Scrittrice italiana (Palermo 1916 - Roma 1991); sposò in prime nozze L. Ginzburg, in seconde G. Baldini. Formatasi nell'ambiente degli intellettuali antifascisti torinesi, esordì nel 1942 con un racconto [...] (Le piccole virtù, 1962; Lessico famigliare, 1963) e uno che si colloca invece tra il saggio e il romanzo (La famiglia Manzoni, 1983). La sua narrativa, che per qualche aspetto risente di quella di C. Pavese, mira a rendere con distacco oggettivo una ...
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Linguista italiano (Milano 1922 - ivi 2021). Prof. di storia della lingua italiana a Milano, V. ha legato il proprio nome soprattutto all'esame dei dibattiti linguistici nella storia dell'italiano, sia [...] (raccolti nel vol. L'oro nella lingua. Contributi per una storia del tradizionalismo e del purismo italiano, 1986), le indagini sulla lingua di Leopardi e di Manzoni (La lingua della prosa di G. Leopardi: le "Operette morali", 1992; La lingua di A ...
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Piumini, Roberto. - Scrittore italiano (n. Edolo, Brescia, 1947). È noto soprattutto come autore di numerosi e fortunati libri per ragazzi, tra i quali Il giovane che entrava nel palazzo (1978) e Il carro [...] in versi, in cui ha rivisitato in versi tre opere di Shakespeare, mentre è dell'anno successivo il racconto in versi del sogno di M. Luther King Alzati, Martin, del 2020 il romanzo breve La barba del Manzoni e del 2021 Kintaro. Il ragazzo d'oro. ...
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BOTTRIGARI, Ercole
Oscar Mischiati
Nacque a Bologna, dove fu battezzato il 24 ag. 1531; figlio naturale di Giovanni Battista, cavaliere e conte palatino, e di Cornelia (alias Caterina) de' Chiari, bresciana, [...] 1953, pp. 97-112. Per la parte tipografica vedi G. Ghilini, Teatro d'huomini letterati, II, Venezia 1647, p. 171; G. Manzoni, Della sconosciuta tipografia bolognese aperta da E. B., in Atti e mem. della R. Deputaz. di storia patria per le prov. della ...
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BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] Il B. morì a Milano il 5 febbr. 1890. Di lui si deve anche ricordare la polemica che nel 1872-73 lo oppose al Settembrini sulla valutazione dell'opera civile del Manzoni; il B. tenne una serie di conferenze presso l'Istituto lombardo per difendere il ...
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BATELLI, Vincenzo
Paola Tentori
Nato a Firenze nel 1786 da famiglia poverissima, a dodici anni dové troncare gli studi, ma cercò poi di riprenderli e continuarli da solo come meglio poté. Spirito avventuroso, [...] merito del B. fu quello di aver pubblicato nel 1828-29 la prima edizione, in sei volumi, di tutte le opere del Manzoni, che affidò a Niccolò Tommaseo.
Tra le edizioni del B. alcune sono adome di vignette disegnate e incise nel suo stabilimento; tra ...
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GANDUSIO, Antonio
Emanuela Del Monaco
Nacque a Rovigno d'Istria da Zaccaria, avvocato, e da Maria Adelmaco, il 29 luglio 1875. Compì gli studi liceali a Trieste. Nel 1891, per assecondare il volere [...] il G. venne scritturato nella compagnia di T. Mariani, diretta da V. Zampieri. Nel marzo del 1906 raggiunse la compagnia al Manzoni di Milano.
Il cartellone comprendeva: Un'avventura di viaggio di R. Bracco, L'Arcolaio novità di E. Re, Le nouveau jeu ...
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BRUSANTINI, Paolo
Martino Capucci
Nacque a Ferrara nel 1552 da Alessandro. Le notizie sulla famiglia sono scarsissime: i genealogisti ferraresi non ne indicano le origini (A. Maresti, Teatro geneologico [...] di Leonardo Salviati, per essere ascritto all'Accademia Fiorentina (Prose inedite del cav. L. Salviati, raccolte da L. Manzoni, Bologna 1873, pp. 138, 140; già, sommariamente, in S. Salvini, Fasti consolari dell'Accad. Fiorentina, Firenze 1717, p ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico italiano (Campi Salentina, Lecce, 1937 - Roma 2002). Ha esordito nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus e ha poi formato una compagnia (primo caso [...] 1966; Salomè da Wilde, 1967; La cena delle beffe da Benelli, 1974; S.A.D.E., 1974; Otello, 1978; Pinocchio, 1982; Lorenzaccio da De Musset, 1986; Adelchi da Manzoni, 1992. Tra i film: Nostra signora dei Turchi, 1968; Don Giovanni, 1970; Salomè, 1972. ...
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Filologo e critico italiano (Domodossola 1912 - ivi 1990), prof. di filologia romanza nelle univ. di Friburgo (1938-52), di Firenze (dal 1952), alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1973-82), presidente [...] la propria personalità intellettuale, legando il suo nome alle interpretazioni più penetranti dei maggiori scrittori italiani, da Dante e Petrarca, a Manzoni, a Leopardi, a De Sanctis, a Pascoli, fino a Gadda e a Montale (della cui Opera in versi ha ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...