ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] ramaḍān, che si ritiene sia quella in cui ebbe luogo la prima rivelazione a Maometto; la notte di metà del mese di sha‛bān (fra il 14 e due discipline, di cui la prima è sorta sul finire del sec. II èg., o inizio del IX d. C.: uṣūl al-fiqh (radici o ...
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MAROCCO (XXII, p. 388; App. I, p. 825; II, 11, p. 269)
Eliseo BONETTI
Gennaro CARFORA
F. G.
Il regno sceriffiano del M. (el-Magreb el-Aksa) è dal 1956 un membro indipendente delle N. U. Il suo potere [...] la seconda guerra dal Partito dell'Istiqlāl, abilmente assecondato e in momenti decisivi capeggiato dal sultano, Moḥammed ibn Yūsuf (Maometto V). Questi fin dal 1947, in una memorabile visita a Tangeri, seppe riaffermare il diritto all'unità e all ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] fonda sulla rivelazione di Dio per mezzo di Maometto, depositata nel Corano e tenuta viva dalla tradizione (di Ludovico il Pio, nell'817; di Ottone I, nel 962; di Enrico II, nel 1020): ove s'isolino, in questo, le parti che sembra si debbano ritenere ...
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GERUSALEMME (A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Francesco COGNASSO
Luigi GRAMATICA
Città della Palestina, situata a circa 31°48′ lat. e 35° 11′ long. E., sull'altipiano centrale, e anzi [...] recenti fuori le mura. Nella città vecchia l'elemento maomettano era in prevalenza (9345 musulmani contro 7262 cristiani e regia era riconosciuta più di nome che di fatto. Da Federico II il titolo di re di Gerusalemme passò a Corrado IV e poi ...
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Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] a tanti altri, che mostra come Mosè, Crisio e Maometto abbiano ingannato l'umanità: ma l'attribuzione è destituita di sua munificenza e l'originalità del suo spirito.
La figura di Federico II. - F. fu una delle più originali e complesse figure di ...
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È l'insieme delle rivelazioni che Maometto affermò esser a lui discese da Dio nella lingua araba (per il modo della discesa, e per il giudizio sulla sincerità di Maometto, v. islamismo; maometto) per predicare [...] in esso; poiché i redattori varî, che dopo la morte di Maometto raccolsero il libro dai brani che il Profeta stesso aveva dettati a si cfr. F. Buhl, al-Kor'ān, in Encyclopédie de l'Islām, II, Leida-Parigi 1927, pp. 1124-1139 e le opere seguenti: T. ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] nel tempio e la fuga nel deserto: nel secondo capitolo di II Tessalonicesi è detto esplicitamente che prima del Cristo deve rivelarsi nel Tempio dell'imminenza della fine del mondo (Attila, Maometto). Alla credenza realistica si sovrapponeva spesso un ...
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OMAYYADI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ernst KUHNEL
. Forma europeizzata del nome arabo Banū Umayyah "i figli (discendenti) di Umayyah" (che è l'eponimo di una delle principali famiglie della tribù dei [...] tempo all'Islām ed era per di più genero di Maometto; ma senza dubbio valse a farlo preferire ad altri candidati I, 41-60 eg. (661-680 d. C.); Yazīd I, 60-64 (680-83); Mu‛āwiyah II, 64 (683-84); Marwān I, 64-65 (684-685); ‛Abd al-Malik, 65-86 (685 705 ...
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Dinastia shī‛ita, che dominò su gran parte dell'Africa settentrionale, dell'Egitto e della Siria dal sec. X al XII.
Sorta nel territorio degli emiri Aghlabiti (v.) per opera di un emissario del movimento [...] legittimistici della setta, sotto un califfo discendente da Maometto per mezzo della figlia di lui Fāṭimah (v CLIV).
Bibl.: Per la storia, v. E. Graefe, in Encyclopédie de l'Islam, II, pp. 92-96 e la bibl. delle voci arabi: Storia; egitto. Per l'arte ...
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Antica città del Ḥawrān (Auranitide; v.), già facente parte del regno dei Nabatei; il suo nome indigeno era Buṣrà (generalmente interpretato come "fortezza"), che vive ancora nella forma araba più recente. [...] ma essa doveva essere già in loro potere alla fine del sec. II avanti Cristo. Sottomessa da Traiano insieme col resto del regno nabateo, 'Arabia deserta; la tradizione musulmana vi fa giungere Maometto giovane e gli fa predire il suo glorioso avvenire ...
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inaccogliente
agg. Che non accoglie, non ospitale. ◆ La Francia attraverso la Coppa del Mondo ha scoperto di essere una nazione molto accogliente; infatti per quell’occasione ha accolto ospiti da tutto il mondo, capovolgendo l’immagine che...