PETROCCHI, Policarpo
Paola Manni
PETROCCHI, Policarpo. – Nacque il 16 marzo 1852 a Castello di Cireglio (una piccola località montana presso Pistoia), primogenito di Luigi e di Carolina Geri, che in [...] ). Per il commento ai Promessi Sposi, cfr. la presentazione di G. Nencioni alla ristampa de I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni raffrontati sulle due edizioni del 1825 e del 1840 (Firenze 1992). Per l’opera narrativa, oltre all’introduzione di F ...
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CAPPA, Innocenzo
Luciano Rampazzo
Nato a Torino il 5 ag. 1875, da Domenico, funzionario di polizia (che lasciò un suo libro: Trentadue anni di servizio nella polizia italiana: memorie..., a cura di [...] , fu l'ultimo di otto figli.
Trasferitosi con la famiglia a Milano, frequentò successivamente il ginnasio Beccaria, poi il Manzoni e il Parini. Quindi si laureò in legge a Pavia. Fin dagli anni giovanili cominciò a interessarsi di politica e ...
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FERRARIO, Vincenzo
Stefano Nutini
Nacque a Milano il 4 marzo 1768 da Giovanni e da Antonia Lanzavecchia, un anno dopo il fratello Giulio. Le prime notizie su di lui risalgono al 1796, quando fu pubblicata [...] tra il 1818 e il 1819, e ai suoi componenti (T. Grossi, S. Pellico, C. Porta, G. Torti, E. Visconti e soprattutto Manzoni, che per i tipi del F. pubblicò il Conte di Carmagnola, gli Inni sacri, l'Adelchi e la prima edizione dei Promessi sposi, nel ...
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ALESSANDRINI, Federico
Francesco Malgeri
Nacque a Recanati il 5 ag. 1905 da Raffaele, pittore e restauratore, allievo di Luigi Fontana, e da Maria Patrignani. A Recanati compì i primi studi, fino al [...] trasferirsi alla facoltà di lettere, ove, nel 1929, conseguì la laurea con una tesi su "La fortuna del Manzoni", discussa con Vittorio Rossi.
Gli anni universitari coincidono con un attivo impegno dell'A. in seno alle organizzazioni cattoliche ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] Antol., 16 ott. 1913, pp. 529-40; Prefaz., in I. Nievo, Le confessioni di un ottuagenario, Firenze 1915; Prefaz., in A. Manzoni, I promessi sposi, Milano 1920; Note e motivi, Milano s. d.
Fonti e Bibl.: G. Costetti, Il teatro ital. nell'800, Rocca ...
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LE MONNIER, Felice
Cosimo Ceccuti
Nacque a Verdun, nel dipartimento della Mosa, il 1° dic. 1806 da Jean, ufficiale nella guarnigione cittadina, e da Jeanne Michaud, figlia di un orologiaio: è tutt'altro [...] Tali fattori, oltre alla carenza di liquidi per le spese sostenute nella nuova sede e la costosa conclusione della disputa con Manzoni, sono gli elementi che nel corso del 1864 lo indussero a cedere la tipografia a una società in via di costituzione ...
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GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] G. ampliava poi i suoi interessi verso il mondo dei letterati, molti conoscendoli di persona (I. Pindemonte, A. Manzoni, T. Grossi), altri incontrandoli nel corso delle sue divagazioni intellettuali che, partendo dall'umanesimo, lo portavano fino a ...
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BORSA, Mario
Luigi Lotti
Nato il 23 marzo 1870 a Somaglia (Milano) da una famiglia da tre generazioni fittavola di una cascina della Bassa lombarda - un mondo cui resterà sempre legatissimo -, si laureò [...] quella di scrittore: fu studioso di letteratura oltre che di storia (l'ultimo suo studio lo dedicò al Manzoni, Un Manzoni alla buona, Roma 1950, come a riconoscimento di una predilezione durata tutta la vita); fu rievocatore efficace del ...
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GUARESCHI, Giovannino
Domenico Proietti
Nacque a Fontanelle, frazione di Roccabianca, in provincia di Parma, il 1° maggio 1908 da Primo Augusto, negoziante di biciclette e macchine agricole, e Lina [...] 1994).
Del periodico, diretto da V. Metz e G. Mosca - cui lavoravano umoristi e scrittori della levatura di C. Manzoni, G. Marotta, M. Marchesi -, il G. divenne ben presto redattore capo, contribuendo fortemente a determinarne il carattere garbato e ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] assiduamente, accentuandone l'intonazione repubblicana fino a provocare la rottura tra la direzione e la proprietaria ditta Manzoni. Seguirà allora il Papa nella fondazione del quotidiano milanese L'Italia del popolo (1890), succedendogli alla morte ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...