LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] nelle Speranze d'Italia). All'accusa di Balbo, secondo cui il Niccolini s'era allontanato dalla scuola italiana dei Manzoni, Pellico, Rosmini, Cantù e Gioberti, per abbracciare quella straniera, il L. replicò che quest'ultima non era "ateistica" ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ferdinando Galiani
Pier Luigi Porta
Ferdinando Galiani è universalmente considerato tra i massimi economisti di ogni tempo. Appartiene infatti al gruppo ristretto di economisti italiani annoverati tra [...] tempo, del resto) in opere di economia. Ricordiamo anche la fama letteraria, perenne, di Galiani, letto da Alessandro Manzoni, da Voltaire, da Friedrich Nietzsche, da Charles Augustin Sainte-Beuve, da Benedetto Croce, da Karl Marx, per citare solo ...
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CARMIGNANI, Giovanni
Aldo Mazzacane
Nacque il 31 luglio 1768 a San Benedetto a Settimo, nel contado pisano, da Giovanni Antonio, fattore, e Maddalena Barsacchi. La prima formazione fu quella tipica [...] al suo autore una fama durevole nei circoli colti, che in seguito accolsero con favore le sue prove su Dante, su Manzoni e sul Niccolini, come già la Dissertazione critica sulle traduzioni (Firenze 1808), premiata anch'essa dall'Accademia di Lucca e ...
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CAVOUR, Gustavo Benso marchese di
Francesco Traniello
Nacque a Torino il 27 giugno 1806 da Michele e Adele de Sellon. Si formò sotto la guida della nonna Filippina de Sales, della madre e dei precettori [...] e morali. Si tratta di un'opera somigliante, per taglio e interessi, alle Osservazioni sulla morale cattolica del Manzoni; ne risulta una visione del cristianesimo amico del progresso giudizioso e la convinzione di una prossima rinascita cattolica ...
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EMILIANI GIUDICI, Paolo
Lucia Strappini
Nacque il 3 giugno 1812 a Mussomeli (Caltanissetta) da Salvatore Giudice e Antonia Cinquemani. Di salute cagionevole, non frequentò alcuna scuola ma compi i primi [...] " (p. 1246); ostracismo dunque nei confronti del romanticismo italiano con la rimarchevole assenza dei nomi di Manzoni, Berchet, Giusti, ecc., mentre sugli esponenti più illustri del romanticismo europeo non manca qualche apprezzamento positivo ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] la letteratura costrusse l'anima italiana, poi la distrusse nell'accademia e nell'Arcadia; la rifece, con Parini, con Foscolo, con Manzoni; ora potrebbe un'altra volta disfarla. I legami tra i libri e il popolo, tra gli scrittori e la nazione si sono ...
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CAMPANILE, Achille
Piero Luxardo Franchi
Nacque a Roma il 28 sett. 1899, da padre napoletano, Gaetano Campanile Mancini, e madre toscana, Clotilde Fiore.
Caporedattore presso il quotidiano La Tribuna, [...] senza difficoltà dal vero e proprio saccheggio delle trovate campaniliane da parte, ad esempio, di Vittorio Metz, di Carlo Manzoni o del vignettista Attalo.
Per completare l'esame della produzione del C. in questo periodo bisogna citare un altro ...
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CARRER, Luigi
Felice Del Beccaro
Nacque a Venezia il 12 febbr. 1801 da Pietro, commerciante, e da Margherita Dabalà. Mentre il padre, costretto a chiudere il negozio in Ruga di Rialto, si doveva trasferire [...] satira è invero segno di cattivo gusto, così come l'avere concepito il componimento quale parodia del Cinque maggio del Manzoni: G. Mestica (Manuale della letteratura italiana nel secolo decimonono, II, 2, Firenze 1887, p. 715) ebbe a definirla con ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] di Lisbona (nomina che ebbe luogo il 4 luglio 1840 con un decreto reale che estendeva lo stesso beneficio a L. Cherubini, A. Manzoni e C. Cantù); lo stesso anno fu nominato direttore a vita dei teatro S. Carlos, per il quale scrisse l'opera seria in ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] " (Contini, p. 179); uno stile e una scrittura che, sulla linea di un certo filone di letteratura lombarda che da Manzoni attraverso la scapigliatura arriva a C. Linati, ha rappresentato uno dei modi in cui i letterati italiani nel ventennio 1925-45 ...
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manzoniano
manżoniano agg. e s. m. (f. -a). – Che si riferisce ad A. Manzoni (1785-1873), al suo pensiero e alla sua opera: gli scritti m., la poesia, la prosa m.; la teoria m. della lingua (v. manzonismo). In partic., e per lo più come sost.,...
manzonismo
manżonismo s. m. – 1. L’adozione del fiorentino parlato dalle persone colte propugnata da A. Manzoni come lingua letteraria comune per tutti gli italiani; più in partic., il carattere e lo stile di coloro, soprattutto scrittori,...