FALENA, Ugo
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 25 apr. 1875 da Antonio e da Maria Belardinelli. Dopo una serie di lavori, non presi in considerazione dalla critica ufficiale e scritti mentre era segretario, [...] il teatro (Gli assenti, compagnia Talli-Melato-Betrone, teatro Manzoni di Milano, 21 marzo 1918), poi fu alla direzione erano composti "con abilità".
L'ultimo lord (Milano, teatro Manzoni, 9 giugno 1925) era un'evidente derivazione de Il piccolo lord ...
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CAMASIO, Sandro (Alessandro)
Sisto Sallusti
Nacque a Isola della Scala (Verona) il 5 nov. 1886 da Giuseppe e Costanza Chiroli. Prima di laurearsi in giurisprudenza entrò nel mondo giornalistico come [...] con la commedia in 3 atti Addio, giovinezza!, scritta con l'Oxilia, divenuto suo amico inseparabile, e rappresentata al teatro Manzoni di Milano il 27 marzo 1911 (un adattamento in dialetto piemontese di D. Testa fa rappresentato l'anno seguente). V ...
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DELFINO, Domenico Giovanni Battista, detto Menotti
Teresa Maria Gialdroni
Nato a Fiumicello (Udine) il 9 dicembre 1858 da Giulio, medico, e da Vittoria Aita, frequentò le scuole di lingua italiana dove [...] fu chiamato al teatro Malibran di Venezia e nell'82 a Berlino. Nello stesso anno avvenne il debutto milanese al teatro Manzoni con la Dinorah di G. Meyerbeer e con il Rigoletto verdiano, opera in cui, rivelandosi grande protagonista, seppe dare una ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] italiani (Serena Professor of Italian).
Risalgono a questi anni gli studi su Dante, Machiavelli, Guicciardini, Alfieri e Manzoni. Sviluppò altresì una serie di ricerche di carattere più politologico sui temi del liberalismo, del conservatorismo e sul ...
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BIANCA, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque ad Avola (Noto) il 4 febbr. 1801, da Corrado e Anna Molisina. Studiò filosofia e discipline matematiche presso il convento dei domenicani della sua [...] dai filologi. Tradusse fra l'altro in latino il carme manzoniano Il cinque maggio (Odes Alexandri Manzoni: Il cinque maggio: latina interpretatio, Ragusa 1877), ricevendo il plauso del Manzoni e di insigni latinisti, quali il Rieppi e il Villani ...
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PIAZZA, Antonio
Anselm Gerhard
Vincenzina C. Ottomano
Letterato e giornalista, spesso confuso con l’omonimo romanziere veneziano nato nel 1742 e morto nel 1825. Nacque a Brescia nel 1795.
Figlio di [...] d’inserirsi nei circoli milanesi più influenti, intrecciando contatti con Andrea Maffei, Opprandino Arrivabene, Carlo Cattaneo e Alessandro Manzoni. Non è da escludere che sia stato proprio Maffei, allora impiegato presso lo stesso tribunale e socio ...
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DE BIASIO, Domenico
Flavio Vizzutti
Figlio di Pietro e di Elisabetta Darman, nacque a Rocca Pietore (Belluno) il 6 apr. 1821. Studiò all'Accademia di belle arti di Venezia e, tra gli altri, ebbe per [...] svariati dipinti per soddisfare le commissioni private della sua terra natale (ad esempio le tele di palazzo Crotta de Manzoni in Agordo).
Nel settore del ritratto, forse, diede il meglio di sé specialmente per la discreta ma intensa partecipazione ...
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ALIOTTI, Carlo Alberto
Giovanni Tantillo
Di nobile famiglia, nacque a Smirne il 15 genn. 1870 da Antonio, già console generale di Toscana in quella città. Entrato, in seguito a concorso, nella carriera [...] di iniziare le trattative con il locale Comitato rivoluzionario; rifiutò, però, poco dopo l'incarico e fu sostituito dal conte G. Manzoni. Il 9 nov. 1920 accettò di dirigere, con il titolo di ambasciatore, la missione italiana di Tokio. Nel novembre ...
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ALEMAGNA, Emilio
Renata Cipriani
Nacque a Milano, di nobile famiglia, nel 1833. Si addottorò in matematica e ingegneria all'università di Pavia e si perfezionò in architettura presso l'Accademia di [...] , specialmente nelle opere dell'età matura, come rivela anche la facciata della chiesa di S. Francesco di Paola in via Manzoni (1891). Come altri architetti di nobile famiglia dell'epoca (E. Combi, A. Mainoni, ecc.), riscosse un notevole successo per ...
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CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] facile accusa di oscenità è stato desemantizzato il messaggio politico e civile del malfamato C., chiamato "uomaccio" dal Manzoni (R. Bonghi, Diario, in Colloqui col Manzoni, a cura di G. Titta Rosa, Milano 1954, pp. 328 s.) e aggredito dal Porta ("a ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...