Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] La reduplicazione diventa così una proprietà dell’italiano e permette di ricavare non pochi effetti stilistici (così ➔ Alessandro Manzoni, che fa un uso notevole dell’anadiplosi; si ricordi l’inizio della passeggiata di Don Abbondio (Promessi sposi ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] , Laura & Mansfield, Gillian (edited by) (1990), The Pixi corpora. Bookshop encounters in English and Italian, Bologna, Clueb.
Manzoni, Alessandro (1988), I Promessi Sposi, in Id., Tutte le opere, a cura di M. Martelli, premessa di R. Bacchelli ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] stesso tempo, la litote non rinuncia a un suo uso ironico fino a risolversi in perifrasi eufemistiche, come nel famoso ritratto manzoniano di Don Abbondio: «Don Abbondio (il lettore se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone» (Alessandro ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] corrente già all’altezza della quarantana dei Promessi sposi (Bricchi 2000: 35-39). Completano l’opera avviata dal Manzoni i dizionari d’impianto sincronico di fine Ottocento ispirati alla teoria dell’uso: emblematica la divisione tipografica tra ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] gli mancherebbe per esser l’uomo il più felice di questo mondo, se avesse appena un pochino di giudizio? (A. Manzoni, I promessi sposi)
Nell’italiano antico era possibile costruire il superlativo relativo anche con il suffisso -issimo
E come la ...
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Gli studiosi moderni, come già i retori e i grammatici del mondo classico e umanistico, hanno tentato di ordinare i testi raggruppandoli in classi omogenee. Ne sono emerse varie tipologie testuali, divergenti [...] il resto è schegge e macigni, erte ripide, senza strada e nude, meno qualche cespuglio ne’ fessi e sui ciglioni (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, cap. XX)
Nel compiere un atto di descrizione si effettuano tre operazioni: (a) data la porzione di ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] o quell’uomo, o quel tale» e simili: nella forma senza troncamento, quest’ultima struttura vanta precedenti illustri, come il manzoniano quel giovane:
(36) Son qui io a servirvi, quel bravo giovane (Promessi sposi XIV)
(37) «O quel giovane», disse la ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] curato, per sapere a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa”.
“Di che giorno volete parlare?” (Alessandro Manzoni, I promessi sposi II)
Attualmente nella prosa narrativa le parti sono di solito invertite: le lineette scandiscono le battute dei ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] già largamente documentata nella letteratura dei secoli scorsi. Molto noti, al proposito, gli anacoluti nei Promessi Sposi di ➔ Alessandro Manzoni:
(14) lei sa che noi altre monache, ci piace di sentir le storie per minuto
(15) quelli che moiono ...
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BONER, Edoardo Giacomo
Luciano Zagari
Nacque a Messina il 29 febbr. 1864 (così risulta da un registro di atti di stato civile conservato nel locale Archivio di Stato, da Federico, cittadino svizzero, [...] sentimentali tardoromantiche si sovrappone una produzione eclettica, in cui gli echi della poesia "civile" del Foscolo, del Manzoni e anche del Carducci trovano un'esteriore unità nel fumoso pathos idealistico e umanitario di un Rapisardi (le due ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...