Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] d'un pays lointain, 1972), S. Penna (Stranezze, 1977), G. Macchia (L'angelo della notte, 1980), N. Ginzburg (La famiglia Manzoni, 1984), C. Magris (Danubio, 1987), L. Meneghello (Bau-Sete, 1989), G. Bocca (Il provinciale, 1992), tutti i maggiori ...
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CHIABRERA, Gabriello
Nicola Merola
La nascita del savonese C., contro la sua testimonianza databile al 18, e non l'8, del giugno 1552, fu preceduta di quindici giorni dalla morte del padre Gabriello, [...] , con la nota eccezione del Gravina, e tuttavia tenace fino ai giorni nostri, attraverso almeno Parini, Monti, Foscolo, Manzoni, Leopardi, Carducci, D'Annunzio, ma anche, al negativo, per il tramite dei De Sanctis, Croce, Mannucci, Calcaterra, si ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] Per la conoscenza dell'attività erudita del B., si vedano: M. Barbi, La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni, Firenze 1938, pp. 91, 95-6; Alfr. Petrucci, Le Magnificenze di Roma di G. Vasi, Roma 1946, pp. 49, 137-8; O ...
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CASTIGLIONE (Castiglioni), Valeriano
Gino Benzoni
Come informa il profilo, sulla base di dati da lui forniti incluso nel volume glorificante gli Incogniti, nacque a Milano, il 3 genn. 1593, da Anna [...] I, Firenze 1969, n. 304; O. Pinto, Nuptialia ... scritti ital. ... per nozze…, Firenze 1971, nn. 277, 328;A. C. Jemolo, Ildramma di Manzoni, Firenze 1973, p. 84; Diz. critico della lett. it., a cura di V. Branca, I, Torino 1973, p. 401;E. Bonora, Due ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] non riuscirà del tutto a cancellare la sua realtà originaria (a cominciare dalla cosiddetta 'rima siciliana', fino a Manzoni e oltre) e ne favorirà peraltro la ricezione: non solo nella prospettiva poi dantesca dei canzonieri toscanizzati, la ...
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BOITO, Arrigo
Emerico Giachery
Nato a Padova il 24 febbr. 1842 da Silvestro e da Giuseppina Radolinska, fu battezzato coi nomi di Enrico Giuseppe Giovanni.
Scarse le notizie sull'infanzia. Dopo un periodo [...] A. B. musicista, in La Ronda, I (1919), n. 5, pp. 53 ss.; A. Cortella, A. B. ed Emilio Treves in polemica per il Manzoni, in La Lettura, XXIII (1923), pp. 701-704; G. Borelli, Linee dello spirito e del volto di A. B. Nerone1924, Milano 1924; V. Gui ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] il Grazzini e che lo distingue dai suoi concorrenti non è mai, per tornare alla nostra proposta, quella moralistica annotata dal Manzoni dopo la lettura d'una delle novelle sul castigo inferto ad un pedagogo (I, 2): non è «birboneria», la sua ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] con filologi e storici, egli dimostra un ben tiepido interesse per i maggiori incontri fattivi, valga per tutti quello col Manzoni. Il 31 agosto 1832, da Firenze, scrive a Paolina: «ho riveduto qui il tuo Stendhal» (ch’egli considerava probabilmente ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] di uno o più suffissi insoliti, lontani dall'uso odierno. Spesseggiano le virgole piuttosto che difettare, ma il Leopardi e il Manzoni, i due maestri avversi, hanno lasciato d'amore e d'accordo questa eguale consegna alla prosa d'arte italiana, sia ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] ispirazioni di un grandissimo poeta. Ma al Maggi - come tutti sanno - non è stato accostato solo il nome di Alessandro Manzoni, bensì anche quello di Carlo Goldoni. E non a torto, perché dirlo precursore del Veneziano nelle commedie di carattere e di ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...