Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] citate da De Mauro 19955), i libri, anche non scolastici (come Pinocchio), furono un ausilio indispensabile. Per influenza di Manzoni, si redassero libri di dialoghetti con una sintassi vicina al parlato (De Blasi 1997). Nel ruolo dei libri (Barausse ...
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SCOPRII O SCOPERSI?
Entrambe le forme sono corrette, ma quella di gran lunga più comune è scoprii (e scoprì, scoprirono).
Scopersi (come scoperse e scopersero) è oggi di uso molto più raro e si avvia [...]
Storia
Nell’edizione definitiva dei Promessi sposi, la cui lingua è esemplata sul parlato fiorentino colto del primo Ottocento, Manzoni corresse i vari aperse, coperse, scoperse, offerse sostituendoli rispettivamente con aprì, coprì, scoprì, offrì. ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] questione della lingua come era stata prospettata da Alessandro Manzoni e, pur riconoscendo che il tipo fonetico, morfologico e la diversità di tono che uno stesso autore (il Manzoni) fa sentire secondo la diversità delle situazioni e dei personaggi ...
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È detta tema sospeso (o soggetto assoluto o, alla latina, nominativus pendens) una costruzione in cui una frase sintatticamente completa è preceduta da un ➔ sintagma nominale isolato con funzione di tema [...] anaforiche, espressioni), quali pronomi tonici, sintagmi nominali pieni, possessivi, avverbi:
(2) Quelli che moiono, bisogna pregare Iddio per loro (Manzoni 1971: 842)
(3) Il dottor Santi, tutti parlano bene di quel brav’uomo
(4) Io, la mia patria or ...
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Stella, Angelo. - Linguista e filologo italiano (Travedona Monate, Varese, 1938 - Pavia 2023). Allievo di M. Corti, si è laureato presso l’Università degli studi di Pavia, dove ha insegnato Dialettologia [...] la sua carriera si è occupato di lingua, letteratura, dialetti e cultura materiale di area padana, in particolare di A. Manzoni e della sua eredità letteraria; ha curato le edizioni di due volumi degli Scritti linguistici e letterari (1974, 1990), un ...
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OFFRII O OFFERSI?
Entrambe le forme sono corrette, ma quella di gran lunga più comune nell’italiano contemporaneo è offrii (alla 3a persona singolare offrì, alla 3a persona plurale offrirono).
Offersi [...]
Storia
Nell’edizione definitiva dei Promessi sposi, la cui lingua è modellata sul parlato fiorentino colto del primo Ottocento, Manzoni corresse i vari aperse, coperse, scoperse, offerse sostituendoli rispettivamente con aprì, coprì, scoprì, offrì. ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] volesse dire, e quale equivoco avesse preso, gli troncò il nastro in bocca (ivi, III)
Altri scrittori, coetanei coevi di Manzoni, hanno invece un repertorio più vasto. Mazzini usa il trapassato remoto nella frase causale in cui la distanza tra l ...
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GLI O LORO?
L’uso della forma pronominale atona gli in funzione di complemento di ➔termine in riferimento non solo al maschile singolare, ma anche al maschile plurale è ormai da considerarsi accettabile [...] si trova ampiamente attestato anche in tutta la tradizione letteraria
Chi si cura di costoro a Milano? Chi gli darebbe retta? (A. Manzoni, I promessi sposi)
A favorire l’uso di gli al plurale c’è anche il fatto che il pronome loro è bisillabico ...
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ESTREMO
Dal punto di vista etimologico, estremo deriva dal latino extremus, superlativo di exter ‘che sta fuori’.
Il significato fa riferimento a ‘ciò che è o rappresenta il termine ultimo (in senso [...]
Finalmente nuovi casi, più generali, più forti, più estremi, arrivarono anche fino a loro(A. Manzoni, I promessi sposi)
C’è chi usa estremo, di solito in tono scherzoso, anche al superlativo
Eppure, mica tutti hanno apprezzato, ieri, il bel ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] (raccolti nel vol. L'oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, 1986), le indagini sulla lingua di Leopardi e di Manzoni (La lingua della prosa di G. Leopardi: le "Operette morali", 1992; La lingua di A ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...