COLTELLACCI, Giulio
Francesca Pagnotta
Nacque a Roma il 12 apr. 1916 da Italo Roberto e da Ida Colasanti, in una famiglia originaria di Palestrina. Contro la volontà dei suoi parenti, che lo volevano [...] piede è fortunato in amore, nel 1975, al teatro Nuovo di Milano), con E. M. Salerno (Alpha Beta, nel 1972 al Teatro di via Manzoni di Milano). Tra il 1978 e il 1982 fu chiamato da Roland Petit, direttore dell'Opéra di Marsiglia, per creare la cornice ...
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PIRANDELLO, Stefano
Simona Costa
PIRANDELLO, Stefano. – Primogenito di Luigi e Maria Antonietta Portolano, entrambi originari di Girgenti (poi Agrigento), nacque a Roma il 14 giugno 1895.
La famiglia, [...] uscì nella rivista Il Dramma l’atto unico, di registro onirico, Ciò che non si dice e nel maggio 1942 al teatro Manzoni di Milano, oltre all’Orestiade di Eschilo, ridotta da Stefano insieme a Cesare Vico Lodovici, andò in scena con successo la sua ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] senza difficoltà dal vero e proprio saccheggio delle trovate campaniliane da parte, ad esempio, di Vittorio Metz, di Carlo Manzoni o del vignettista Attalo.
Per completare l'esame della produzione del C. in questo periodo bisogna citare un altro ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] le orme dei grandi predecessori, in particolare Vittorio Alfieri, con la sola importante eccezione delle tragedie di Alessandro Manzoni; nel seguito del secolo, tuttavia, si assisté «a un lento declino della tragedia di tipo ‘classico’» (Serianni ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] di Lisbona (nomina che ebbe luogo il 4 luglio 1840 con un decreto reale che estendeva lo stesso beneficio a L. Cherubini, A. Manzoni e C. Cantù); lo stesso anno fu nominato direttore a vita dei teatro S. Carlos, per il quale scrisse l'opera seria in ...
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PAONE, Remigio
Daniela Manetti
PAONE, Remigio. – Nacque a Formia (Latina) il 15 settembre 1899, da Giuseppe, medico chirurgo, e da Tullia Amante.
Dopo il liceo classico si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] Roma. Dal 1964 diresse a Milano il Teatro Odeon; inoltre gestì per dieci anni il Carignano di Torino e poi il Manzoni di Milano (che organizzava anche I lunedì letterari dell’Associazione culturale italiana) e il Quattro Fontane di Roma. Nel 1963, il ...
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BERSEZIO, Vittorio
Valerio Castronovo
Nacque a Peveragno (Cuneo) nel marzo 1828 da Carlo, giudice al tribunale di Savigliano, esonerato dalla carica durante la reazione di Carlo Felice per trascorsi [...] di grido, come A. Morelli, A. Zerri, G. Colloud, E. Novelli. La commedia, che ebbe a suo tempo le lodi del Manzoni e il cui nome del protagonista, Travet o Travetti, fu accolto nel dizionario del Petrocchi come sinonimo di povero impiegato, di ...
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Biologia
In biologia molecolare, u. trascrizionale, la distanza fra i siti di inizio e di terminazione riconosciuti dalla RNA polimerasi (➔ trascrizione); può includere più di un gene. In genetica, u. [...] , la regola restò ferma, eccetto qualche autorevole voce di dissenso, fino al Romanticismo. La definitiva liquidazione della regola delle u. si ebbe in Italia con la prefazione al Conte di Carmagnola e la Lettera a Monsieur Chauvet di A. Manzoni. ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] del Teatro Stabile di Roma, partecipò come attore ad alcune eccellenti produzioni: fu re Desiderio nell’Adelchi di Alessandro Manzoni per la regia di Federico Tiezzi (1992), il caffettiere Ridolfo ne La bottega del caffè di Carlo Goldoni diretto ...
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BASEGGIO, Francesco (Cesco)
Sisto Sallusti
Nacque a Venezia il 13 apr. 1897 da Arturo, violinista di fila, e da Irma Fidora, soprano lirico.
Avviato dal padre allo studio del violino, conobbe G. Giachetti [...] , al teatro La Fenice di Venezia il 4 sett. 1951) fino alla recita del Carlo Gozzi del Simoni (teatro di via Manzoni di Milano, 2 ott. 1952, parte del protagonista), a commemorazione dell'autore: E. Possenti ne rimase entusiasta e scrisse che il ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...