SABII (dall'arabo ṣābi'; al plur. ṣābi'ūn o ṣābi'ah)
Carlo Alfonso Nallino
Sono i seguaci di alcune sette religiose non bene precisabili, delle quali è cenno nei libri arabi e nel diritto musulmano. [...] i ṣābi' fossero la stessa cosa che i ḥanīf (v.), non può esser facilmente accolta.
Nell'età posteriore alla morte di Maometto il nome di sabii fu assunto da due comunità religiose nettamente diverse fra loro. Una è quella dei mandei, che vivono nella ...
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Stato turco musulmano durato oltre sei secoli (ca. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide.
Storia
Espansione e apogeo
Eponimo [...] di Tamerlano, la cattura del sultano stesso e la susseguente anarchia, la parabola ascendente riprese, per culminare, sotto Maometto II, nella presa di Costantinopoli (1453), che pose fine all’Impero romano d’Oriente. Seguì la conquista della Grecia ...
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Poeta arabo (sec. 7º d. C.), della tribù dei Banū Tamīm; celebre per le elegie con cui pianse la morte del fratello Mālik, ucciso durante la rivolta delle tribù alla morte di Maometto (632). ...
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(arabo khalīfa, «successore») Sommo monarca della comunità islamica universale (ummat al-islāmiyya). Secondo la dottrina ortodossa islamica, deve essere musulmano maggiorenne, sunnita, di condizione libera [...] e discendente dei Quraish, la tribù di Maometto. (➔ anche califfato) ...
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Ultimo imperatore di Trebisonda (m. 1463). Fratello di Giovanni IV Comneno, usurpò il potere al figlio di questi Alessio V, di 4 anni. Rinnovata l'alleanza conclusa dal fratello con Uzun-Hassan, sultano [...] II, sollecitò papa Pio II e i principi d'Occidente a una crociata. Ma sceso in guerra con Uzun contro i Turchi, fu presto abbandonato dal suo alleato e il 15 ag. 1461 dovette capitolare. Fu fatto decapitare da Maometto II insieme ai suoi sette figli. ...
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Modernista musulmano indiano, nato a Delhi o Dihlī il 17 ottobre 1817 e morto nel 1898. Di lontana origine araba, anzi di presunta discendenza da Maometto attraverso la costui figlia Fāṭimah (cosicché [...] contro l'ortodossia islamica, affermava essere nel Corano anche una parte umana accanto alla divina; negava i miracoli attribuiti a Maometto o a santi musulmani, anzi anche i miracoli che il Corano racconta di Mosè, di Gesù, ecc., dando ai rispettivi ...
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Nome tedesco della cittadina ungherese di Vasvár (contea di Vas), con il quale è comunemente nota la pace conclusa il 10 agosto 1664 tra l’imperatore Leopoldo I e il sultano ottomano Maometto IV, dopo [...] la battaglia di San Gottardo. Con questa pace la sovranità ottomana sull’Ungheria raggiunse la massima estensione ...
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ḤARAM
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che significa luogo interdetto, luogo sacro e inviolabile, e che nell'Arabia preislamica si applicava allo spazio sacro intorno ai rozzi santuarî, analogo [...] 'epiteto ash-sharīf (nobile) o an-nabawī (del profeta) o al-madanī (medinese), serve anche a designare la moschea ove Maometto è sepolto, quasi nel centro di Medina; quindi il duale al-Ḥaramāni (nei casi obliqui al-Ḥaramain) è denominazione tecnica ...
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Abū ‛Ubaidah ibn al-Giarrāḥ (da distinguersi dall'omonimo Abū ‛Ubaidah Ma‛mar ibn al-Muthannà, noto filologo del II sec. dell'ègira) fu tra i primi compagni di Maometto, combatté con lui nella disgraziata [...] battaglia di Uḥud e in altre spedizioni. La sua fama è principalmente legata alla conquista araba della Siria, sotto il califfo ‛Omar, allorché fu comandante in capo del corpo di spedizione ed entrò vittorioso ...
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salafismo
(ar. salaf «antenati, predecessori») Termine che indica genericamente il islamico in quanto proponente come modello politico, sociale e morale da seguire l’esempio delle prime generazioni [...] di musulmani, contemporanei di Maometto o poco posteriori a lui. Spesso usato come equivalente di , il s. è a volte identificato con il riformismo modernista musulmano di fine 19°-inizio 20° sec., il quale fu tuttavia alieno dal culto delle origini e ...
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maomettano
agg. e s. m. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce a Maométto (570-632), il profeta e fondatore dell’Islam, che conquistò militarmente buona parte dell’Arabia introducendovi la sua dottrina. 2. agg. e s. m. (f. -a) Seguace di...
maomettismo
s. m. [dal nome di Maometto]. – Il complesso della religione, delle credenze e della civiltà dei popoli maomettani, detto più spesso islamismo.