GIANNONE, Pietro
Domenico Proietti
Nacque a Bisignano, nel Cosentino, il 19 nov. 1806, da Luigi e Raffaella Astorino, in una famiglia della piccola nobiltà. Il padre, di principî liberali (e in seguito [...] ) e all'estero (Vienna), rinsaldando la sua conoscenza della letteratura romantica (ebbe contatti, tra gli altri, con A. Manzoni e G.B. Niccolini). Tornato in Calabria e stabilitosi definitivamente ad Acri, continuò a dedicarsi ininterrottamente alla ...
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BEOLCHI, Carlo
Arianna Scolari Sellerio
Nato ad Arona (Novara) nel 1796, studiò dapprima a Milano, poi nel collegio Borromeo di Pavia, dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1817. Iscritto alla [...] una certa fama, e più tardi, nel 1839, Fiori poetici, una raccolta antologica di scritti letterari, da Dante al Manzoni, con molte notizie sulla vita e le opere dei singoli autori. Essendogli stata offerta la cattedra di letteratura italiana presso ...
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BINDI, Vincenzo
Vanda Monaco
Nato a Giulianova (Teramo) il 31 genn. 1852 da Errico e da Maria Pirocchi, frequentò la facoltà di giurisprudenza presso l'università di Napoli. Professore di storia e geografia [...] . 39 s.; T. Marino,Un illustre abruzzese: V. B., in Il Resto del Carlino, 9 maggio 1928; G. Sgattoni,Migliaia di lettere e autografi: Leopardi,Manzoni,Carducci,Verga fra gli inediti della "Bindi", in Dimensioni (Lanciano), II (1958), 3-5, pp. 67-79. ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Firenze 1913 - Roma 1991). Considerato uno dei maggiori scrittori italiani del secondo Novecento, alcuni dei racconti e romanzi di P., rappresentano il momento migliore [...] che lo stesso P. adattò lavorando al soggetto e alla sceneggiatura. Nel 1972 collaborò - e fu il suo ultimo lavoro per il cinema - alla sceneggiatura di La colonna infame (1973), di N. Risi, tratto dalla Storia della colonna infame di A. Manzoni. ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] medievalizzanti (lasse di decasillabi nel coro del Carmagnola e di dodecasillabi nel primo dell’Adelchi) non fu alieno A. Manzoni, che però se ne servì per autentiche necessità poetiche, essendo in grado di condurre alla più alta forma artistica ...
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GADDA, Carlo Emilio
Giorgio Patrizi
Nacque a Milano il 14 nov. 1893 da una famiglia originaria di Fagnano Olona, presso Varese.
Il padre, Francesco Ippolito, fratello di un ministro dei Lavori pubblici [...] suo stile più congeniale, nell'Apologia il G. presenta un tentativo di identificazione pressoché totale. Guarderà infatti al Manzoni per la contaminazione grottesca che nasce dalla "mescolanza degli apporti storici e teoretici più disparati", per la ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] unlikely pair, in "Rutgers law review", 1979, XXXII, pp. 676 ss.
Barricelli, J. P., Jurisprudence in the XVIIth century from Manzoni's viewpoint, in "University of Hartford studies in literature", 1977, IX, pp. 141 ss.
Barricelli, J. P., Weisberg, R ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] , ma non quando sono artificialmente ridotte – come nei moderni – a vuota imitazione.
Diverso il caso di ➔ Alessandro Manzoni. Educato alla retorica (sulla sua formazione ebbero una sicura influenza i metodi didattici ispirati da Francesco Soave, che ...
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DE ROBERTO, Federico
Graziella Pulce
Nacque a Napoli il 16 genn. 1861. Il padre, Ferdinando, ufficiale di stato maggiore della piazza di Napoli, allora quarantenne, era discendente di illustre famiglia, [...] con il quale pure aveva preso contatti. Pure in quello stesso anno il D. coronò il suo sogno: al teatro Manzoni, con la compagnia Talli-Melato, venne rappresentato Ilrosario, riduzione teatrale di un racconto pubblicato nel 1899 sulla Nuova Antologia ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] assiduamente, accentuandone l'intonazione repubblicana fino a provocare la rottura tra la direzione e la proprietaria ditta Manzoni. Seguirà allora il Papa nella fondazione del quotidiano milanese L'Italia del popolo (1890), succedendogli alla morte ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...