FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] alla storia letteraria. Meno felici le analisi di gran parte degli scrittori in prosa (Wellek), in particolare A. Manzoni e G. Verga, del quale, nonostante la fondamentale monografia del Russo, disapprova lo stile "apersonale e come pietrificato ...
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LOMBROSO, Cesare (Ezechia Marco, detto Cesare)
Giuseppe Armocida
Terzo dei sei figli di Aronne e di Zefora Levi, nacque a Verona il 6 nov. 1835, in una famiglia israelita di stretta osservanza religiosa, [...] ancora: Genio e degenerazione. Nuovi studi e nuove battaglie, Palermo 1897; Nuovi studi sul genio, da Colombo a Manzoni, ibid. 1902. A lato degli aspetti strettamente clinici della psichiatria, il L. ne affrontò le imprescindibili implicazioni ...
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GUAZZO (Guazzi), Marco
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Padova fra il 1480 e il 1485 da padre mantovano e madre veneziana, "l'uno e l'altra di nobile famiglia", come egli stesso scrive nella sua Cronica [...] e "stravaganze" (Tommasini Mattiucci, p. 33), specie nella parte dedicata alla storia antica, quest'opera meriterà l'ironia del Manzoni, che nei Promessi sposi ricorda il nome del G. fra quelli dei più "riputati" autori di storia universale presenti ...
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LATTES (Fortini), Franco
Simona Foà
Nacque a Firenze il 10 sett. 1917 da Dino e da Emma Fortini del Giglio, della quale il L. avrebbe adottato il cognome dal 1940.
Il padre, che proveniva da una famiglia [...] a professore ordinario nella stessa disciplina.
Il primo corso universitario del L. fu dedicato alla poesia di A. Manzoni; successivamente tenne, fra gli altri, corsi sulla poesia del primo Novecento, sul realismo in letteratura, sul simbolismo, sull ...
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CAJUMI, Arrigo
Felice Del Beccaro
Nato, di famiglia modenese, a Torino il 22 ott. 1899 da Catullo e da Imelda Zironi, iniziò gli studi di ragioneria, avendo quali insegnanti di materie letterarie A. [...] "libertini", dello stesso Cinquecento: il Molza, il Firenzuola, i berneschi. Poi salta al Leopardi, grandissimo, e rifiuta il Manzoni. Ha una spiccata predilizione per gli scrittori dal temperamento ricco e con una punta di estro bizzarro: così si ...
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DELLA PERGOLA, Angelo
Nadia Covini
Le origini e le prime imprese militari di questo condottiero sono piuttosto oscure: la tradizione vuole che il suo vero nome fosse Angelo dal Foco, ma in tutti i documenti [...] dello stesso Malatesta, dello Sforza e del Piccinino, l'anziano soldato si schiera in prima fila e combatte valorosamente. Il Manzoni si ispirò al Billia e al Redusi, ma le narrazioni di questi fatti sono quanto mai discordi nei vari cronisti ...
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DELLA ROVERE, Giovan Mauro, detto il Fiamminghino
Leonardo Caviglioli
Nacque nel 1575 a Milano (Besta, 1933), come il fratello maggiore Giovan Battista alla cui biografia si rimanda per l'origine del [...] Roma 1936, p. 40; T. Borgomaneri-F. Borgomaneri, Il Cenacolo del Fiamminghino,Genova 1938, pp. 3-13; M. Gregori, I ricordi figurativi del Manzoni, in Paragone, I(1950), 9, p. 17; G. Fubini, Cento tavole del Codice Resta,Milano 1955, p. 54, dis. gi; C ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] un ambito di ridotta larghezza quale era la corsia del Giardino; la sua collocazione, in asse con l’attuale via Manzoni, pose tuttavia le basi per i successivi interventi urbanistici a seguito dei quali venne aperta la piazza della Scala. Progettato ...
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PONA, Francesco
Fabrizio Bondi
PONA, Francesco. – Nacque a Verona l’11 Ottobre 1595, primogenito di Giovanni e Camilla di Nicola Gipsi.
Famiglia di origine trentina che aveva goduto nella prima metà [...] e mimesi dei fatti, farà da modello a molti resoconti posteriori della peste nell’Italia settentrionale, ispirando forse anche Manzoni (Marchi, 1972, pp. XXXV-XXXVIII).
Anche grazie al successo di queste opere, nel 1632 egli venne finalmente ammesso ...
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PETRUCCELLI della GATTINA, Ferdinando. – Nacque a Moliterno, in Lucania, il 28 agosto 1815 da Luigi e da Maria Antonia Piccininni.
La famiglia d’origine apparteneva alla borghesia locale di cultura liberale [...] «il miglior Petruccelli debba ricercarsi nell’opera narrativa, abbastanza anomala nel panorama nazionale, chiuso nell’alternativa Ortis - Manzoni» (Prefazione a I moribondi di Palazzo Carignano, cit., p. 27), rammaricandosi «che la memoria lo abbia ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...