulmani, concepiti, [...] secondo la dottrina corrispondente alla realtà dei primi quattro secoli dopo Maometto, come un tutto governato da un unico monarca universale, il califfo (v.). Secondo il diritto pubblico e privato dell'islamismo, l'infedele non può avere autorità ...
Leggi Tutto
maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.