L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] la sua speranza di quieto vivere, rovinata, e un passo stretto, pericoloso da attraversare, un passo del quale non si vedeva una uscita (Manzoni, Fermo e Lucia I, 1, p. 15)
(28) Il mal di mare non è guari né piacevole a vedersi né facile a sopportare ...
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DURARE: AVERE O ESSERE?
Il verbo durare può essere usato nei tempi composti sia con l’ausiliare ➔essere sia con l’ausiliare avere
La guerra è durata cinque anni
L’agonia ha durato a lungo
Quando [...] significato di ‘sopportare’, presente nella tradizione letteraria dei secoli scorsi
Il rigido impero, le fami durar (A. Manzoni, Adelchi)
uso che è ancora vivo nell’espressione durare fatica ‘avere difficoltà, stentare’
Non duro fatica neanche ...
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CHE, COSA O CHE COSA?
Tutte e tre le forme del pronome ➔interrogativo cosiddetto ‘neutro’ sono corrette e ampiamente diffuse nell’italiano contemporaneo nelle proposizioni ➔interrogative sia dirette, [...] cosa, considerata dai grammatici una forma da evitarsi. La fortuna di cosa è cominciata alla metà dell’Ottocento, quando Manzoni – seguendo il modello del fiorentino parlato dalle persone colte – corresse in cosa i che cosa usati nella prima edizione ...
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SANESI, Ireneo
Filologo e critico, nato ad Arezzo il 7 novembre 1868; dapprima prof. nelle scuole secondarie, poi (1914) prof. di letteratura italiana nell'università di Pavia, ove ha insegnato sino [...] ). Per incarico del Centro nazionale di studî manzoniani ha poi curato l'edizione critica di alcuni scritti di A. Manzoni (Poesie rifiutate e abbozzi delle riconosciute, Firenze 1954; Tragedie secondo i manoscritti e le prime stampe, ivi 1958; Poesie ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] propriamente incidentali):
(1) Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni 1997: 12)
(2) Quella giovanetta rispose finalmente alle mie lettere, mi promise amore e fedeltà, nell’istesso tenore, suppongo, in ...
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ECC. O ETC.?
Entrambe le grafie sono corrette e abbreviano la formula latina et cetera ‘e le cose che rimangono’. La formula può essere usata in circostanze diverse.
• Alla fine di un’enumerazione per [...] Don Giovanni de Mendozza, Marchese de la Hynojosa, Gentiluomo etc., Governatore etc., pensò seriamente ad estirparlo (A. Manzoni, I promessi sposi)
La grafia ecc., che abbrevia l’effettiva pronuncia italiana (eccetera), è preferibile e risulta ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] la propria personalità intellettuale, legando il suo nome alle interpretazioni più penetranti dei maggiori scrittori italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni, a Leopardi, a De Sanctis, a Pascoli, fino a Gadda e a Montale (della cui Opera in versi ha ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] Amicis). Adoperato da solo, ha il significato di «stare», «trovarsi»: Chi dava a voi tanta gioia è per tutto (Alessandro Manzoni, Promessi sposi).
(b) Il verbo avere ha il significato di «possedere»: Oltre a questo, ch’era l’ornamento particolare del ...
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Filologo e critico italiano (Catania 1904 - Napoli 1971). Ha insegnato dal 1938 filologia romanza nell'univ. di Napoli e dal 1961 letteratura italiana nella stessa università. È stato redattore dell'Enciclopedia [...] . Medioevo - Umanesimo - Rinascimento (1965); La coscienza letteraria del Medioevo (1965); Le dottrine linguistiche da Baretti a Manzoni (1965); Formazione e destino della lirica (1967); Mitografia del personaggio (1968); L'ideologia letteraria di G ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] nel passato:
(9) Don Abbondio in vece non sapeva altro se non che l’indomani sarebbe giorno di battaglia (A. Manzoni, Promessi sposi, cap. II).
Anche nelle subordinate implicite (contenenti cioè un verbo di modo non-finito) si osserva il fenomeno ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...